domenica 12 luglio 2015

LA STELLA MARIS A 60 ANNI DALLA FONDAZIONE - Racconto di Giancarlo Pertici


di Giancarlo Pertici

STELLA MARIS a 60 anni dalla fondazione
per non dimenticare degli 'inizi'
Una Storia tutta o quasi al Femminile

È del 1945 la fondazione della sede diocesana della Pontificia Opera di Assistenza, particolarmente dedica all'infanzia, da parte di Monsignor Cosimo Balducci, già presidente del "Ricovero di Mendacità" di San Miniato (oggi Casa di Riposo "Del Campana Guazzesi"), in seguito parroco in San Michele e Santo Stefano in San Miniato.

E nell'immediato dopo guerra gravi erano le condizioni economiche e sociali sopratutto per quella fascia di popolazione costituita da contadini, mezzadri, braccianti e manovali, alla quale andava aggiunta anche tutta quella schiera di mano d'opera mal retribuita che lavorava nel 'pubblico' di allora: comune, ospedale, scuola, poste, catasto che percepiva dei salari che erano rimasti del tutto inadeguati dopo l'inflazione galoppante che aveva visto il paese uscire dalla guerra.
Ed è proprio con i primi anni 50, che la POA (Pontificia Opera di Assistenza) inizia a prendersi cura e a organizzare le Vacanze Estive per i bambini delle famiglie più disagiate, che non se le possono permettere. Bambini che soffrono di malnutrizione, di varie forme di bronchite dovute ad abitazioni umide e malsane. L'abbigliamento spesso inadeguato al clima invernale. Le case prive di una qualsiasi forma di riscaldamento. L'assenza di servizi essenziali in casa quale Acqua corrente, Gas, talvolta anche di Luce.

Si tratta di Vacanze al Mare e ai Monti, iniziando da luglio per finire a tutto settembre. Nel mese di Luglio a Prataccio in Comune di Piteglio in una colonia di proprietà della Diocesi, in località Cecafumo. Nei mesi di Agosto e Settembre al Mare a Calambrone, Colonia Firenze, la prima a sorgere tra il 1931 e il 1932. Colonie che accolgono inizialmente orfani di guerra o figli di genitori poverissimi. Bambini che hanno bisogno di tutto, di pane e companatico, di istruzione, di vestiario, di regole per crescere come buoni cristiani e buoni cittadini.

Particolarmente preziosa l'opera di reclutamento degli operatori addetti: Vigilatrici, cuoche, domestiche, guardarobiere, addette alla lavanderia, addette alla direzione, addetti alla segreteria, con una organizzazione capillare delle attività e dei turni di lavoro, per una attività del tutto da inventare, difficile da emulare da altri. Come assistente spirituale don Aladino Cheti.
Tra i promotori Mons. Cosimo Balducci, Don Marconcini, Don Brucalassi, i Canonici Nazzi e Fiorentini che fecero di tutto perché nascesse la "Stella Maris" a Calambrone, la cui Prima Pietra fu posata e benedetta dal Vescovo Felice Beccaro il 13 Settembre 1955.

E da alcune realtà parrocchiali sopratutto il maggior numero di ragazze, quasi sempre studentesse delle Magistrali. Provenienti da San Miniato, da Santa Maria a Monte, da Ponsacco, da Fucecchio, per una attività del tutto VOLONTARIA. Nessun operatore veniva pagato. Ogni ragazza che si rendeva disponibile, quasi sempre giovanissima, la considerava come una vacanza, ma partecipata con la serietà massima che il ruolo richiedeva.

L'organizzazione che partiva da una suddivisione in due Squadre separate: Maschi da un lato e Femmine dall'altro. I Gruppi o camerate mai superiori a venti con 2 vigilatrici a gruppo. Orari ed attività organizzate giorno per giorno per rendere ogni tipo di attività o gioco organizzato ed educativo. Dopo cena il momento dell'organizzazione, con i bambini già a letto, che non venivano mai lasciati soli, con le vigilatrici che dormivano nella stessa camerata. Per attività che iniziavano alle 7,30 con la sveglia e finiva con giochi organizzati, alla luce dei riflettori, sul piazzale retrostante verso le 22 – 22,30, momento del ritiro nelle camerate, con un sonno accompagnato da musica che veniva diffusa in ogni camerata.

Dal 1956 tutte le attività marine si svolgono alla Strella Maris nella quale confluiscono un numero impressionante di Ragazze, oggi tutte pensionate da anni, che ben ricordano quel periodo quale palestra insostituibile di formazione umana e professionale, anche nel passaggio successivo da Colonia Estiva ad Istituto Scientifico.
Qualche nome, giusto per ricordare, anche se sono molti di più i nomi che sfuggono alla memoria mia personale e di quanti mi hanno aiutato in questa piccola ricerca. Giusto per ricordare:
Don Aladino Cheti Direttore Spirituale e primo presidente della Fondazione Stella Maris.
Alfiera Gori presidente diocesana della Pontificia Opera di Assistenza.
In Segreteria POA : Paolina e Fernanda Cresci. In direzione Teresa Cellesi - Vice direttrice, due sorelle: Maria e Nella Gado. In segreteria in Colonia: Maria Corsi di Santa Croce – Teresa Salvadori di Ponte a Egola – Lubiana Sassetti di San Romano.
E tutta quella schiera, infinita, di vigilatrici e addette alle varie mansioni, tutte volontarie, che è impossibile enumerare anche solo parzialmente per non fare torto a Nessuna, anche se c'era un uomo, non il solo: Mario Mattei, uno dei pochi ad avere la patente negli anni immediati del dopoguerra che fungeva spesso da autista.

La SVOLTA nel 1958 quando la Stella Maris ospitò durante la settimana di Pasqua un piccolo gruppo di bambini handicappati provenienti da Torino in Vacanza. Erano venuti in treno accompagnati dai propri genitori, impiegati della Fiat di Torino.

Si trattava di 12 bambini, maschi con handicap medio lieve e particolarmente calmi, che suscitarono nel personale volontario della Stella Maris simpatia a pelle e un forte coinvolgimento emotivo, dovuto ad una convivenza continuativa, anche se di pochi giorni. Fu tale l'impatto emotivo che un bel gruppo della Stella Maris volle riaccompagnare in treno fino a Torino, questi bambini e le loro famiglie. Parteciparono a questa trasferta Don Cheti, Alfiera Gori, Teresa Salvadori, Maria Ida di Santa Maria a Monte, la guardarobiera Valeria. E questo fu solo l'inizio che portò buoni frutti, grazie anche alla lungimiranza di Don Aladino Cheti, e che sfociò nell'agosto di quell'anno in una convenzione, stipulata il 2 Agosto del 1958, per l'Università di Pisa, con la Clinica Neurologica e la Clinica Pediatrica, con la quale la Stella Maris divenne un "Centro di Ricerca dei disturbi del cervello e della mente nei bambini e negli adolescenti."

Quello che è oggi la STELLA MARIS lo deve a questo iniziale passaggio e all'opera di volontarie, tutte donne, motivate e preparate e alla particolare sensibilità e lungimiranza in merito, del suo fondatore, Don Aladino Cheti.

Il 13 SETTEMBRE del 2015 ricorre il 60° ANNIVERSARIO dalla posa della "PRIMA PIETRA" benedetta allora da Mons. Felice Beccaro Vescovo di San Miniato.



La Stella Maris nel 1956
Foto collezione Teresa Salvadori, per gentile disponibilità accordata a Giancarlo Pertici
Utilizzo ai sensi dell'art. 70 comma 1-bis della Legge 22 aprile 1941, n. 633.

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