giovedì 29 dicembre 2016

SMARTARC – TOP20 POSTS 2016

In questa pagina è proposta la selezione dei posts più letti di Smartarc nell’anno 2016, disposti in ordine cronologico.

1 - 3 gennaio 2016

ADDSM - 1436, 27 NOVEMBRE - FRANCESCO SFORZA CAPITANO GENERALE DELLA LEGA DEI VENEZIANI E DEI FIORENTINI


2 - 24 gennaio 2016

IN PILLOLE [038] I SANMINIATESI CHE "MARCIARONO" SU ROMA


3 - 6 marzo 2016

[VIDEO] I FRATI LASCIANO IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO A NUOVI ORIZZONTI - 5 MARZO 2016


4 - 26 marzo 2016

IL “CRISTO RISORTO” DI FRANCESCO BARATTA IL GIOVANE NELLA SCALINATA DEL SANTUARIO DEL SS. CROCIFISSO A SAN MINIATO


5 - 3 maggio 2016

IL GENERALE PAOLO MAIOLI


6 - 14 maggio 2016

IN PILLOLE [040] LOTTA CONTRO LE MOSCHE – MEDAGLIA DI BRONZO AL COMUNE DI SAN MINIATO NEL 1938


7 - 28 maggio 2016

50 ANNI FA NASCEVA IL MUSEO DIOCESANO D'ARTE SACRA DI SAN MINIATO


8 - 3 giugno 2016

L'EDICOLA DELLA CROCIFISSIONE A LA SCALA IN VIA TOSCO-ROMAGNOLA EST


9 - 9 giugno 2016

10 - 14 giugno 2016

SAN MINIATO NE “UN ROMANZO IN VAPORE” DI CARLO LORENZINI “COLLODI”


11 - 24 giugno 2016

IL DISCORSO DELL'ON. MARTELLI PER IL “BATTESIMO" DI S. MINIATO BASSO - 1924


12 - 26 giugno 2016

NAPOLEONE A SAN MINIATO IN VISITA AL CANONICO FILIPPO BUONAPARTE


13 - 11 luglio 2016

GLI STUG III DELLA PANZER ABTEILUNG 103 A CALENZANO DI SAN MINIATO, 23 LUGLIO 1944 – DI CLAUDIO BISCARINI


14 - 22 luglio 2016

LA “RELAZIONE GIANNATTASIO” SULLA STRAGE DEL DUOMO DI SAN MINIATO


15 - 30 luglio 2016

SAN MINIATO IN “TRAVELS IN ITALY, GREECE AND THE IONIAN ISLANDS” DI H. W. WILLIAMS - 1820

16 - 4 agosto 2016

LA LAPIDE DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE A BALCONEVISI

 

17 - 20 settembre 2016

LA BIOGRAFIA DI LODOVICO CARDI DETTO “IL CIGOLI” NELLE NOTIZIE DE' PROFESSORI DI FILIPPO BALDINUCCI

 

18 - 16 ottobre 2016

DA VIALE PONTANARI A VIALE MATTEOTTI A SAN MINIATO, TRA FASCISMO E DAMNATIO MEMORIAE


19 - 15 novembre 2016

SAN MINIATO DALLA A ALLA Z

 

20 - 19 novembre 2016

IN PILLOLE [042] UN ATTO DI SQUADRISMO FASCISTA A ROFFIA NEL 1922


Panorama sanminiatese da occidente

Foto di Francesco Fiumalbi

mercoledì 21 dicembre 2016

APSM-ISVP-023 EDICOLA DELLA MADONNA DI POMPEI IN VIA PALAGETTO - LA SCALA

di Francesco Fiumalbi


APSM-ISVP-023
EDICOLA DELLA MADONNA DI POMPEI IN VIA PALAGETTO - LA SCALA

SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Edicola votiva
Luogo: San Miniato, fraz. La Scala, via Palagetto
Tipologia: Edicola
Tipologia immagine: Immagine a stampa
Soggetto: Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei
Altri soggetti: Gesù Bambino, San Domenico, Santa Caterina da Siena
Autore: Sconosciuto
Epigrafe: No
Indulgenza: NO
Periodo: 2010-2015
Riferimenti: nessuno
Id: APSM-ISVP-023

