venerdì 27 luglio 2012

PIAZZA DEL SEMINARIO, DI GIORNO E DI NOTTE

di Francesco Fiumalbi

Piazza della Repubblica, comunemente detta del Seminario, è l’interno urbano sanminiatese più scenografico e per questo è uno dei luoghi più apprezzati dai turisti e anche dagli stessi sanminiatesi.
E’ un luogo totalizzante, avvolgente, che non si fa mai cogliere nella sua interezza, ma sempre di scorcio, che cattura magneticamente lo sguardo attraverso il ritmo vibrante che caratterizza la trama compositiva della facciata del Seminario. Un microcosmo conchiuso, dalla straordinaria capacità di accogliere, quasi come un ideale abbraccio materno. E’ il centro, l’ombelico, che separa, ed al tempo stesso unisce, la parte di qua con la parte di là di San Miniato, da qualsiasi punto la si guardi.

Piazza del Seminario
Foto di Francesco Fiumalbi

Il ritmo vibrante delle fasce, bianche e rosate, asseconda un’orchestrazione scandita da pieni e vuoti che, partendo da un basamento orizzontale compatto, raggiungono verticalmente il coronamento, alleggerendone la struttura, ed evitando spiacevoli effetti claustrofobici. Durante il giorno è, quindi, un luogo chiuso che non ammette divagazioni e dove soltanto il cielo riesce a penetrarvi. Ma è forse questa chiusura spaziale, in forte contrasto con l’infinità celeste, che suggerisce quel sentimento di pittoresco, dal carattere onirico, scenografico, quasi teatrale: guardando la struttura compositiva del palazzo del Seminario, come non pensare ai palchi di un teatro? Tuttavia è un teatro senza proscenio, dove la scenografia è rappresentata dalla stessa architettura, dalla sua trama, dalle Massime e dai medaglioni che le descrivono. Un luogo dove ciascuno di noi può essere attore e spettatore al tempo stesso.
A questa immagine si affianca quella notturna caratterizzata da una maggiore fluidità spaziale, con il profilo degli edifici che, dolcemente, sfumano verso l’oscurità del cielo. I contorni divengono indeterminati, diminuisce il contrasto fra le tonalità cromatiche, così accese durante il giorno; le ombre non sono più così nette, grazie anche all’illuminazione giallo ocra che smorza i colori e le forme, una sorta di effetto meguilp, quella vernice ambrata composta da mastice e olio, molto usata nei restauri pittorici otto-novecenteschi. Tale colorazione era utilizzata per creare sull’immagine quella patina, quel segno dell’inesorabile scorrere del tempo e della storia, così ricercato da certi aspetti del gusto, a tratti nostalgico, tipico del Romanticismo ottocentesco e, perché no, anche del Neoromanticismo in chiave contemporanea.

Piazza del Seminario
Foto di Francesco Fiumalbi

Nei giorni scorsi, grazie al ciclo di eventi organizzati dalla Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato, Piazza del Seminario ha goduto di una rinnovata illuminazione. Si tratta di una operazione che ha suscitato apprezzamento, gratificando i sanminiatesi e non solo.
Particolare attenzione è stata rivolta alla valorizzazione della facciata del Seminario, accentuandone la geometria compositiva, sottolineando il contrasto cromatico e la verticalità delle fasce bianche e rosate. All’edificio è stato conferito un deciso risalto, in contrapposizione al grigio del ciottolato della pavimentazione e all’azzurro del cielo.

Piazza del Seminario
Foto di Francesco Fiumalbi

E che dire poi, quando la sera si è fatta notte, e la luce del crepuscolo è diventata piena oscurità, quando la facciata del Seminario è apparsa come un elegante abito da sera. Si tratta di un momento in cui alcune caratteristiche propriamente diurne, si fondono con quelle notturne, creando una combinazione nuova, inaspettata. Siamo avidi di queste immagini, e molti vorrebbero vedere la piazza sempre così, vestita a festa; ma se rendiamo quotidiano ciò che è straordinario, non si corre forse il rischio di banalizzarlo, di renderlo ovvio, di farne evaporare la magia? Forse è più incisivo riverberarne il ricordo, attendere il prossimo evento, per tornare a godere e ad apprezzare questo spettacolare paesaggio urbano sanminiatese. E voi che ne pensate? Dite la vostra!

Piazza del Seminario
Foto di Francesco Fiumalbi

4 commenti:

  1. Il commento sta tutto qui " spettacolare" Le foto e la descrizione una cosa tira l'altra.
    E tira tira mi hai tirato fuori questo " rimprovero" non dire neppure per scherzo che è bene tenerla poco curata tutto l'anno per goderla un tantum! Lo sai se tu applichi questo teorema alla piazza del duomo quando sarà "godibile" ( se mai lo sarà ) farà un strage di infarti!

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  2. L'articolo mi piace,ma voglio "ripetere" alcuni pensieri personali che non incuriosirono, forse a ragione, ma che non ritengo casuali. 1) La pianta del complesso è una "J", come Jesus, casualità? 2) Le figure rappresentate negli ovali sono tutte femminili, casualità? 3) Il colore di fondo dell'insieme era un rosa,diventato terra rossa, casualità anche questa? E il caso ha voluto che proprio un prete di Moriolo abbia tradotto tutte quelle scritte, vero sussidiario della vita religiosa,...e non solo!

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  3. Bellissima, ci vorrebbe un bel time lapse dal giorno alla notte!

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  4. L'articolo descrive bene "l'abito da sera" fatto su misura per la Piazza del Seminario da Fabio Canfailla, per Energy s.r.l. e commissionato dalla Cassa di Risparmio di San Miniato. Sarebbe bello poter vedere questa magnifica Piazza illuminata tutte le sere così...

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