mercoledì 1 ottobre 2014

LA MADONNA CON BAMBINO DEL GIANNONI IN VIA DALMAZIA A SAN MINIATO

a cura di Francesco Fiumalbi

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APSM-ISVP-006
LA MADONNA CON BAMBINO DI GIANFRANCO GIANNONI IN VIA DALMAZIA A SAN MINIATO

SCHEDA SINTETICA
Oggetto: Immagine Madonna con Bambino
Luogo: San Miniato, via Dalmazia
Tipologia: Pittura Murale
Tipologia immagine: Pittura Murale
Soggetto: Madonna con Bambino
Altri soggetti: No
Autore: Gianfranco Giannoni
Epigrafe: NO, solo firma autore
Indulgenza: NO
Periodo: 1987 su immagine preesistente rovinata
Riferimenti: Carlo Crivelli
Id: APSM-ISVP-006

DESCRIZIONE
Percorrendo l’attuale via Dalmazia, all'interno della borgata denominata “Le Colline”, sul lato sinistro della strada si incontra una abitazione molto particolare. Sulla facciata, appena sopra il portone di ingresso, è visibile una immagine sacra raffigurante una Madonna con Bambino.
L'opera fu realizzata dal pittore sanminiatese Gianfranco "Franco" Giannoni nell'anno 1987, andando a sostituire una più vecchia immagine, ormai completamente rovinata e irrecuperabile. Tracce della precedente decorazione sono ancora visibili sul lato sinistro della pittura.

L'abitazione con l'immagine sacra realizzata da G. Giannoni
Foto di Francesco Fiumalbi

L'aspetto più curioso di questa pittura è il fatto che si tratta di una rielaborazione in chiave “moderna” di un'opera conosciutissima, ovvero la cosiddetta “Madonna di Macerata”, realizzata intorno al 1470 da Carlo Crivelli, una delle massime espressioni del Rinascimento. Situata già nella chiesa dei Minori Osservanti di Macerata, è oggi conservata al Palazzo Buonaccorsi del medesimo luogo. Crivelli è un artista notissimo al mondo degli storici dell'arte; un po' meno al grande pubblico, almeno rispetto ai "giganti" del calibro di Botticelli o di Piero della Francesca. Recentemente è stato valorizzato anche in un paio di libri firmati da Vittorio Sgarbi, che lo considera al pari dei grandissimi del Rinascimento.

L'opera in questione, da un punto di vista iconografico, rappresenta una cosiddetta "Madonna del Buon Consiglio", ovvero quella composizione che vede Maria con in braccio Gesù Bambino, il quale, avvicinandosi al volto della madre, e quasi accarezzandola con la mano, sembra suggerire qualcosa all'orecchio di Lei. Per questo motivo, si dice "del Buon Consiglio". Non deve sfuggire che questo tipo di iconografia nacque in conseguenza del cosiddetto Miracolo di Genazzano (Prov. di Roma), avvenuto, secondo la tradizione nel 1467. L'opera del Crivelli è del 1470.

Per rimanere nel territorio sanminiatese, anche l'oratorio di Collebrunacchi è dedicato proprio alla Madonna del Buon Consiglio. Ne abbiamo parlato nel post L'ORATORIO DI COLLEBRUNACCHI.

L'immagine sacra realizzata da G. Giannoni
Foto di Francesco Fiumalbi

Da un punto di vista del disegno, l'opera di Gianfranco Giannoni ricalca quasi in tutto e per tutto il dipinto del Crivelli. Quello che cambia è l'utilizzo del colore, decisamente moderno nella riproposizione sanminiatese: dal blu elettrico del manto della Madonna, a varie sfumature di color ciano dello sfondo. Il Bambino, invece, è molto simile al modello rinascimentale.

In tutto questo, non si può fare a meno di cogliere un certa sfumatura di ironia. Giannoni, infatti, dichiara apertamente di aver fatto ricorso al modello rinascimentale del Crivelli. In basso a sinistra alcuni piccoli caratteri ci informano della circostanza: C. CRIVELLI F. GIANNONI 1987.

L'immagine sacra realizzata da G. Giannoni, particolare
Foto di Francesco Fiumalbi

La cosa buffa sta nel fatto che nel 1987, e per molti anni successivi, una persona che non avesse avuto modo di studiare la storia della pittura italiana, di fronte a quella scritta, avrebbe pensato certamente alla firma di due pittori. Due artisti che avrebbero operato congiuntamente, fianco a fianco: il Giannoni, conosciutissimo in San Miniato, e l'altro, il Crivelli, che però in zona non lo conosceva nessuno. O quasi. Chissà in quanti si saranno chiesti: “Ma chi è quel Crivelli lì, amico del Giannoni, che c'ha fatto la Madonna insieme?”

Oggi, invece, basta prendere in mano uno smartphone, connettersi ad internet, cercare su un qualsiasi motore di ricerca le parole “Crivelli” e “pittura” e tutta l'ironia proposta dal Giannoni sfuma via. O, addirittura, scattare una foto e fare una ricerca per immagine. Nel 1987 sarebbero stati in pochi ad accorgersi di questo piccolo scherzetto, se così possiamo definirlo.

Si ringrazia Angela Bulleri per il prezioso contributo alla stesura di questo post.

L'immagine sacra realizzata da G. Giannoni, particolare della firma
Foto di Francesco Fiumalbi

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