lunedì 10 giugno 2019

BENITO MUSSOLINI CITTADINO DI SAN MINIATO

a cura di Francesco Fiumalbi

Come tutti i municipi italiani, anche il Comune di San Miniato omaggiò Benito Mussolini della “cittadinanza onoraria”, con provvedimento del 12 maggio 1924. L’attribuzione fu deliberata dal Commissario Prefettizio cav. Giulio Jahn durante il suo mandato, durato nemmeno un mese. In seguito, la decisione fu ratificata dal Consiglio Comunale durante la seduta di insediamento del 1 giugno 1924.




LA SITUAZIONE SANMINIATESE
Dalla primavera del 1921, infatti, il Comune di San Miniato era amministrato da un Commissario Prefettizio. Il 21 aprile 1921 – nella data simbolica del “Natale di Roma” – i fascisti sanminiatesi furono autori di una "azione" presso il municipio, costringendo il Sindaco socialista avv. Giovanni Manetti e il Consiglio Comunale a rassegnare le dimissioni. A tale iniziativa non fu opposta resistenza – era già accaduto ad Empoli, a Fucecchio, a Santa Croce e a Montopoli – e a San Miniato si aprì la crisi politica, tamponata dall'invio del Commissario Prefettizio Attilio Masiani il 4 maggio successivo (01). Masiani rimase in carica fino al 5 novembre 1922 quando, accusato di immobilismo e inettitudine rispetto alla “marcia su Roma” e al nuovo corso fascista, rassegnò le proprie dimissioni nelle mani del Prefetto di Firenze Vincenzo Pericoli (02). A sostituirlo fu chiamato il cav. Alfonso Afferni, membro del fascio di combattimento fiorentino, che rimase in carica fino al marzo del 1924. Fino alla fine dell’aprile successivo l’amministrazione fu commissariata dall’ing. Aurelio Giglioli – in seguito Sindaco di San Miniato dal marzo al settembre 1946 – poi sostituito dal cav. Giulio Jahn che era stato nominato con preciso e tassativo incarico di formare e insediare la amministrazione comunale, espressione della legittima aspirazione di tutto il Comune. Le elezioni amministrative, infatti, furono fissate per il 18 maggio 1924 (03).

Giulio Jahn, originario del Friuli, trovò impiego come ragioniere presso la Prefettura di Como (1885-1896) e successivamente alla Prefettura di Firenze (1916-1924). Ricoprì la carica di Commissario Prefettizio del Comune di San Miniato (aprile-maggio 1924) (04) e in seguito fu podestà di Aquileia.

IL CONTESTO NAZIONALE
Per quale motivo tale deliberazione fu approntata proprio nel maggio 1924? Il fascismo, dopo la marcia su Roma e la presa di potere (fine 1922), durante gli ultimi mesi del 1923 visse un periodo di crisi. Tanto che sia gli oppositori interni che gli osservatori stranieri consideravano l’esperienza del Governo Mussolini prossima alla conclusione. Lo stesso capo del fascismo cercava di dare stabilità tanto al partito quanto al governo, preoccupato dalle fratture interne. Tuttavia, le elezioni politiche del 6 aprile 1924 decretarono un’ampia affermazione del PNF (64,9%) che, grazie al nuovo sistema maggioritario ottenne 374 seggi su 535. Una maggioranza schiacciante, superiore ad ogni previsione iniziale. A quel punto fu chiaro che il regime fascista poteva operare in modo incontrastato, tanto da eliminare ogni tipo di opposizione, come avvenne col delitto di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924) (05).

LA CITTADINANZA ONORARIA
Cosa significa concedere la “cittadinanza onoraria”? Si tratta dell’attribuzione di un’onorificenza da parte di un’amministrazione comunale ad una personalità che, attraverso il suo impegno e le sue opere, sia legata alla comunità locale o si sia distinta in azioni a vantaggio degli abitanti del comune, o dal cui valore abbia tratto vantaggio, il comune, lo Stato o addirittura tutta l’umanità.
Lo stesso Commissario Prefettizio dichiarò che l’idea di insignire Mussolini della cittadinanza onoraria fu lanciata dall’assemblea capitolina, nell’ambito delle celebrazioni del “Natale di Roma” (21 aprile 1924). Da quel momento il duce del fascismo divenne “cittadino onorario” praticamente in tutti i comuni dell’allora Regno d’Italia, come anche a San Miniato con la deliberazione del 12 maggio 1924.
Il mandato Giulio Jahn si esaurì con le elezioni amministrative che si svolsero il 18 maggio 1924. Gli ultimi provvedimenti del Commissario Prefettizio sono datati 30 maggio 1924. Il nuovo Consiglio Comunale eletto, nella seduta di insediamento del 1 giugno 1924, oltre ad eleggere il Sindaco Piero Folco Gentile Farinola e gli assessori della nuova Giunta, ratificò la precedente deliberazione. Insomma, ci misero il cappello sopra.

