tag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post4548308267826268070..comments2024-03-29T09:44:13.104+01:00Comments on SMARTARC: IL CROCIFISSO AI CAPPUCCINIFrancesco Fiumalbihttp://www.blogger.com/profile/03740508764449478180noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-88593193551526295332012-01-06T19:09:32.583+01:002012-01-06T19:09:32.583+01:00Bella domanda Beppe!!
Può darsi facilmente che lui...Bella domanda Beppe!!<br />Può darsi facilmente che lui sia intervenuto su un qualcosa che già esisteva! Non sarebbe certo il primo a fare un'operazione del genere!<br />Dove hai trovato la foto?Francesco Fiumalbinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-45176575078825656362012-01-06T18:09:10.959+01:002012-01-06T18:09:10.959+01:00sfogliando un albo di foto scattate nei primi del ...sfogliando un albo di foto scattate nei primi del 1900 ce n'è una che ritrae il convento dei cappuccini con l'edicola com'è ora in cui è pitturato un crocifisso di grandezza come l'attuale.M'è venuto un dubbio: Gajoni pitturò ex novo o intervenne su quello esistente?<br />GrazieBeppenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-15109945197095965642011-12-24T01:39:30.027+01:002011-12-24T01:39:30.027+01:00Purtroppo la parte bassa della pittura è irrimedia...Purtroppo la parte bassa della pittura è irrimediabilmente danneggiata dall'umidità; la firma e la data, se presenti inizialmente, risultano perdute.Francesco Fiumalbinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-36723155799766234712011-12-23T12:17:51.451+01:002011-12-23T12:17:51.451+01:00A proposito della data.
Chiamato in causa da Chell...A proposito della data.<br />Chiamato in causa da Chelli e da te, Francesco, sul mio parere sulla data in cui è stata realizzata l'opera del Gajoni, rispondo così: tra il 1955 ed il 1965 non saprei proprio come decidere.<br />Per lo più, per operazioni di questo genere cerco di correlare le cose con le tappe della mia vita e qui, lo confesso, non mi riesce arrivare ad una definizione precisa.<br />Ma perché non interpellare anche il Fagioli, che avrà avuto le sue ragioni per apporre la data del 1964?<br />Aggiungo che, a volte, la soluzione sulla cosa è nella cosa stessa. Forse basterebbe munirsi di uno scaleo da imbianchino e ricercare la firma insieme alla quale, solitamente, il Gajoni apponeva la data.<br />DonLùAbbasnulliushttp://abbasnullius.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-61899704812790520022011-12-21T19:03:32.518+01:002011-12-21T19:03:32.518+01:00Sinceramente non capisco il motivo del discutere s...Sinceramente non capisco il motivo del discutere sulla barba. Ci sono milioni di Crocifissi con la barba e senza. Non credo sia un dogma, potrei sbagliarmi ma credo che un'interpretazione valga l'altra.<br />Beppe non voglio dubitare dei tuoi ricordi, ma a me sembra che questo Cristo non ce l'abbia la barba! Ammetto che ad un'occhiata sfuggente possa sembrare, ma guarda fra il labbro superiore e il naso: non ci sono baffi. E anche il mento, seppur mischiato nel gioco dei chiari e scuri dovrebbe essere glabro. Forse l'animata discussione potrebbe riferirsi ad un altro Cristo. <br />Se leggi la Lettera agli Artisti, per quanto riguarda la vita di Gajoni e la sua opera artistica e cristiana, potrebbe essere stata scritta anche nel 1945. Credo che questa pittura sia molto raffinata.<br />Comunque, la data che ho scritto è quella che si trova indicata nei testi in bibliografia. A volte nei libri si trovano tante bischerate e io in quegli anni non c'ero per cui non posso affermare con certezza l'una o l'altra cosa... sentiamo se Don Luciano si ricorda qualcosa.Francesco Fiumalbinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-50002328509647634462011-12-21T16:04:56.774+01:002011-12-21T16:04:56.774+01:00Alcuni giorni fa avevo commentato il tuo contribut...Alcuni giorni fa avevo commentato il tuo contributo su Gajoni, ma la mia incapacità di inviarlo perchè ancora non ho capito come si fa per firmarlo mi fece "scappare" quello che avevo scritto. Ci riprovo.