sabato 15 settembre 2012

NOTE PER PIAZZA DEL POPOLO... CON AFFETTO

di Francesco Fiumalbi


L'Amministrazione Comunale, proseguendo il percorso iniziato con la costruzione del parcheggio della Valle di Cencione, che ha portato alla "liberazione" dalle autovetture di Piazza del Duomo e di Piazza della Repubblica (Piazza del Seminario), intende "riqualificare", non solo esteticamente, Piazza del Popolo. Consapevole del fatto che la piazza rappresenta uno dei principali nodi di interconnessione sanminiatese, oltre a costituire anche l'unico parcheggio di un certo rilievo all'interno del centro abitato, l'A.C. ha promosso un percorso in cui la cittadinanza possa esprimere idee, pareri, desideri, necessità.

L'invito è stato prontamente accolto dall'Associazione Architettura e Territorio "Lanfranco Benvenuti", coadiuvata dall'Ass. "Moti Carbonari - Ritrovare la Strada". Anche Smartarc ha cercato di dare il proprio contributo mettendo a disposizione la piattaforma di contatti sui vari social networks affinché i cittadini di San Miniato possano essere informati di quanto avviene e partecipare.

Venerdì 14 settembre 2012 si è svolto il primo incontro: Piazza del Popolo è stata dichiarata off-limits alle autovetture e, al posto dei veicoli in sosta, sono stati allestiti un paio di tavoli, circondati da un buon numero di sedie, su cui sono stati raccolti documenti storici, cartografie, ma anche fogli bianchi e strumenti per il disegno. Si è formata una assemblea, liquida, variegata, costituita da professionisti, tecnici comunali, membri della Giunta e del Consiglio Comunale, e, soprattutto, da molti cittadini sanminiatesi. Un semplicissimo motivo di incontro, quello di parlare di San Miniato e della sua piazza, in uno spazio non convenzionale: a detta di molti l'atmosfera è stata quasi "surreale", nessuno si ricordava di aver mai visto Piazza del Popolo completamente "vuota" (in occasione della Mostra del Tartufo, pur non essendo possibile parcheggiare, lo spazio è comunque occupato dagli stands).

Non è certamente qui, su questo blog, lo spazio migliore per riportare le impressioni, gli umori, le idee, che sono emerse. Tuttavia vale la pena sottolineare alcuni aspetti significativi che sono risultati, e mi scuserete se ho tralasciato qualcosa (è possibile proporre qualsiasi precisazione, basta commentare in fondo alla pagina).

Dopo i saluti d'apertura dell'Arch. Sandro Saccuti, Presidente dell'Ass. Architettura e Territorio "Lanfranco Benvenuti", dell'Assessore ai LL.PP. Arch. Maria Teresa Piampiani e dell'Ing. Annunziati, Dirigente dell'Uff. LL.PP. del Comune di San Miniato, si è avviata la discussione.  
L'Arch. Luigi Latini ha ricordato che la piazza non è solo uno spazio in mezzo alle case, è un luogo. D'altra parte il luogo è legato ad uno spazio, ma lo spazio non è necessariamente legato ad un luogo. La differenza sta qui: il luogo è un qualcosa di complesso, che non ha il solo parametro spaziale, ma si compone anche di fattori non materiali, come le opportunità, o i limiti. Piazza del Popolo è un luogo nato per assolvere all'esigenza di spazio pubblico d'incontro, spazio di mercato e non solo. Questo aspetto, che adesso è negato, deve poter essere recuperato per la vita delle persone che abitano o frequentano San Miniato, come hanno sottolineato l'Arch. Adriano Marsili e l'artista Luca Macchi. Questo luogo non è un'isola deserta, è inserito in un sistema urbano ancora più complesso, che necessita di essere trattato unitariamente nella sua articolazione, come hanno suggerito Andrea Mancini e l'Arch. Emilio Bertini, con particolare attenzione all'organizzazione dei parcheggi. L'Arch. Marco Stacchini ha riconosciuto la necessità di pensare San Miniato inserita in un contesto più ampio, coinvolgendo nel ragionamento l'intero territorio comunale ed in particolare i centri urbani della pianura. L'Arch. Anna Braschi ha sottolineato quest'ultimo aspetto, suggerendo la possibilità di recuperare le interconnessioni fra città e territorio, che sono rappresentate anche dai vicoli carbonari (alcuni di questi vicoli, ormai trasformati, sono la Via Angelica e il vicolo dell'Inferno, con quest'ultimo che potrebbe essere messo in comunicazione con il parcheggio della Valle di Cencione).
Insomma, è stato un momento per riflettere sulla piazza nella piazza, e più in generale anche di San Miniato. E' stato, innanzitutto, un incontro fra persone che hanno veramente a cuore la propria Città e che parlano di questa con spirito costruttivo. Probabilmente la soluzione per la piazza è ancora lontana, o forse è vicinissima ed occorre solo prenderne coscienza, ma non è questo l'obiettivo dichiarato. Questo percorso non vuole definire il progetto nei minimi dettagli (e nemmeno potrebbe in termini amministrativi), ma veicolare l'attenzione su questo luogo, chiamato piazza, che al momento è solo un parcheggio. E anche se molti sanminiatesi non hanno guadagnato il microfono, forse anche per timore di dover parlare in pubblico, hanno comunque ascoltato quanto veniva discusso, hanno commentato, in altre parole hanno riflettuto sulla propria Città. Ovviamente... non finisce qui! Ci saranno altri incontri, di cui vi terremo aggiornati. 
Per ora da Piazza del Popolo è tutto.

