venerdì 18 maggio 2012

LEOPOLDO II IN TERAPIA INTENSIVA

di Francesco Fiumalbi

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Ci siamo! I lavori di restauro alla statua di Leopoldo II, Granduca di Toscana, sono iniziati per davvero. Dopo anni di degrado, l’Amministrazione Comunale di San Miniato ha deciso, finalmente, di occuparsi della statua in marmo che campeggia nel baricentro di piazza Buonaparte!

Il cantiere di restauro della statua di Leopoldo II
San Miniato, piazza Buonaparte
Foto di Francesco Fiumalbi

Ne abbiamo parlato molto in passato, ma è bene ricordarlo, il simulacro del Granduca Leopoldo II è un’opera del pregevole scultore fiorentino Luigi Pampaloni che utilizzò il bianco marmo delle Alpi Apuane. L’opera fu portata a termine nel 1843, ed inaugurata con solenni celebrazioni. Il costo della statua fu coperto attraverso una sottoscrizione popolare, organizzata da un comitato costituitosi all’uopo, e presieduto dal Canonico Pietro Bagnoli.


I lavori di restauro, condotti dall’impresa “Restauro Valeri s.r.l.” con sede a Camaiore (Lu), sono iniziati pochi giorni fa: mercoledì 16 maggio 2012. Il cronoprogramma prevede una durata dei lavori di 35 giorni; quindi, se tutto procederà senza intoppi, potremo ammirare nuovamente il Canapone più o meno a metà luglio 2012. Il costo dell’intervento è stimato in 17900 euro, interamente coperti dal Comune di San Miniato.


Si tratta di un’operazione della massima necessità, viste anche le condizioni poco decorose in cui la statua versava da anni. Il marmo, oltre ad essere ricoperto da un cospicuo strato di depositi superficiali di colore grigio/nero (provenienti dai tubi di scarico delle autovetture), risultava danneggiato anche nella sua compattezza. Un intervento, quindi, finalizzato non soltanto all’aspetto e al decoro della scultura, ma anche e soprattutto di consolidamento della stessa.
Vi terremo aggiornati sul prosieguo dei lavori.






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5 commenti:

  1. Una bella pulita e Canapone tornerà più bello di prima! A Empoli il Pampaloni scolpì le tre Naiadi, a S. Miniato il Granduca. Cerchiamo di difendere quello che è rimasto, bello o brutto che sia appartiene al nostro passato. E verrà buono nel futuro...

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    1. Le Naiadi empolisi sono state più fortunate! Dalla piazza non transitano tutte quelle auto che passano per piazza Buonaparte e in più il "piattone" che sostengono le ripara dagli agenti atmosferici.

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  2. Il degrado non deriva solo esclusivamente dai gas di scarico (non che questo sia un invito a lasciare i centri storici nel traffico...); sono curioso di sapere quali interventi di pulitura protezione e consolidamento sono stati previsti. Molte tecniche comunemente usate e prodotti possono essere fonte di ulteriore degrado futuro o semplicemente inutili.

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  3. Il nostro canapone mi sembra identico a quello di Pietrasanta,

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