giovedì 6 dicembre 2012

PISA - SAN PAOLO A RIPA D'ARNO

di Francesco Fiumalbi


Assieme al complesso monumentale di Piazza dei Miracoli, la chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno è considerato uno dei massimi esempi del cosiddetto romanico pisano. La chiesa, con annesso convento, è situata nel cosiddetto Quartiere di Sant'Antonio, a poca distanza da Porta a Mare e vicina alla sponda, o "ripa", sinistra del fiume Arno. Sul retro si trova la Cappella di Sant'Agata.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Foto di Francesco Fiumalbi

LA STORIA

Non è conosciuta con precisione la data di fondazione della chiesa e dell'annesso cenobio benedettino; stando a diverse tradizioni, sarebbe avvenuta fra il IX e il X secolo, anche se il primo documento che la attesta è datato 1032.
A partire dal 1092 vi presero dimora i monaci benedettini Vallombrosani che vi rimasero per poco più di tre secoli. Nei primi decenni del XII secolo la chiesa fu notevolmente ampliata, fu aggiunto il transetto e riconsacrata nel 1149, come ricordato da una epigrafe collocata sul retro dell'altare maggiore. Di poco posteriore la formazione della facciata, datata fra 1148 e 1165. Secondo la tradizione, durante la costruzione della Cattedrale, la chiesa di San Paolo ospitò le principali funzioni religiose e civiche, tanto da essere chiamata "Duomo Vecchio".
Nel 1409 sia la chiesa, che l'annesso cenobio vallombrosano, costituì beneficio dato in commenda ad alti prelati, il primo dei quali fu il Cardinale Landolfo di Marramauro. Nel 1552 il complesso monastico fu affidato alla tutela dei Grifoni (famiglia di origine sanminiatese), prima di passare nel 1565 al neocostituito Ordine di Santo Stefano, sempre sotto il patronato dei Grifoni, fino al 1798 quando divenne chiesa parrocchiale. Nei secoli XVI e XVII l'edificio fu oggetto di numerosi restauri, fino all'intervento di Pietro Bellini, che nel 1853 tentò di riportare il complesso monumentale alle presunte forme originarie, cancellando di fatto sei secoli di storia. Durante la Seconda Guerra Mondiale la chiesa e il cenobio subirono diversi bombardamenti, che provocarono ingenti danni. Il monastero e il campanile, così come gran parte dell'interno, andarono distrutti. Fra il 1949 e il 1952 la chiesa fu interessata da consistenti lavori di ripristino, anche se il campanile e gran parte degli ambienti conventuali non furono ricostruiti.
Recentemente la situazione strutturale dell'edificio appare critica e per questo motivo la chiesa al momento è chiusa al pubblico in attesa dei necessari interventi di consolidamento (vedi articolo de IL TIRRENO, 22 luglio 2012).

BIBLIGRAFIA DI RIFERIMENTO
Paliaga F. e Renzoni S., Chiese di Pisa. Guida alla conoscenza del patrimonio artistico, vol. 1, ETS, Pisa, 1991, pp. 19-21.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Foto di Francesco Fiumalbi

ARCHITETTURA

La chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno presenta un impianto planimetrico dalla forma a "T", costituita dall'unione del transetto con il corpo basilicale a tre navate. Ciascuna navata è costituita da sei campate, per cinque colonne, sormontate da capitelli corinzi romanici (fra questi si segnala il secondo di sinistra, connotato dalle figure in altorilievo di San Pietro e San Paolo). Dietro l'altar maggiore si apre l'abside, la cui volumetria contraddistingue il fronte tergale dell'edificio che si affaccia sulla vicina Cappella di Sant'Agata. Attualmente l'interno è spoglio, ma, prima dei restauri ottocenteschi, ospitava diversi altari laterali e numerose tombe terragne. All'intersezione del transetto con il corpo basilicale si eleva la cupola a sesto rialzato.
La parte sicuramente più rilevante della costruzione è la facciata, realizzata alla metà del XII secolo, rifacendosi formalmente alla Cattedrale di Santa Maria Assunta. Mutuati dal Duomo, gli elementi caratteristici sono le teorie di logge, disposte su quattro livelli: quella della parte basamentaria è cieca, in sovrapposizione al tema delle fasce bicrome, chiare e scure, con questa orchestrazione che si ripete sul fronte laterale sinistro; il secondo ordine è costituito da 13 campate pensili, con altezza pari ad un dodicesimo del totale; il terzo ordine di campate ne ha 7 ed ha la medesima elevazione del precedente; il quarto, presenta ancora 7 campate, ma con andamento digradante dal centro verso i lati. Gli elementi verticali sono costituiti nella parte basamentaria da paraste, dotate di piccolo basamento, e con capitello mutuato dalle forme corinzie. Gli archi che raccordano le paraste e quelli che sovrastano i portali, contengono losanghe, intarsi ed elementi decorativi circolari. Gli altri ordini sono costituiti da colonne di varia natura, forse risultato di operazioni di spoliazione, con capitello ancora corinzio, sormontato da figure antropomorfe.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Foto di Francesco Fiumalbi