L'edicola contenente l'immagine della Madonna di Pompei
situata in via Palagetto a La Scala
Foto di Francesco Fiumalbi

DESCRIZIONE
Lungo via Palagetto a La Scala (a circa metà strada fra l'intersezione con via Trento e la SGC Fi-Pi-Li), nei pressi di una moderna recinzione, è presente un'edicola votiva. Si tratta di un manufatto di modesta dimensione, realizzato in muratura e con la cuspide a due spioventi. E' rivolto a chi proviene da nord e si dirige verso La Scala, mentre venendo da via Trento rimane pressoché celato.
Al suo interno è contenuto un quadretto, dotato di vetro e cornice in legno, che reca una riproduzione a stampa dell'immagine della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei (volgarmente  detta "Madonna di Pompei").
Si tratta di una piccola rappresentazione della celebre opera seicentesca, attribuita alla bottega di Luca Giordano, e custodita presso il Santuario mariano di Pompei. La composizione è caratterizzata dalla Madonna in Trono con Gesù Bambino, i quali porgono la corona del Santo Rosario a San Domenico e a Santa Caterina da Siena (originariamente Santa Rosa), che si trovano inginocchiati al loro cospetto.

L'edicola contenente l'immagine della Madonna di Pompei
situata in via Palagetto a La Scala
Foto di Francesco Fiumalbi

L'edicola votiva, particolare
dell'immagine della Madonna di Pompei
Foto di Francesco Fiumalbi

martedì 20 dicembre 2016

APSM-ADIA-04B-018 MATERIALI EPOCA ROMANA IMPERIALE LOC. GELLO

APSM-ADIA-04B-018
MATERIALI EPOCA ROMANA IMPERIALE, LOC. GELLO


SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Materiali
Epoca: Romana, periodo Imperiale
Rinvenimento1977-78
Località: San Miniato, Loc. GELLO
Collocazione: -
Id: APSM-ADIA-04B-018

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DESCRIZIONE SINTETICA
Durante alcune lavorazioni agricole, nel 1977 (e poi nel 1978) furono rinvenuti materiali di epoca romana e medievale in Loc. Gello nel Comune di San Miniato.


BIBLIOGRAFIA
- A. Dani, Materiali archeologici d'età romana da Gello di San Miniato, in «Erba d'Arno», n. , Fucecchio, 2008, nn. 112-113, pp. 69-67.

 

APSM-ADIA-06E-005 SCARTI DI FORNACE A CALENZANO

APSM-ADIA-06D-005
SCARTI DI FORNACE A CALENZANO


SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Materiali riferibili a scarti di fornace
Epoca: Basso medioevo (XI-XV secolo)
Rinvenimento: 1976-78 (?)
Località: San Miniato, Loc. Calenzano
Collocazione: -
Id: APSM-ADIA-06E-005

DESCRIZIONE SINTETICA
In Loc. Calenzano vennero rinvenuti alcuni materiali ceramici, fra cui anche di maiolica arcaica, riconducibili a scarti di fornace.

 

BIBLIOGRAFIA
- G. Ciampoltrini, La maiolica arcaica nel medio Valdarno Inferiore, in «Archeologia Medievale», Firenze, n. VII, 1980, pp. 519-520.

 

APSM-ADIA-06E-004 CASTELLO DI GELLO

APSM-ADIA-06D-004
CASTELLO DI GELLO


SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Materiali riferibili ad insediamento - castello di Gello
Epoca: Basso medioevo (XI-XV secolo)
Rinvenimento: 1977-78
Località: San Miniato, Loc. Gello
Collocazione: -
Id: APSM-ADIA-06E-004

DESCRIZIONE SINTETICA
Durante alcune lavorazioni agricole, nel 1977 (e poi nel 1978) furono rinvenuti materiali di epoca romana e medievale in Loc. Gello nel Comune di San Miniato. Fra i reperti di epoca medievale, diversi elementi in ceramica e maiolica arcaica, oltre a frammenti metallici, lapidei e in laterizio.
I materiali dovrebbero essere riconducibili ad un insediamento, o ad una abitazione, comunque inquadrabile nell'ambito del castello di Gello, distrutto dai fiorentini sul finire del '300 a seguito della rivolta operata dai Pisani e da Benedetto Mangiadori.

