domenica 11 novembre 2012

SAN MINIATO NE "LE CRONICHE" DI SERCAMBI 13/41

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CLXV. Come lo signore di Pisa fé' fare signori li figluoli piccioli. [anni 1366-1368]

Angelo Ardinghi, disegno tratto dall'originale
del Sercambi, conservato all'Archivio di Stato di Lucca
Edito in Salvatore Bongi (a cura di), Le Croniche di
Giovanni Sercambi, Vol. 1, Tip. Giusti, Lucca, 1892, p. 131.
Pubblicazione ai sensi L. 22 aprile 1941, n. 633, art. 70.

[omissis]
Multiplicando la superbia e la pompa del dicto messer lohanni signore, et acrescendoli la sete della avaritia, per volere fare mobile, dispuose in Pisa & in Lue ha che si facesse componitione, poi che la segha era spirata, e che di nuovo ogni uno si componesse quello che volea ongni anno pagare a' dicti signori. E perchè non bizogna contare quello che Pisa pagava, dirò solo del modo di Luccha, lassando quella parte che toccha a Pisa. E prima dico che il dito messer lohanni dell'Angnello costrinse ciascuno Lucchese a doversi conpuonere, e di tal volere ne fé' a Ghirardo dell'Angnello rectore di Luccha comandamento, per lo qual comandamento il dicto Ghirardo fé' comandamento
che ciascuno Luchese si dovesse compuonere col signore di Pisa.
E acciò che in perpetuo si sappia chi è stato contrario a Luccha, si dicie, che avendo Ghirardo electo Nicolao Genovardi di Luccha, chamarlingo delie imposte & colte che per lo dicto Ghirardo si faceano, il dicto Nicolao, essendo in nei chasteilo, quando alcuno ciptadino andava per compuonersi col dicto Ghirardo rectore, il predicto Nicolao dicea: costui può fiorini .L. & a questo modo si convenia compuonere; intanto che ciaschiduno Luchese pagava la metà più che non era il suo podere. E tutto questo procedea dal dicto Nicolao. E per questo modo convenia che ongni Luchese fusse charicato più che non potea. E non parendo ad alcuni ciptadini doversi compuonere, stando fermi, fu a' dicti comandato il balestro e chavalcarono a Pisa.
E quine erano l' imbasciatori di Saminiato, i quali erano venuti per assegnare & dare Sanminiato a' dicto messer lohanni dell'Agnello, e venne facto che vi si trovorno tra Pisani & Lucchesi & del contado di Pisa & di Lucha, con l' arme, più di .XXX.M; dicendo il dicto signore che lui era potente a potersi difendere da Firenza. Et per questo modo ebbe Sanminiato e la sua corte. E ritornati i ciptadini a Luccha convennero compuonersi come piaque a Ghirardo rectore.

Salvatore Bongi (a cura di), Le Croniche di Giovanni Sercambi, Vol. 1, Tip. Giusti, Lucca, 1892, pp. 131-134.

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