LE DELIBERAZIONI DEL COMMISSARIO E DEL CONSIGLIO COMUNALE
Di seguito la delibera del Commissario Prefettizio Giulio Jahn [Archivio Storico del Comune di San Miniato, Archivio Postunitario, Deliberazioni del Consiglio Comunale, F200S010UF16, Delibera n. 39 del 12 maggio 1924]:

Cittadinanza onoraria a S.E. Benito Mussolini
L’anno millenovecentoventiquattro, a questo dì dodici del mese di maggio in S. Miniato nel Palazzo Comunale, il Commissario Prefettizio:
Ritenuto che il nobile gesto compiuto dall’Amministrazione comunale di Roma, il giorno 21 aprile u.s. nel conferire la cittadinanza onoraria a S. E. Benito Mussolini meriti di essere imitata da quanti altri Comuni del Regno, sicuri interpreti del sentimento delle rispettive popolazioni, seguono con favore di propositi e di opere l’azione restauratrice del Governo.
Considerato che tale attestazione di benemerenza al Capo del Governo assumerà uno speciale significato se posta in atto nel giorno in cui ricorre l’anniversario dell’entrata in guerra da parte dell’Italia.
Assunti i poteri del Consiglio Comunale e con l’assistenza del Segretario del Comune,

DELIBERA

di conferire nel giorno 24 maggio p.v. la cittadinanza onoraria samminiatese a S. E. Benito Mussolini, Presidente del Consiglio dei Ministri e duce del fascismo.

Di seguito la delibera di ratifica del Consiglio Comunale [Archivio Storico del Comune di San Miniato, Archivio Postunitario, Deliberazioni del Consiglio Comunale, F200S010UF16, Delibera n. 53 del 1 giugno 1924]:

Ratifica della deliberazione relativa al conferimento della Cittadinanza onoraria a S. E. Mussolini
Il presidente, facendo, con calde parole, ancora una volta vibrare il più schietto sentimento di devozione al Capo del Governo e Duce del fascismo, propone che il Consiglio ratifichi la deliberazione del Commissario Prefettizio con cui venne conferita a S. E. Benito Mussolini la cittadinanza samminiatese. La poposta del Presidente viene approvata per acclamazione.

Durante la seduta successiva, il Sindaco Piero Folco Gentile Farinola dette lettura del telegramma di ringraziamento inviato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giacomo Acerbo [Archivio Storico del Comune di San Miniato, Archivio Postunitario, Deliberazioni del Consiglio Comunale, F200S010UF16, Delibera n. 56 del 9 giugno 1924]:

Risposta del Presidente del Consiglio pel conferimento della cittadinanza onoraria
Il Sindaco, fa quindi dare lettura al Segretario del seguente telegramma pervenutogli in data 3 giugno u.s.:
“Il Presidente del Consiglio mi incarica ringraziare cotesto Consiglio Comunale del conferimento della cittadinanza onoraria, che egli accetta, formulando i più fervidi voti per l’avvenire di cotesto Comune. Sottosegretario alla Presidenza. Firmato Acerbo. La lettura del seguente telegramma è accolta con unanime applauso.

NOTE E RIFERIMENTI:
(01) «La Vedetta», anno III, n. 17 del 1 maggio 1921, p. 2.
(02) «La Voce Fascista», Anno I, n. 22 del 19 novembre 1922, p. 3.
(03) «Il Circondario», Anno I, n. 3 del 27 aprile 1924, p. 3.
(04) Annuario toscano. Guida Amministrativa, Commerciale e Professionale della Regione, anno 1916, XI Edizione, Firenze, 1916, pp. 120, 149; anno 1924, XVI edizione, Firenze, 1924, pp. 115; 142.
(05) R. De Felice, Mussolini il fascista. La conquista del potere (1921-1925), Edizioni Einaudi, Torino, 1966, pp. 518-658.

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