 


BIBLIOGRAFIA
- G. Ciampoltrini, La maiolica arcaica nel medio Valdarno Inferiore, in «Archeologia Medievale», Firenze, n. VII, 1980, pp. 514-515.
- A. Dani, Gello di San Miniato. Reperti da una casa distrutta nel XIV secolo, in La metamorfosi della mura. I casi di Castelfranco e di Fucecchio«Quaderni della Sezione Valdarno dell'Istituto Storico Lucchese», II, Fucecchio, 2010, pp. 73-81.
- A. Dani, Ceramiche tardo e postmedievali da Gello di San Miniato«Erba d'Arno», n. 140, Fucecchio, 2015.

 

domenica 18 dicembre 2016

APSM-ADIA-06D-004 CASTELLO DI VENTRIGNANO

APSM-ADIA-06D-004 
CASTELLO DI VENTRIGNANO


SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Castello
Epoca: Basso medioevo (XI-XV secolo)
Rinvenimento: Ricognizione di superficie 1976
Località: San Miniato, Ventrignano - Montebicchieri
Collocazione: -
Id: APSM-ADIA-06D-004

DESCRIZIONE SINTETICA
Da una ricognizione di superficie condotta nel 1976, viene segnalata la presenza di materiali su un rilievo nelle immediate vicinanze del castello di montebbichieri, in direzione nord-est. Tali materiali sono stati associati alla presenza dell'antico castello di Ventrignano, appartenuto ai Gherardeschi, documentato per la prima volta nel 1022 [ADDSM - COMMENTO - 1022, 1 NOVEMBRE - AAPi - VENTRIGNANO E CUMULO], distrutto dai lucchesi e dal cancelliere imperiale Cristiano di Buch Arcivescovo di Magonza nel 1172.

 


BIBLIOGRAFIA
- G. Ciampoltrini, Vetroniano e Vico Leoniano. Insediamenti "protetti" e vici nel Valdarno fra VIII e IX secolo, in «Archeologia Medievale», Firenze, n. XXVIII, 2001, pp. 457-463: 457-458.

 

DBDSM - LANINI RINALDO

DBDSM - DIZIONARIO BIOGRAFICO DIGITALE DI SAN MINIATO

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LANINI, RINALDO
Rinaldo Lanini è stato un sacerdote vissuto nel XVIII secolo, originario di Ronta (Borgo San Lorenzo). Dal 1746 fu Rettore del Seminario Vescovile di San Miniato, chiamato da Mons. Giuseppe Suarez de la Concha (Vescovo dal 1734 al 1754) e succedendo a Ferdinando Paoletti. Rimase a San Miniato almeno fino al 1751. E' in questo periodo che pubblicò una Dissertazione della religione dei Persiani, in Scelta di Dissertazioni cavate da' più celebri autori sì antichi, che moderni, intorno ad ogni sorta di Arti e Scienze, Tomo I, Venezia, 1750 (nel medesimo volume compare anche una dissertazione di Ferdinando Paoletti).
Successivamente fu pievano a Santo Stefano di Campoli, presso Borgo San Lorenzo. Fu anche Consultore del Vescovo di Cortona nell'Assemblea dei Vescovi toscani che si tenne a Firenze nel 1787. Infine, nel 1791 pronunciò un'orazione funebre in memoria di Mons. Gaetano Incontri Arcivescovo di Firenze.

