lunedì 10 giugno 2013

CASTELFALFI [MONTAIONE] - DIZIONARIO REPETTI


CASTELFALFI [Comune di Montaione]

«CASTEL FALFI (Castrum Faolfi) in Val d'Era. Castello con parrocchia plebana (S. Floriano) nella Comunità Giurisdizione e circa 3 miglia a ponente di Montajone, Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze. Risiede sulla cresta di un poggio quasi isolato dai fossi che lo fiancheggiano, e donde traggono origine i torrenti Roglio e Carfalo tributari dell'Era; mentre non molto lungi di là si apre il vallone dell'Evola.
Questo castello sino dal secolo VIII portava il nome longobardo del suo proprietario, (probabilmente degli antichi signori della Gherardesca); avvegnachè il fondatore della badia di Monteverdi in Maremma, nel 754, assegnò a quel luogo pio la sua parte della corte di Castel Faolfi. Nel 1139 (23 gennajo) un conte Ranieri cedè per cento lire a Adimaro Adimari vescovo di Volterra tuttociò che possedeva in questa stessa corte e castello, come in quelli di Vignale, di Legoli, di Ghizzano, di Laiatico, nelle ville di Celle, di S. Ottaviano e di S. Vittore. Per effetto del quale acquisto fu confermata da Arrigo VI, nel 1186, la metà del castello medesimo ai vescovi Volterrani, i quali avevano già donato alla badia di Carisio sul Roglio una parte dei possessi di Castel Falfi e di altri vicini casali. – Vedere BADIA DI CARISIO.
Castel Falfi conta anch'esso i suoi fasti nei piccoli fatti marziali che avvennero fra i Pisani e i Sanminiatesi durante i secoli XIII e XIV; poichè fino a Castel Falfi, o poco più oltre si estendeva la giurisdizione politica della Repubblica di Pisa, che dominò e tenne presidio nella rocca di Castel Falfi sino al 1370, quando i Fiorentini prestarono denari ai Sanminiatesi per riavere dai Pisani il castello e distretto di Castel Falfi, con rilasciare la rocca a titolo di pegno in custodia alla Repubblica fiorentina.
Nel 1554, di giugno, Castel Falfi fu combattuto e saccheggiato dalle genti di Piero Strozzi, mentre dal Senese per Val d'Elsa facevano scorrerie sul territorio Pisano. (AMMIR. Istor. Fior.)
La pieve di Castel Falfi nel secolo XIII aveva per suffraganee 13 cappelle, sotto i seguenti nomignoli: 1. chiesa d'Impignano; 2. di Paterno; 3. di S. Mostiola (data poi alla pieve di Fabbrica); 4. di Vignale; 5. di Monti; 6. di Camporena; 7. di Piaggia; 8. di Collelungo; 9. di Tonda; 10. di Suvera; 11. di Ceddri; 12. della SS. Annunziata; 13. di S. Maria Assunta; oltre l'ospedale di S. Croce di Tonda.
Attualmente la pieve di Castel Falfi ha sotto di sè quattro parrocchie; cioè: S. Bartolommeo a Vignale; S. Niccolò a Tonda; S. Pietro a Sughera; e S. Giorgio a Ceddri.
La popolazione di Castel Falfi conta 468 abitanti.»

[Estratto da E. Repetti Emanuele, Dizionario...Cit., Vol. I, Firenze, 1833, pp. 529-530]

«– Si aggiunga – Il patrimonio della pieve di Castel-Falfi fu riunito a quello del capitolo fiorentino con bolla del Pont. Innocenzo VIII (anno 1489) insieme con altre chiese lungi dalla diocesi di Firenze, come fu la pieve di S. Maria a Barbinaja, innanzi che le sue rendite venissero assegnate alla nuova mensa vescovile di San-Miniato.» [Appendice, 1845, p. 59]

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