domenica 28 aprile 2013

BACOLI [SAN MINIATO] - DIZIONARIO REPETTI



BACOLI [Comune di San Miniato]

«BACOLI (Bacula, Obacula). Contrada del suburbio occidentale della città di Sanminiato presso Cigoli nel Val d’Arno inferiore, dove fu una chiesa parrocchiale (S. Andrea de Bacula) compresa nella pieve di Fabbrica a Cigoli: ed è quella chiesa di S. Andrea presso il castello di Cigoli rammentata nella bolla che Celestino III inviò nell’anno 1194, (24 di aprile) al Proposto della Pieve di S. Genesio a Sanminiato già compresa nella Diocesi di Lucca (1).
La contrada conserva tuttora il nome di Bacoli, e lo ha dato a un rio che scaturisce in quelle pendici sopra la badia di S. Gonda e si scarica nell’Arno quasi di fronte a Fucecchio. Il quale rio di Bacoli fu designato nella linea di demarcazione di confine fra la Comunità di Sanminiato e quella di Fucecchio, conclusa nell’anno 1294 (LAMI Mon. Eccl. Flor. T. I (2)).
Nell’aprile del 1315, Uguccione della Faggiuola signore di Pisa era accampato con il suo esercito nel piano di S. Gonda, quando corse guastando per le ville di Montedonico, Bacoli, e Scoccolino infino a S. Chiara presso le mura di Sanminiato. (LELMI Cronic. Sanminiat. (3)).»

[estratto da E. Repetti, Dizionario... Cit., Tomo I, 1833, p. 178]

NOTE E RIFERIMENTI
(1) In realtà il Repetti confonde la chiesa di S. Andrea in Bacoli, che si trovava vicino a Cigoli, con la chiesa di Sant'Andrea di Reggiana, che viene indicata prope castro Ciculum e che si trovava nei pressi del “Riposo”, sotto il convento di San Francesco a San Miniato. La chiesa di Sant'Andrea in Bacoli si trovava, con ogni probabilità, su una propaggine nord-orientale della collina di Cigoli, in prossimità dell'attuale “Podere Sant'Andrea” chiaramente individuabile nella cartografia del Catasto Generale della Toscana (1834) e anche nella moderna Carta Tecnica Regionale 1:10000.
(2) Lami Giovanni, Sanctae Ecclesiae Florentinae Monumenta, Tomo I, Firenze, 1758.
(3) Si tratta del notaio e cronista sanminiatese Giovanni di Lemmo da Comugnori. Al tempo in cui scrive Emanuele Repetti, il suo “Diario” non era ancora stato stampato. La prima edizione fu inserita nella raccolta curata da Luigi Passerini, Cronache dei secoli XIII e XIV, Documenti di Storia d'Italia, Vol. VI, coi tipi di M. Cellini e C., Firenze, 1876. Più recentemente è uscita una nuova edizione curata da Vieri Mazzoni: Ser Giovanni di Lemmo Armaleoni da Comugnori, Diario. 1299-1319, Deputazione di Storia Patria per la Toscana, Documenti di Storia Italiana, Serie II – Volume XIV, Leo S. Olschki Editore, Firenze, 2008.

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