FONTI E BIBLIOGRAFIA
«Novelle Letterarie», Tomo XII, Stamperia della SS. Annunziata, Firenze, 1751, n. 28, 9 luglio 1751, coll. 434-435.


sabato 17 dicembre 2016

DBDSM - INDICE TEMATICO - RELIGIOSI - DIOCESI DI SAN MINIATO - RETTORI DEL SEMINARIO

DBDSM - DIZIONARIO BIOGRAFICO DIGITALE DI SAN MINIATO



In questa pagina del Dizionario Biografico Digitale di San Miniato è proposto l'elenco dei Rettori del Seminario Vescovile della Diocesi di San Miniato (dal 1622 ad oggi) in ordine alfabetico.
N.B. Per facilitare la ricerca, tra parentesi sono indicati gli anni in cui si hanno notizie "sanminiatesi".

CIATTINI, CARLO [1951 - ]

LANINI, RINALDO [XVIII, 1746-1751]

PAOLETTI, FERDINANDO [1717-1801: 1744-1746]

DBDSM - PAOLETTI FERDINANDO

DBDSM - DIZIONARIO BIOGRAFICO DIGITALE DI SAN MINIATO


PAOLETTI FERDINANDO
Ferdinando Paoletti di Giuseppe (Bagno a Ripoli, 23 dicembre1717 – 1 dicembre 1801), fu un sacerdote e rettore del Seminario Vescovile di San Miniato dai primi anni '40 del '700 fino al 1746, chiamato dal Vescovo Suarez della Concha. Fu una figura interessantissima per lo studio del pensiero scientifico e socio-economico del tempo. Per certi aspetti anticipò proprio Giovan Battista Landeschi.
Presso il Seminario di San Miniato fondò una "accademia", luogo dove alcune tematiche potevano essere trattate con maggiore facilità e libertà, al di fuori dei rigidi schemi imposti dall'istituto seminariale.

«Novelle Letterarie», Tomo VI, Stamperia della SS. Annunziata, Firenze, 1745, n. 30, 23 luglio 1745, coll. 468-471.
«Novelle Letterarie», Tomo XII, Stamperia della SS. Annunziata, Firenze, 1751, n. 28, 9 luglio 1751, coll. 434-435.
Elogio del sacerdote Fernando Paoletti pievano di Villa-magna, in «Il Nuovo Giornale dei Letterati», n. V, Pisa, 1803, pp. 9-10.
P. Morelli, IntroduzioneSan Miniato nel Settecento, Pacini Editore, Pisa, 2003, pp. 11-12.

FERDINANDO PAOLETTI E L'ACCADEMIA DEL SEMINARIO A SAN MINIATO NEL '700

a cura di Francesco Fiumalbi

INTRODUZIONE
In questo post sono proposte alcune notizie in merito al sacerdote Ferdinando Paoletti [Bagno a Ripoli, 23 dicembre 1717 – 1 dicembre 1801] che per alcuni anni fu a San Miniato. Nell'introduzione al volume San Miniato nel Settecento (Pacini Editore, Pisa, 2003, pp. 11-12), Paolo Morelli rileva come al Vescovo di San Miniato Giuseppe Suarez de la Concha si debba anche la nomina a rettore del seminario di quel Ferdinando Paoletti che divenuto poi pievano di Villamagna, in diocesi di Firenze, si dedicherà come Landeschi a studi di agronomia. E' una figura interessantissima per lo studio del pensiero scientifico e socio-economico del tempo. Per certi aspetti anticipò proprio Giovan Battista Landeschi, ma non è questa la sede per parlare della sua attenzione al mondo agricolo o sociale del tempo.

A SAN MINIATO
Ferdinando Paoletti venne chiamato dal Vescovo Suarez della Concha nei primi anni '40 del '700 con il ruolo di “rettore” del Seminario Vescovile e vi rimase fino al 1746. Gli successe Rinaldo Lanini che veniva da Ronta, vicino Borgo San Lorenzo [«Novelle Letterarie», Tomo XII, Stamperia della SS. Annunziata, Firenze, 1751, n. 28, 9 luglio 1751, coll. 434-435]. Il Seminario di San Miniato, lo ricordiamo, era stato fondato da Mons. Angelo Pichi (Vescovo dal 1648 al 1653), ingrandito da Mons. Michel Carlo Visdomini Cortigiani (Vescovo dal 1683 al 1703) e infine ampliato e rinnovato in forme monumentali da Mons. Francesco Poggi (Vescovo dal 1703 al 1719).

