sabato 9 marzo 2013

SAN MINIATO NELLA “CRONACA SENESE” DI AGNOLO DI TURA 10/21

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10 [anno 1317] Dopo la caduta di Uguccione, Pisa e le città toscane della Lega Guelfa sottoscrivono la Pace di Napoli, promossa da Roberto d'Angiò. Alla pace prende parte anche San Miniato, a cui vengono riassegnati i castelli detenuti dai pisani. Sono stabilite anche altre condizioni relative ai fuoriusciti e ai prigionieri.


[…] Re Ruberto notificò a Siena come avea fatto la pace tra Fiorentini e Luchesi e fe' fare la pace ancora i Pisani da una parte e li Fiorentini, Sanesi e Pistoiesi e Pratesi e Saminiato e tutti li altri de la lega di parte guelfa di Toscana, con tutto che i guelfi la facessero mal volentieri, dando biasimo a' re Ruberto di viltà d'animo, e concruseno molte convenence e patti, e prima:
I Pisani dieno 5 galee armate in mare, o la valuta d'esse, a' re Ruberto quando facesse generale armata, e facessero i Pisani una capella e spedale per l'anima de' morti de la sconfitta di Montecatini a perpetua memoria, e anco di questo il re ne fu ripreso ; ma lo re la fe' fare a gran providenza.
Fiorentini ebero questi patti: sieno liberi e franchi d'ogni cabella e passagio in Pisa e nel contado, e così i Pisani sieno franchi di cabella in Firenze e nel contado; e i prigioni Fiorentini tornino e sieno lassati da' Pisani; e così tornaro poi in Firenze a dì 19 di magio, furo circa 28 cittadini de' grandi nobili e popolari e molta altra gente minuta di Firenze, e molta altra del contado ; e così i Fiorentini lassino tutti i prigioni Pisani ; e così lassoro e tornaro a Pisa.
E che i Fiorentini e Pisani debino rimettare tutti i loro usciti a volontà de' re Ruberto. Lucha, ebe questi patti: i loro usciti guelfi debino tornare in Lucha, ecetto che i principali guelfi stieno fuore di Lucha 4 anni e abino il ritorno e la stanza in Fucechio e non debano pagare datio né presta in detto tenpo, e in capo di 4 anni debino tornare in Lucha e rendare Fucechio a' Luchesi. E tutti gli altri guelfi usciti di Lucha e del contado stieno fuore di Lucha due anni, e Castruccio e gli altri ghibellini di Lucha debino nominare quanti sieno i detti usciti guelfi, che sonno più di 4 mila omini.
Credesi che i detti guelfi non tornarano in Lucha mai, se altra fortuna non è.
Saminiato deba rilassare tutti i prigioni che avessero de' Pisani, e così li Pisani deno rilassare quelli di Saminiato, che gli usciti ghibellini e bianchi di Saminiato debino ritornare in Saminiato, e così ritornati non possino avere boce ne la terra di chiamare podestà o capitano. E il comuno di Saminiato sieno tenuti e debino chiamare podestà e capitano di Pisa e che debino riavere tutte le castella che i Pisani tengono di loro. […]

Cronaca Senese attribuita ad Agnolo di Tura del Grasso detta la Cronaca Maggiore, in Lisini Alessandro e Iacometti Fabio (a cura di), Cronache Senesi, in Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XV, parte VI-A, Nicola Zanichelli, Bologna, 1939, p. 366.

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