domenica 17 marzo 2019

[15/18] SAN MINIATO NELL’ISTORIA FIORENTINA DI LEONARDO BRUNI ARETINO



15 [1384] Una compagnia di Francesi passa da San Miniato

L'anno di poi un'altra compagnia di Francesi, passate l’Alpi, pel medesimo cammino che l’altra, venne in Italia in supplemento e favore del duca d' Angiò. Era capitano di quella gente uno Enghiramo francese, signore potente a casa sua e famoso nell' arte militare: e passava questo esercito il numero
di dodici mila cavalli. Costoro, giunti a Milano, furono sovvenuti di danari e vittuvaglia da messer Bernabò e ricreati del lungo cammino: di poi, partiti del Milanese, non vennero per la via consueta per Lombardia e per la Marca, ma volgendo alla mano destra, pel Piacentino e quello di Lucca passarono in Toscana. I Fiorentini , benché fusse dato loro buone parole, nientedimeno fecero levare le robe del contado e portare nella città. I Francesi, partiti di quel di Lucca, entrarono in su' terreni de' Fiorentini, e fermaronsi col campo presso a Samminiato; e nonostante che avessero offerto di passare pacificamente, nondimeno predarono tutto il paese, e non s’astennero dal combattere luoghi ancora ben forti. In somma, partiti da Santo Miniato, in sei giorni (che avrebbono potuto fare in un dì quel cammino) si condussero a Staggia, e messo a sacco tutto il contado, passarono in quel di Siena: dove finalmente condotti, cominciarono a sparlare del popolo fiorentino e a minacciare, se non fussi dato loro danari, di fare dell' altre cose. I Fiorentini, guardando colle genti d'armi la terra, facevano poca stima di loro minacci.

L. Bruni, Istoria fiorentina di Leonardo Aretino tradotta in volgare da Donato Acciajuoli, Felice Le Monnier, Firenze, 1861, p. 498.




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