venerdì 5 aprile 2013

S. MINIATO NELLA "CRONACA DI PISA" DI RANIERI SARDO 11/15



11 [1362] I fuoriusciti pisani, minacciati di tradimento, trovano rifugio a Montignoso e a Volterra. I mercenari Ungheri vengono licenziati e si danno al saccheggio. Per tornare nel territorio fiorentino, passano da San Miniato dove vengono assaltati dagli uomini dei Mangiadori.



Piero et don Ghalterotto chon tucta loro gente si levò da chanpo sabato mattina in sulla mezza terza; innanzi si levassino arsono una chasa di Ciolo Pandolfino et altri et feciono la via da Peccioli et quivi dectono una battaglia, di che non poterono farvi danno; lo giorno e lla nocte istettono quivi a ppadule et per quelle chontrade dintorno, insino al lunedì vengniente (31 gennaio, ndr). Poi, non potendo quivi far nulla, se n'andarono a Monterchio et presollo et feciono danno assai, et poi se n'andarono a Laiaticho et a Fabricha (Fabbrica di Peccioli, ndr), et a lLaiaticho dectono assai battaglie; infine l'ebono et furono salve le persone. Di che, stando quivi, fu decto a pPiero che e' doveva essere tradito dagli uomeni, et, per paura, si partì da lLaiaticho ed entrò in Montetignioso (Montignoso, Comune di Gambassi Terme, ndr), et Gherardo et don Ghualterotto in Volterra. Furono achommiatati l'Ungheri (cioè vennero licenziati i mercenari), non trovando né Piero né Gherardo, feciono nel nostro chontado, lo mercoledì, 300 bestie grosse; levoronsi da cchampo del nostro contado lo mercholedì, et feciono la via per quello di San Miniato et furono assaltati da quelli de' Mangiadori et tolto loro molta preda, e lli decti Ungheri si tornorono per lo chontado di Firenze.
La nostra gente si tornò dal fosso sull'ora della xxx nostra chavalleria et pedoni et ogniuno, et tucti i chonfinati ritornarono in Pisa.
Quegli Ungheri, essendo a Firenze et per lo chontado, furono soldati per lo signiore di Melano e per questo fu dato loro lo passo e passarono per lo chontado di Lucca. Iddio gli strughi tutcti! […].

Banti Ottavio, Cronaca di Pisa di Ranieri Sardo, Fonti per la Storia d'Italia, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma, 1963, p. 155.

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