<br />Io Gajoni l'ho conosciuto perchè sono stato per vario tempo il suo aiutante a tendere i fili quando dipinse il soffitto della chiesa di Pino. Devono essere stati gli anni tra il '55 o giù di lì.A quei giorni mi pare che il Crocifisso l'avesse già pitturato perchè vi era stata una certa discussione sul fatto che al Cristo gli aveva messo la barba.Forse Luciano si ricorderà di questa polemichetta che fu soprattutto clerico-pretesca.E se proprio non mi sono bevuto il cervello mi ricordo che se ne parlava durante il pranzo che Don Arzilli ci somministrava. Se questi ricordi non sono sballati, mi pare difficile che in quel Crocifisso si possa ravvisare l'aria nuova del Cincilio che iniziò all'inizio degli anni '60 dato che Giovanni XXIII mori' nell'estate del 1963.<br />Mi scuso se sono stato inopportuno, ma mi piacerebbe fare ordine in questi miei ricordi.<br />Ciao<br />BeppeAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-49345064218989843462011-12-19T16:29:02.635+01:002011-12-19T16:29:02.635+01:00Molto interessanti le tue osservazioni sul "s...Molto interessanti le tue osservazioni sul "sipario".<br />Gajoni era un pittore con una robusta formazione naturalistica con una inclinazione a rappresentare il vero non escludendo una qualche forma simbolica; più evidente nelle sue composizioni di ricerca che non nell'arte sacra. Non poteva non avvertire la grande innovazione portata dai dipinti della Scuola Metafisica. Non intendo la Metafisica del periodo parigino (1911-15) o di Ferrara (1915-18), dove pure appiono "sipari" che rendono alquanto misteriose quelle composizioni, quanto la Metafisica delle varianti e delle varie interpretazioni apportate dagli appartenenti al gruppo Novecento e quello degli Italiani di Parigi (1926-29). Composizioni nelle quali appare frequentemente il tema del "sipario" o del "palcoscenico", o anche della "apparizione" sempre in senso scenico, in linea con la tua interpretazione alla composizione di Gajoni. <br />Un "tendaggio" simile anche se, forse, più teatrale lo troviamo nell' "Autoritratto" di Giorgio de Chirico del 1925, opera che si trova presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Ecco il link per vederlo:<br />https://autoritratti.wordpress.com/2009/05/19/giorgio-de-chirico/<br />Un dipinto dal robusto impianto figurativo con qualcosa di simbolico....<br />Don Luciano Marrucci ha il merito di aver dato, tra i primi, un notevole contributo alla conoscenza dell'arte di Gajoni, sopratutto nella Diocesi di San Miniato.<br />Luca MacchiLuca Macchinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-77124791550179287762011-12-18T19:59:51.654+01:002011-12-18T19:59:51.654+01:00Don Luciano, non finisco mai di imparare! Avevo le...Don Luciano, non finisco mai di imparare! Avevo letto che Gajoni era stato docente in Seminario ma non sapevo che era stato un tuo maestro. Così come ignoro la pubblicazione su Perignano. Per la biografia mi sono basato sulle due monografie di Fagioli e Roani, edite abbastanza recentemente.<br />Quando verrò a trovarti, avrò sicuramente il piacere di leggere anche quanto hai scritto tu. Sono molto curioso.Francesco Fiumalbinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4369770911887040342.post-63149289098606099512011-12-18T17:33:30.902+01:002011-12-18T17:33:30.902+01:00Quest'opera ( sono quasi sicuro che si tratti ...Quest'opera ( sono quasi sicuro che si tratti di una tempra forte ) è a mio giudizio,l'opera più bella donataci da un artista nel secolo scorso. Trovo interessante le tue note di commento. Io vorrei farne altre se tu creassi le condizioni di organizzare in loco un gruppo di ascolto... Ho corso le note bibliografiche; non intendo rimproverarti per il fatto che hai omesso di segnalare quanto ho scritto su un libro dedicato a Perignano, dove al commento sulle sulle pitture della chiesa ho aggiunto dei cenni sulla vita e su l'insegnamento del Gajoni, mio docente<br />di arte nel Seminario. In definitiva, lo scritto più ampio e diffuso di A.L. Gajioni è frmato proprio da me. D'accordo,lui meritava molto di più; ma questa volta il tributo gli veniva da uno che aveva avuto con lui un'intensa frequentazione.Anonymousnoreply@blogger.com