giovedì 11 aprile 2013

IN PILLOLE [004]: I MERLI DEL CASTELLO DI BALCONEVISI

a cura di Francesco Fiumalbi

Il castello di Balconevisi era un antico centro fortificato organizzato attorno ad un piccolo rilievo tufaceo. Questo era situato esattamente dove oggi c'è piazza I Maggio, la piazza centrale del paese, realizzata negli anni '80 spianando la collinetta (in realtà il castello primigenio si trovava sul rilievo a sud del paese).
Quello di Balconevisi fu uno dei castelli sanminiatesi interessati dalle mire espansionistiche dei Pisani, i quali, guidati da Uguccione della Faggiuola, fra il 1314 e il 1316 misero a ferro e a fuoco la parte occidentale del contado. Fra i castelli che i Pisani si impegnarono a restituire al Comune di San Miniato con la Pace di Napoli del 1317, c'era anche quello di Valconeghisi, come ricordato anche da Giovanni di Lemmo da Comugnori nel suo Diario (c. 60v). Anche se di fatto i castelli furono restituiti solamente con la Pace di Montopoli del 1329.
Evidentemente, in quel frangente, il castello si era rivelato vulnerabile agli attacchi nemici. Per questo motivo il Comune di San Miniato, riavuto il controllo su Balconevisi, deliberò importanti lavori di fortificazione, fra cui la realizzazione della merlatura e di una nuova porta castellana, in modo da costituire una difesa sufficiente in caso di attacco nemico. Ovviamente dei lavori dovevano occuparsi gli abitanti di Balconevisi, definiti “comune”, col significato di “comunità”. A supervisionare i lavori doveva essere il Capitano del Popolo, che era la massima autorità relativamente agli aspetti militari e all'ordine pubblico.
Di questo ne abbiamo notizia negli Statuti del 1337:

103 <108> Quod murus de Valconeghisi merletur et alçetur et de porta ibi fienda rubrica

Comune et universitas hominum et personarum de Valconeguisi teneantur et debeant facere et costruere quandam portam bonam et sufficientem ad burgum dicte terre de Valconeguisi, et murum ipsius porte et burgi merlare seu merlari facere ac etiam inalçare facere, si esset conveniens vel expediret dictum murum altius elevari, ita quod dicta terra sive sit casus necessitatis emergeret defendi possit ab inimicis et inimicorum incursibus, ab aliis quibuscunque ipsam occupare volentibus. Et ad predicta facienda cogantur et conpellantur persone et homines dicti comunis per capitaneum populi et eius curiam, ad petitione cuiuscunque petentis.

Salvestrini Francesco (a cura di), Statuti del Comune di San Miniato al Tedesco (1337), Comune di San Miniato, Edizioni ETS, Pisa, 1994, Libro IV, rubr. 103 <108>, p. 392.



7 commenti:

  1. Grazie, Francesco, per le notizie su Balconevisi, ma il castello non era ubicato nella zona dell'attuale piazza 1° maggio, il primo insediamento castellare era sul poggio all'inizio del paese, sotto al quale, sopra un' altra collinetta sorgeva l'antica chiesa di san Pietro in Montelabro della quale si possono vedere ancor' oggi i pochi resti. Per quanto riguarda il nome esso sembra derivare dal nome longobardo "CUNEGHISIO", quindi da "WALDCUNEGHISI" ( bosco di Cuneghisio) oppure "VALCUNEGHISI" ( valle di Cuneghisio). Solo l'espansione dugentesca coinvolse anche il "borgo" che si era sviluppato al di fuori delle prime mura, tanto che una nuova chiesa ( che non è l'attuale "chiesa vecchia") venne costruita più vicino al cassero del nuovo castello, abbandonando alla rovina san Pietro in Montelabro. La nuova chiesa venne titola a San Pietro (a ricordo della vecchia) e a san Jacopo ( siamo su una diramazione della Francigena ). Giovanni Corrieri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Giovanni per le precisazioni. E' vero, il primo insediamento castellare era più a sud, ma occhio... io sto scrivendo di una cosa del '300 e sono in possesso di un documento inedito (si tratta di un disegno!) che accerta la presenza del castello proprio nella piazza I maggio!!

      Elimina
  2. Scusa Francesco, ma per no perdere la memoria storica devo correggere un altro errore su Balconevisi. La collinetta al centro del paese dove sorgeva fino alla metà dell' '800 una torre, non è stata spianata negli anni '50, ma negli anni '80 per con la terra risanare un botro che era arrivato ad impedire il passaggio verso il cimitero. (per questa storia, Emilio Nacci, il poeta della valdegola, scrisse una bellissima poesia)
    Giovanni Corrieri

    RispondiElimina
  3. Valconeghisi che vuol dire? Ghese era uno dei longobardi che "fondarono " San Miniato.Da lui la parte est del castrum prese nome Poggighisi: il poggio di Ghese ( beato raffigurato nella cappella del SS in duomo ) "lavorà" anche a Balconevisi? O quel nome echeggia l'egola? Oppure nulla di tutto questo e allora quale l'origine di VALCONEGHISI?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Valconeghisi" sembra abbia come origine la "Valle di Cuneghisi". A quel che c'è dato da sapere... non c'entra niente con Ghese che aveva il Podio dove ora c'è Piazza XX settembre!

      Elimina