L'ideatore del prospetto principale è riuscito ad esprimere una raffinata capacità compositiva, denotando la conoscenza di rapporti geometrici desunti dalla trigonometria e dalla celebre successione di Fibonacci. Per farlo ha potuto utilizzare strumenti semplicissimi: una riga, un compasso e una matita. Vediamo come.
La facciata è inscrivibile all'interno di un rettangolo, i cui lati sono in rapporto fra loro di circa 0,866. Non è un numero casuale, infatti, un triangolo equilatero di lato unitario, cioè che misura 1, ha l'altezza che misura esattamente 0,866 (che corrisponde al coseno di 60° o π/3). Quindi per tracciare il rettangolo di partenza, basta disegnare un triangolo equilatero in posizione verticale, dove il lato coinciderà con la misura dell'altezza del rettangolo e l'altezza del triangolo coinciderà con la base del rettangolo.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Schema compositivo della facciata
Disegno di Francesco Fiumalbi

Stabilito il rettangolo, per determinare quelli che saranno gli assi orizzontali della facciata, si fa uso di una delle infinite terne della successione di Fibonacci: 2, 3 e 5. Per farlo, basta suddividere l'altezza in dieci parti uguali, e poi partendo dal basso verso l'alto, prenderne 5, 3 e 2.
A questo punto la parte basamentaria (5 unità) è trattata diversamente rispetto alla parte superiore (3+2 unità). Il rettangolo di partenza che abbiamo tracciato all'inizio ha anche un'altra particolarità. Puntando il compasso alle estremità della linea orizzontale mediana, si determinano due semicirconferenze, con raggio pari alla metà dell'altezza del rettangolo. Le due semicirconferenze intersecano la mediana orizzontale in due punti; il segmento che li unisce ha una misura che si avvicina molto ad un quinto del totale orizzontale. In questo modo è possibile suddividere la parte basamentaria in rettangoli uguali. La parte superiore invece sarà suddivisa in tre parti, simmetricamente, con la porzione centrale della larghezza pari a 4 volte il modulo ottenuto dalla successione di Fibonacci.
Per determinare la pendenza degli spioventi, che formano la cuspide della facciata, occorre unire il punto medio della linea orizzontale superiore con le estremità della seconda linea orizzontale. Analogamente, gli spioventi laterali sono determinati unendo il punto medio della seconda linea orizzontale con le estremità della mediana orizzontale.
In conclusione, la composizione della facciata è espressa attraverso una complessa orchestrazione di elementi, disposti secondo precisi rapporti geometrico-matematici.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Foto di Francesco Fiumalbi

SCULTURA E DECORAZIONE

Il portale principale - Uno degli aspetti maggiormente curati sono i tre ingressi della facciata. Quello al centro è il principale ed è delimitato da una struttura trilitica caratterizzata da due piedritti laterali, dotati di basamento, e da un architrave finemente scolpito con motivi geometrici circolari, una sorta di "catena". Questo elemento è sovrastato da due ordini di cornici, la prima con motivi floreali circolari concatenati, la seconda costituita da foglie di acanto. Al di sopra un arco, leggermente oblungo, quasi a ferro di cavallo, poggiante su due pilastri, e rifinito con motivi floreali. Il tutto è sormontato da un ulteriore arco, a tutto sesto, caratterizzato da conci bicromi Quest'ultimo si appoggia alle due paraste che inquadrano il portale, e che presentano una terminazione a capitello corinzio sovrastate da altrettante figure leonine. Fra i due archi, un piccolo rosone circolare, costituito da motivi geometrici in negativo. Al di sopra di tutta la composizione, due figure in bassorilievo, identificate con la Madonna (questa ipotesi è un po' dubbia, potrebbero raffigurare due sante non identificate).

