lunedì 2 settembre 2013

S. MINIATO NELLA NUOVA CRONICA DI GIOVANNI VILLANI 29/39


La prima parte delle Historie universali de' suoi tempi
di Giovan Villani Cittadino Fiorentino, Venezia, 1559

29 [anno 1329] LIBRO X. CAPITOLO CXVI.
Di certe cavalcate che la gente del capitano del re Ruberto colla gente de' Fiorentini feciono sopra 'l contado di Pisa.

«Nel detto anno, a dì X di gennaio, essendo il Bavero in Pisa con tutta sua forza, messer Beltramone del Balzo capitano della gente del re Ruberto essendo in Samminiato alle frontiere colla sua gente e con quella de' Fiorentini, in numero di M. a cavallo e gente a piè assai, cavalcarono in sul contado di Pisa per la Valdera infino a ponte di Sacco, e levarono grande preda di gente, e di bestiame, e arsono tutto il paese: stettonvi II. dì e I. notte, né però la gente del Bavaro non uscirono di Pisa per soccorrere il loro contado, dicendo il Bavaro a' Pisani, se volessono che cavalcassono, dessono danari a' suoi cavaieri, onde molto fu ripreso e tenuto a vile dalla buona gente di Toscana. E poi a dì XXI. di Febbraio il detto messer Beltramone con sua gente e con quella de' Fiorentini cavalcarono sopra il contado di Pisa, e simile levarono grande preda, ma fu con danno d'alquanti di sua gente a piè, i quali per ghiottornia della preda s'erano dilatati per lo paese, e alla ritratta ve ne rimasono de' morti e de' presi più di centocinquanta.»

Croniche di Giovanni, Matteo e Filippo Villani secondo le migliori stampe e corredate di note filologiche e storiche, Vol. I, Trieste, 1857, pp. 338-339.

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