Per avere qualche dettaglio in più sulla vita di Ferdinando Paoletti di seguito è proprosto il testo R. Nobili, Elogio del sacerdote Fernando Paoletti pievano di Villa-magna, in «Il Nuovo Giornale dei Letterati», n. V, Pisa, 1803, pp. 9-10:

Da Gio. Battista Paoletti di civil famiglia di industriosi possessori oriundi di Sesto, luogo centrale della Comunità, e Podesteria di tal nome presso Firenze, nacque nel luogo detto alla Croce distante circa quattro miglia dalla Capitale per la strada Aretina il dì 23 Dicembre 1717 Ferdinando Paoletti, che dati prematuri saggi di un genio elevato, e non comune fu dal Padre affidato alla cura del celebre Dott. Giuseppe Maria Brocchi Rettore del Seminario Arcivescovile Fiorentino, che educollo con tal predilezione, e riguardi, che giunto sollecitamente al termine degli studj, e presentasegli la congiuntura di spedire un Maestro di Belle Lettere col carico di dirigere un Collegio a Palermo, non esitò un momento a destinarvi il nostro Abate Ferdinando, che ambizioso di gloria, e di onore si diresse immediatamente a quella volta per la via di Livorno.
Era già ivi pronto alla partenza un legno sul quale caricò i pochi suoi affetti con la sua prediletta strettissima collezione di libri, quando assalito da una fierissima malattia biliosa gli convenne rimanervi a curarsi, vedendo col massimo dei dolori trafugarsi e perdersi la libreria già imbarcata, che non gli fu più possibile di rinvenire.
Sdegnato perciò con il mare, cui attribuiva tanta sciagura, determinò di preferire uno stabilimento, che venivagli offerto nella Città di S. Miniato, ove si occupò con indefesso zelo nella direzione di quel Seminario Vescovile, in cui insegnava ancora le Belle Lettere. Nell’anno 1746 fu chiamato alla Cura della Pievanìa di s. Donnino a Villamagna distante sei miglia da Firenze verso Levante, e ne accettò volentieri l'incarico, perché vide che avrebbe potuto più comodamente spaziarsi il suo genio negli studj ameni, che preferiva ad ogni altra occupazione.

Il Seminario Vescovile di San Miniato
Foto di Francesco Fiumalbi

L'ACCADEMIA IN SEMINARIO
Nel suo compito alla guida del Seminario, profuse il suo impegno alla preparazione, non solo morale e spirituale, ma anche culturale dei giovani seminaristi. Il suo programma educativo e scolastico – non senza l'appoggio del Vescovo – nel 1744 si concretizzò con l'istituzione di una “accademia”, individuata come strumento di formazione e crescita dei ragazzi. Di questa accademia troviamo una interessantissima lettera inviata dallo stesso Ferdinando Paoletti a Giovanni Lami, curatore delle «Novelle Letterarie», dove non esitò a pubblicarla. Il testo completo è proposto più avanti.

L'accademia, una volta al mese, offriva momenti di confronto, di condivisione, di discussione ed era il luogo dove alcune tematiche potevano essere trattate con maggiore facilità e libertà, al di fuori dei rigidi schemi imposti dall'istituto seminariale. Giovanni Lami a commento della lettera pubblicata sulle «Novelle Letterarie», si complimentò con il rettore del Seminario per una tal iniziativa, dal momento che ai futuri sacerdoti era necessario molto altro, che qualche lambruccio di Teologia Morale, perché sieno a portata d'istruire i popoli, come conviene.
Come afferma lo stesso Ferdinando Paoletti, l'idea di fondare una simile accademia era nata per dar qualche lustro a questo Seminario, che in simil sorta di letterari esercizi può considerarsi al momento molto oscuro. E poi per infondere negli studenti spirito di osservazione e capacità critica, per distinguere il millantamento e la ciarlaneria dalla vera e soda scienza, che invece stimano i valent'uomini. Infine come momento di educazione “al bello”, ovvero per promuovere nella studiosa gioventù il buon gusto, e l'avanzamento delle lettere.

