martedì 2 aprile 2013

LA "RESTAURAZIONE" DI MARIA MADDALENA D'AUSTRIA

di Francesco Fiumalbi

Finalmente! Sui giornali era stata più volte inserita nell'elenco delle opere da restaurare e/o ripulire, e finalmente la statua di Maria Maddalena d'Austria è stata ripulita da quella coltre grigia di polvere che da anni la ricopriva! L'intervento, che pare sia stato di sola pulitura superficiale, è stato promosso dal Comune di San Miniato e avvenuto nella seconda metà del mese di marzo 2013 per cura della ditta "Pertici Imbiancature" di Moreno Pertici che l'ha presa in adozione. Il colore molto più chiaro del marmo, adesso ben risalta sul fondale grigio del muro retrostante.
Ne avevamo parlato diffusamente attraverso un apposito post, IL MARMO BIANCO DI MARIA MADDALENA D'AUSTRIA: si tratta di una scultura realizzata da Antonio Susini detto “Il Susina”, fra il 1622 e il 1624, e raffigurante la Granduchessa Maria Maddalena d'Austria. Quest'ultima si era adoperata per l'elevazione di San Miniato al rango di “Città”, e per la conseguente erezione della Diocesi sanminiatese nel 1622. Per intenderci, fu quella "tedesca mammalucca" che "dichiarò Città questa bicocca"!
Da qui l'idea del ringraziamento attraverso un simulacro in marmo, operazione che fu poi replicata nell'800 per Leopoldo II in Piazza Buonaparte, che a sua volta era stato oggetto di restauro, nei mesi di maggio e giugno del 2012
La scultura, originariamente, era collocata al centro di Piazza del Seminario: la Granduchessa era effigiata con lo scettro nella mano destra e con la sinistra posata su un marzocco, che sosteneva con la zampa lo stemma fiorentino. Nel 1799, in occasione del passaggio dell'esercito rivoluzionario francese, tutti i simboli dell'Ancien Régime furono distrutti, fra cui la statua di Maria Maddalena d'Austria, che fu letteralmente fatta a pezzi. Il corpo, l'unico elemento rimasto abbastanza integro, rimase in un fondo di magazzino per oltre un secolo, quando fu ricollocato all'angolo fra via Rondoni e via Del Bravo negli anni '60, all'interno di un più ampio intervento che vide anche il posizionamento del bel crocifisso in ceramica di Dilvo Lotti.
Ecco le immagini, che mostrano la situazione della scultura nel luglio del 2010 a confronto con quella in data odierna. Mi sia consentito solo un piccolo appunto: la necessità di una targa, o comunque di un elemento informativo che indichi il significato preciso del manufatto, dal momento che spesso è scambiato per tutt'altra cosa dal passante distratto o poco informato. Personalmente, ne ho sentite di tutti i colori (statua etrusco-romana, statua di Santa Maria Maddalena... e molto altro).

Antonio Susini, Maria Maddalena d'Austria, 1622-1624
San Miniato, via Rondoni angolo via Del Bravo
Luglio 2010 – aprile 2013
Foto di Francesco Fiumalbi
(E' vietata la riproduzione)

Antonio Susini, Maria Maddalena d'Austria, 1622-1624
San Miniato, via Rondoni angolo via Del Bravo
Luglio 2010 – aprile 2013
Foto di Francesco Fiumalbi
(E' vietata la riproduzione)

Antonio Susini, Maria Maddalena d'Austria, 1622-1624
San Miniato, via Rondoni angolo via Del Bravo
Luglio 2010 – aprile 2013
Foto di Francesco Fiumalbi
(E' vietata la riproduzione)

Antonio Susini, Maria Maddalena d'Austria, 1622-1624
San Miniato, via Rondoni angolo via Del Bravo
Luglio 2010 – aprile 2013
Foto di Francesco Fiumalbi
(E' vietata la riproduzione)

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