lunedì 4 marzo 2013

LA PIEVE DI SAN GIOVANNI BATTISTA A SANT'ANSANO

di Francesco Fiumalbi


La Pieve di San Giovanni Battista a Greti, comunemente detta di Sant'Ansano è uno splendido esempio di architettura romanica in pietra. Situata nel Comune di Vinci, fra Vitolini e Sovigliana, la chiesa si trova lungo una delle più importanti direttrici stradali fra il Medio Valdarno Inferiore e la città di Pistoia, della cui Diocesi fa parte.


La Pieve di San Giovanni Battista a Sant'Ansano
Foto di Francesco Fiumalbi

La prima notizia documentaria risale all'anno 998, in cui l'Imperatore Ottone III riconobbe la pieve sotto la giurisdizione ecclesiastica di Antonino Vescovo di Pistoia. Assieme alle pievi di Casale, Lamporecchio e Spanerecchio, la chiesa di San Giovanni Battista di Greti finì sotto il patronato laico. Nel 1105 il Papa Pasquale II, attraverso un'apposita bolla, ne attribuì nuovamente la giurisdizione ad Ildebrando Vescovo di Pistoia. Nel 1107 i vescovi di Siena e di Arezzo, di comune accordo, recuperano a Dofana i resti di Sant'Ansano, martire, vissuto fra il III e il IV d.C.. Il corpo del santo fu trasportato a Siena (dove andò distrutto in un incendio procurato da un fulmine nel 1359), la testa fu collocata nella Cattedrale di Arezzo, mentre un dito fu trasportato nella chiesa di Greti, dove ancora rimane, e che da quel momento fu detta anche di Sant'Ansano. La giurisdizione del Vescovo di Pistoia sulla pieve fu confermata alcuni decenni dopo anche dall'Imperatore Federico I “Barbarossa”, attraverso apposito diploma, concesso mentre si trovava a San Quirico d'Orcia.
Nella decima del 1276-77, la Pieve di San Giovanni di Greti presentò una rendita di 10 lire e le furono attribuite sei chiese suffraganee: Santa Maria di Faltognano, San Pietro di Vitolini, Santa Croce di Vinci, San Donato di Greti, San Iacopo di Vallebretta e San Michele di Dianella. Successivamente, a queste si aggiunsero le chiese di Santa Maria a Collegonzi e Santa Lucia a Paterno. Nel 1478 il patronato della pieve di San Giovanni Battista venne assegnato alla Certosa di Firenze, che lo detenne fino alla fine del '700. Nel 1505 fu oggetto di una visita pastorale.


La Pieve di San Giovanni Battista a Sant'Ansano
Foto di Francesco Fiumalbi

L'edificio, realizzato fra XII e XIII secoli, è contraddistinto da una pianta rettangolare a tre navate su quattro campate. I capitelli sono decorati con figure antropomorfe, motivi floreali ed elementi astratti. Tale ripartizione interna trova evidenza nei volumi e nell'orchestrazione della facciata, caratterizzata da un rustico paramento con grandi elementi di pietra. Fra '600 e '700 furono realizzati diversi lavori, fra cui la ristrutturazione del campanile, la costruzione della cappella sul lato settentrionale, forse a servizio di una compagnia (poi demolita), e il grande porticato, di cui rimangono le mensole, sotto forma di capitelli, incastrati nella muratura del fronte principale. Si particolare pregio, sono i due archi che sovrastano il portale principale e quello laterale. L'architrave della porta d'accesso è costituito da un elemento di recupero, forse si tratta di una modanatura verticale originariamente a delimitazione di una apertura. L'oculo, realizzato successivamente, andò a sostituire un'apertura che, originariamente, doveva essere una bifora, molto diffusa negli edifici plebani del tempo. Probabilmente riferibili ad alcuni interventi di restauro le cornici in cotto dei coronamenti.
L'edificio, fortemente modificato nell'ultimo secolo, si presentava con il porticato e la facciata intonacata fino ai primi anni del '900, come si può vedere in questa bellissima cartolina d'epoca, pubblicata dai nostri amici del sito DELLA STORIA D'EMPOLI.


La Pieve di San Giovanni Battista a Sant'Ansano
Foto di Francesco Fiumalbi

All'interno, oltre alla reliquia di Sant'Ansano, si conservano opere d'arte di particolare pregio, come una bellissima pala d'altare di scuola giottesca, attribuita a Puccio di Simone, raffigurante Sant'Ansano fra due angeli. Nel coro è collocata la tela con Sant'Alessandro I Papa liberato dal carcere da un angelo, realizzata da Rutilio Manetti nel 1625. Della medesima epoca due acquasantiere in marmo e una tela, di ambito fiorentino, raffigurante Sant'Antonio da Padova, San Brunone e San Filippo Neri. Del XVI secolo il battistero e il tabernacolo marmoreo, caratterizzato dallo sportello dipinto con l'Effusio Sanguinis. A partire dal 1680, la pieve ospita anche le reliquie di San Bonifacio, collocate in un'urna sulla navata destra, grazie all'interessamento della Compagnia del Paradiso.

BIBLIOGRAFIA
Repetti Emanuele,
Dizionario geografico, fisico e storico della Toscana, Firenze, 1833-1846.
Proto Pisani Rosanna Caterina, Empoli, il Valdarno Inferiore e la Valdelsa Fiorentina, Mondadori, Milano, 1999.
Rauty Natale, Schede storiche della Diocesi di Pistoia, in Annuario 2005, Diocesi di Pistoia, p. 147.



La Pieve di San Giovanni Battista a Sant'Ansano, portale d'ingresso
Foto di Francesco Fiumalbi

La Pieve di San Giovanni Battista a Sant'Ansano, ingresso laterale
Foto di Francesco Fiumalbi


La Pieve di San Giovanni Battista a Sant'Ansano,
particolare del capitello-mensola del portico rinascimentale
Foto di Francesco Fiumalbi




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