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Portale principale
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Cornice del portale principale
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Leone su capitello del portale principale
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Bassorilievo (Madonna?)
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Bassorilievo (Madonna?)
Foto di Francesco Fiumalbi

Il portale sinistro. Come quello principale, il portale laterale sinistro è inquadrato da un ordine trabeato, costituito da due pilastri con capitello corinzio (su quello di destra, tra le foglie di acanto compare la testa di un leone). L'architrave è caratterizzato da intarsi marmorei, fra cui spiccano le due croci patenti ad otto punte; al di sopra una cornice finemente modellata con motivi floreali. Un arco a tutto sesto con conci bicromi chiude la composizione che si arricchisce di una losanga.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Portale sinistro
Foto di Francesco Fiumalbi

Il portale destro. Più semplificate le forme che contraddistinguono il portale destro, inquadrato da una struttura trilitica, composta da due pilastri laterali che sorreggono un massiccio architrave, sulla cui superficie si possono leggere graffiti, forse di epoca altomedievale, raffiguranti un complesso intreccio amorfo di linee che al centro si dispongono a formare la figura di una stella. Il tutto è sormontato da un arco modanato, leggermente arcuato, che contiene una losanga bicroma con al centro un motivo floreale.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Portale destro
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Portale destro, particolare dell'incisione
Foto di Francesco Fiumalbi


Il portale del transetto. Nella fianco laterale sinistro, sulla parete del transetto che si affaccia lungo via San Paolo, si apre un quarto portale. E' incorniciato da due pilastri, con capitello corinzio, che sostengono un architrave che presenta una cornice con ovuli ed elementi floreali, forse di origine classica. Al di sopra si apre un arco a conci bicromi, bianco e marrone, al cui interno è collocato un intarsio policromo, con disegno geometrico, che richiama nelle forme e nei colori alcuni esempi che si possono ammirare nel paramento della Cattedrale. Più in alto è collocato un bassorilievo datato all'epoca tardo romana (anche se sembra più recente).

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Portale laterale del transetto
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Portale laterale del transetto, particolare
Foto di Francesco Fiumalbi

Cornici. Nella chiesa di San Paolo a Ripa, specialmente nella facciata, alle cornici è riservata una cura particolare, e riprendono formalmente quelle della Cattedrale. La cornice più lavorata è quella che separa la parte basamentaria dalle logge pensili, contraddistinta da intrecci di motivi floreali, popolati da vari animali, fra cui spicca il leone situato esattamente al di sopra del portale principale. Anche alle estremità laterali sono collocati elementi di straordinario interesse, come quello che sembra un lupo nell'atto di cacciare una lepre (forse un'allusione alla Pasqua? Si veda Sant'Ambrogio), mentre dall'altro lato un uomo tiene un leone con una catena (un'allusione alle persecuzioni dei primi cristiani?). Attualmente non sembra possibile stabilire il significato di tali elementi.
Le cornici superiori, meno elaborate stilisticamente, presentano tutte una fascia inferiore a dentelli, che sostengono idealmente le altre, variamente plasmate.


Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Leone nella cornice del primo livello
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Lupo che caccia una lepre cornice del primo livello
Foto di Francesco Fiumalbi

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Uomo che tiene un leone incatenato
Foto di Francesco Fiumalbi

Lo stemma. Sullo spigolo del transetto, lungo via San Paolo, è collocato uno stemma marmoreo, raffigurante un animale con il corpo di leone, le ali del drago e la testa d'aquila. Si tratta di un "grifone", ed è l'emblema della famiglia Grifoni, di origine sanminiatese, che deteneva il patronato della chiesa nel XVII secolo. Da notare la croce nella parte alta dello stemma, ovvero la Croce di Santo Stefano, emblema dell'omonimo Ordine, di cui i Grifoni fecero parte fin dalla sua costituzione.

Pisa, Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Stemma Grifoni
Foto di Francesco Fiumalbi


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