P.S. Continuate a seguire la discussione sul Gruppo Facebook "NOTE PER UNA PIAZZA... CON AFFETTO", da cui è tratto anche il titolo di questo post!








9 commenti:

  1. Quando sono arrivato in PIAZZA, ieri pomeriggio, ho visto un valido gruppo di addetti ai lavori che cercavano POSTO per le proprie idee, così mi son PIAZZAto ai margini per ascoltare le impressioni dei cittadini:
    - E' inutile che vogliano rifare la piazza se non ci sono parcheggi...
    - Ma uno che sta qui dove dovrebbe parcheggiare?
    - Spero che prima rifacciano il Cencione, ma non con venti posti soli in più...
    Meno male, i cittadini hanno capito che il problema è proprio quello di cercare POSTO.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma poi ce la metti la macchina al cencione?spesso i parchegii a pagamento sono vuoti nel pomerigio: non ci avete fatto caso?

      Elimina
  2. bisogna andare avanti rapidamente con delle proposte concrete

    RispondiElimina
  3. Ecco, brava Anna, con delle proposte concrete. Fin'ora abbiamo assistito ad una gara tra architetti a chi la sparava meglio ed il meglio era l'assurdo o quasi.Lasticato in vetro per mostrare la cisterna; strada sotteranea per liberare la piazza e consentire il traffico: collegare da via inferno Cencione e la piazza,ecc, ecc.Il concreto è semplice: togliere il parcheggio, rimettere a lastre la piazza, ripristinare la cistrena e lasciare il transito per via Battisti.Ritornerebbe la piazza che il Campana Guazzesi fotografafa 150 anni fa. Il resto sono chiacchiere di esibizione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io questa gara dell'assurdo non l'ho vista (non ti confondere con il gruppo su FB!). Parole si, molte, ed è anche giusto così. Poi, caro Renatino, leggi bene quello che ho scritto: "Probabilmente la soluzione per la piazza è ancora lontana, o forse è vicinissima ed occorre solo prenderne coscienza".
      Al di là di tutto ben venga anche la tua visione della piazza, però la prossima volta, invece di commentare piccatamente (e anonimamente), se prendi il microfono e dici la tua idea, sicuramente fai un servizio migliore alla tua città.

      Elimina
  4. Vorrei dire all'autore del resoconto dove vide la piazza piena di gente. Io contai più tecnici che cittadini, appoggiati ai muri a parlare dei fatti loro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La piazza era fatta anche di molti cittadini, che non sono intervenuti... ma che sono rimasti a sedere sulla fioriera, sui gradini della chiesa, davanti la farmacia, davanti a San Miniato Promozione. Personalmente, caro Alvaro, credo che l'importante sia stato parlare della piazza nella piazza. Se l'incontro fosse stato organizzato a porte chiuse avremmo le lamentele opposte.

      Elimina
  5. scusate se intervengo ma vi sembra normale che io per andare a lavoro debbo fare centinaia di metri a piedi prima di salire in macchina?
    chi ha parlato fino ad ora ha la macchina sotto casa!
    facile per voi no??
    con questo non voglio criticare l'idea di riqualificare la piazza. anzi secondo me dovrebbe tornare piazza pedonale e basta.
    il problema è che chi, come me, abita in zona non lascerebbe mai la macchina al cencione....

    invito tutti a fare un esperimento:
    una sera lasciate la macchina a 600 metri dalla vostra abitazione e la mattina seguente , per andare a lavoro, andate a riprenderla. vedrete che sarà noioso per chiunque.

    saluti e complimenti per il blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Elena, quello che dici è un problema serio e complesso. Non a caso Piazza del Popolo e strade limitrofe non sono mai state "liberate dalle auto" proprio perché la soluzione non è facile ed immediata!
      Comunque sulla "normalità" o meno è un discorso molto soggettivo. Conosco una persona, di cui non faccio il nome, che da una grande città si è trasferita a San Miniato ed è contenta di fare quelli che lei chiama "due passi a piedi". Il sanminiatese "tipo" vedendo le opportunità di parcheggio di quelli della pianura o delle campagne... giustamente reclama quello che secondo lui è un diritto, cioè parcheggiare sotto casa o comunque nelle immediate vicinanze. E questo non è solo un problema di San Miniato, ma di tutti i centri storici (Fucecchio, Santa Maria a Monte, Montopoli... per dirne alcuni!). Abitare in una città costruita prevalentemente nel '300 ha i suoi limiti e le sue opportunità. Probabilmente se nel bilancio personale i limiti superano le opportunità forse è il caso di valutare un nuovo luogo di residenza. Viceversa se le opportunità superano i limiti, allora bisogna sopportare i disagi consapevoli di essere ripagati dalle cose che altrove non si trovano. Personalmente credo che San Miniato sia al limite, dove limiti e opportunità sono quasi pari. E secondo me la sfida dei prossimi anni sarà proprio quella di aumentare le opportunità, cercando di far rimanere costanti i disagi (che non sono superabili a meno di ingenti investimenti che al momento sembrano ben lontani).

      Elimina