lunedì 29 aprile 2013

IANO [MONTAIONE] - DIZIONARIO REPETTI



IANO [Comune di Montaione]

«AGLIANO, ALLIANO ora JANO in Val d'Era. Alle sorgenti del torrente Roglio nella Comunità Giurisdizione e 13 miglia toscane a ostro di Sanminiato, Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze. – Esiste presso al giogo dei poggi che separano la Valle dell'Era da quella dell'Elsa un miglio e mezzo a ponente di S. Vivaldo sul confine della Diocesi di Volterra, e dell'antico distretto di Sanminiato (1), nella selva di Camporena, cui fu annesso il suo popolo de' SS. Jacopo e Filippo e quello del Castellare della Pietra, nel piviere di Castelfalfi.
A questo luogo vuolsi probabilmente riferire quella chiesa di S. Andrea in Alliano giuspadronato de’conti Aldobrandeschi di Sovana, che nel 1004 la Contessa Gisla vedova del conte Rodolfo, e il conte Ildebrando suo figlio rinunziarono al vescovo di Volterra in occasione di una permuta di predj. (Vedere ABAZIA DI SPUGNA.) – Il popolo di Alliano insieme con quello di Camporena si assoggettò nel 1231 al Comune di Sanminiato, cui cedé alcuni terreni con l'onere di mantenere le pubbliche strade senza spesa di quei popolani. – Il poggio di Alliano e la selva di Camporena sono notati a confine fra il territorio fiorentino e quello di San Miniato nella demarcazione stabilita nel 1297. (LAMI Odepor. E Mon. Eccl. Fior. (2)) – Vedere CAMPORENA, JANO e PIETRA. La cura d'Jano e Camporena ha 228 abitanti.»

[Estratto da Repetti Emanuele, Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca Garfagnana e Lunigiana, Tofani, Firenze, 1833, Vol. I, p. 55]

NOTE E RIFERIMENTI
(1) Iano, rimase in territorio sanminiatese fino al 1370, quando fu inglobato all'interno del distretto di Firenze.
(2) Lami Giovanni, Sanctae Ecclesiae Florentinae Monumenta, Tomo I, Firenze, 1758, pp. 402-404; Lami Giovanni, Charitonis et Hippophili. Hodoeporici. Pars Prima, in «Deliciae Eruditorum», Firenze, 1741, il documento è riportato alle pp. 113-125, in particolare riguardo alla selva di Camporena pp. 122-123.

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