Gli argomenti affrontati erano molto vari: Filosofia, Storia, Letteratura ma anche questioni storico-teologiche (come i Magi e la Stella Cometa, a cui seguì anche una vivace polemica contro lo stesso Paoletti). Non mancavano tematiche legate all'Astronomia (il moto perpetuo dei corpi), alla Geologia (terremoti) e alla Medicina (come il funzionamento del corpo umano attraverso il cuore e la circolazione sanguigna, la cui dissertazione fu curata dal dott. Ranieri Gamucci, medico di origine sanminiatese che ritroviamo in varie località della Toscana, fra cui ad Anghiari). E che dire poi della dissertazione del dott. Buonaparte (probabilmente Ranieri Simone, medico e titolare di una cattedra presso l'Università di Pisa, morto nel 1761), che trattò il tema sopra le voglie delle donne.
Di tutto questo siamo a conoscenza grazie al testo pubblicato nelle «Novelle Letterarie», Tomo VI, Stamperia della SS. Annunziata, Firenze, 1745, n. 30, 23 luglio 1745, coll. 468-471, proposto di seguito:

[468] SANMINIATO
Il Signor Ferdinando Paoletti che molta lode esercita l'uffizio di Rettore del Seminario di Sanminiato, mi ha scritto una Lettera, la quale sembrami degna d'essere inserita in queste novelle, ed è la seguente:

Ho osservato in alcune date delle Novelle letterarie, che V.S. da notizia di varie Accademie nuovamente erette da alcuni Prelati nel Regno di Napoli. Io per questo mi son mosso a darle avviso d'una simile Accademia da me istituita fin dall'anno decorso in questo Seminario; acciocché, sebbene io non la stimi punto paragonabile con le notate nelle Novelle Letterarie, pure V.S. se le parrà bene, dia notizia ancora di questa. Io mi muovo a pregarla di ciò, prima per dar qualche lustro a questo Seminario, che in simil sorta di letterari esercizi può considerarsi almeno al presente [469] molto oscuro; poi perché si sappia dagli ignoranti impostori, specialmente, che tali cose non sono se non degne di lode, che tali veramente la stimano i valent'uomini, e quei, che son dotati di una vera e soda scienza, opposta totalmente a quella, che può dirsi comodamente, millantamento, e ciarlaneria; e perché si vede, che io con ciò promuovo nella studiosa gioventù il buon gusto, e l'avanzamento delle lettere. Questo congresso adunque si aduna una volta il mese colla recita di una dissertazione, e qualche volta ancora di qualche componimento Poetico, quale non ho giudicato bene promettere molto frequentemente, per non far perdere la gioventù dietro a simili studi, che sono per lo più di poco, o di niuno vantaggio. La materia per le dissertazioni è totalmente libera; sicché ci se ne leggono delle Teologiche, delle Filosofiche, delle Storiche, sì in genere di Storia Ecclesiastica, come profana. In genere di Storia Ecclesiastica si è trattato criticamente de i Magi adoratori di Cristo, e della Stella, che servì loro di scorta. Questa dissertazione mosse alcuni Frati a lacerarmi fieramente, perché non avevo seguitato le opinioni volgari, e vi fu chi mi trattò di poco pio. Si è trattato ancora de' i supposti prodigi, [470] che da alcuni impostori discorsi seguiti nella nascita del Redentore; e questo non mi cagionò contro alcuna diceria, non so come, forse perché dopo le taccie datemi, come sopra, sferzai da diritto, e da rovescio, quei buon'uomini in un altro congresso, in cui trattai del vero, e buon metodo di studiare, e del fine principale, che si dee proporre ognuno, che studia. In altre materie, si è trattato della Teologia degli Egiziani: dell'origine de i Templi de i Gentili; dell'origine, e fondazione di Roma. Sopra le voglie delle donne lesse una bellissima dissertazione il Sig. Dottore Buonaparte Lettore di Pisa; e il Signor Dottore Ranieri Gamucci una anch'egli ne lesse molto bella, in cui mostrò, che la vita del corpo umano consiste nella circolazione del sangue; e gli piacque nello stesso tempo di farci vedere l'anatomia del cuore. Si è trattato ancora dell'Attrazione, del Voto, del perpetuo moto de i corpi, del Tremoto. E qui piacemi farle note ancora, che questo Monsig. Vescovo ha introdotto in questo suo Seminario la lezione di Filosofia Neutoniana, dove prima non ce ne era di alcuna sorte.

Sin qui il Signor Paoletti, col quale, siccome col suo degno Prelato, mi rallegro di cuore, vedendo il zelo, che nutrono per [471] l'avanzamento de' buoni studi negli Ecclesiastici, a' quali è necessario molto altro, che qualche lambruccio di Teologia Morale, perché sieno a portata d'istruire i popoli, come conviene.

«Novelle Letterarie», Tomo VI,
Stamperia della SS. Annunziata, Firenze, 1745
Frontespizio

BDBSM - CIATTINI CARLO

DBDSM - DIZIONARIO BIOGRAFICO DIGITALE DI SAN MINIATO


CIATTINI CARLO
Carlo Ciattini [Cerreto Guidi, 20 marzo 1951] è stato un sacerdote della Diocesi di San Miniato, attualmente Vescovo della Diocesi di Massa Marittima.

FORMAZIONE E ORDINAZIONE
Diplomato all'Istituto Tecnico Commerciale, si laureò presso la facoltà di Giurisprudenza all'Università degli Studi di Firenze. Proseguì il cammino di formazione presso l'Almo Collegio Capranica di Roma e viene consacrato sacerdote il 14 maggio 1989.
Ha inoltre frequentato l'Università Pontificia Lateranense dal 1989 al 1995, proseguendo poi fino al 2004, conseguendo i titoli di Baccalaureato in Filosofia, Baccalaureato in Sacra Teologia, Licenza in Diritto Canonico e Dottorato in Diritto Canonico. La tesi di laurea dal titolo Il presbitero e la Dottrina sociale della Chiesa è stata pubblicata nel 2006 per la Libreria Editrice Vaticana.

NELLA DIOCESI DI SAN MINIATO
Dal 1995 al 2010 è stato rettore della Parrocchia di San Pietro alle Fonti a La Scala e amministratore parrocchiale a San Lorenzo a Nocicchio.
Dal 1996 al 1999 è stato Segretario Generale del XIII Sinodo Diocesano.
Dal 1999 al 2010 è stato Vicario Giudiziale di San Miniato e Giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Etrusco.
Dal 2000 al 2010 è stato Vicario Episcopale per le Aggregazioni laicali.
Dal 2003 al 2010 Canonico della Cattedrale di San Miniato
Dal 2005 al 2010 è stato Rettore del Seminario Vescovile di San Miniato e Delegato per la formazione di diaconi permanenti.
Dal 2006 al 2010 è stato Direttore del Centro Diocesano Vocazioni.
E' stato docente di “Dottrina Sociale” presso la Scuola di Formazione teologica “Mons. Carlo Falcini” di San Miniato.

VESCOVO DELLA DIOCESI DI MASSA MARITTIMA-PIOMBINO
Il 15 dicembre 2010 è stato eletto Vescovo della Diocesi di Massa Marittima-Piombino. E' stato consacrato il 13 febbraio 2011 dal Vescovo Fausto Tardelli presso la chiesa conventuale di San Francesco a San Miniato, prendendo possesso della Diocesi il 5 marzo 2011.

FONTI E BIBLIOGRAFIA