domenica 1 settembre 2013

S. MINIATO NELLA NUOVA CRONICA DI GIOVANNI VILLANI 25/39


La prima parte delle Historie universali de' suoi tempi
di Giovan Villani Cittadino Fiorentino, Venezia, 1559

25 [anno 1325] LIBRO IX. CAPITOLO CCCII.
Come i Fiorentini ebbono Cappiano e 'l ponte, e poi Montefalcone.

«I Fiorentini essendo ad oste a Cappiano, a dì XIII di luglio s'arrenderono a loro le torri e 'l ponte da Cappiano, ch'era molto forte; e a dì XIX di luglio a' arrendè Cappiano, salve le persone, per tema di cave e di dificii. E a dì XXI di loglio li puose l'oste a Montefalcone, e a dì XXIX di luglio s'arrendè a patti, salve le persone. Essendo i Fiorentini in vittoria tutti gli amici mandarono soccorso: i Sanesi oltre a' CC. primi cavalieri, mandarono altri CC. cavalieri e DC. balestrieri, e C. cavalieri delle case cittadine di Siena, e C. soldati: Perugia tra due volte CCLX. Cavalieri; Bologna CC. Cavalieri; Camerino L. cavalieri; Agobbio L. cavalieri; Grosseto XXX. Cavalieri; Montepulciano XL. Cavalieri; il conte Assarriano da Chiusi XV cavalieri; Colle XL. Cavalieri; Sangimignano XL. Cavalieri; Samminiato XL. Cavalieri; Volterra XXX. Cavalieri; Faenza e Imola C. cavalieri tra II. Mandate; quegli da Logliano XV. cavalieri e gente a pie; i conti a Battifolle XX. cavalieri e D. pedoni; e gli usciti di Lucca erano più di C. cavalieri; e gli usciti di Pistoia da XXV.; sicché l'oste de' Fiorentini crebbe in più di III.m. cavalieri. Si ritrovarono a dì III d'agosto, che si puosono ad assedio ad Altopascio, il quale era molto forte dimora e torri, e fossi e steccati. Bene avvenne all'oste de' Fiorentini pestilenzia, che per lo dimoro ch'aveano fatto in su la Guisciana, molti n'ammalarono e molti ne morirono, pure de' più cari cittadini di Firenze e altri forestieri assai, onde l'oste affievolì molto. Stando l'oste ad Altopascio, Castruccio fece cercare e rinnovare il trattato e tradimento nell'oste de' Fiorentini co' due conestabili franceschi, ciò fu messer Miles d'Alzurro e messer Guglielmo di Noren d'Artese poveri cavalieri, il quale tradimento si scoperse essendo malato il detto messer Miles, e vegnendo a morte; e fu preso per messer Ramondo il detto messer Guglielmo, ma per tema degli altri Franceschi non fu giustiziato, ma datogli commiato: faccendo vista d'andare a Napoli al re, da Montepulciano per Maremma si tornò dalla parte di Castruccio, e poi fece molto di male a' Fiorentini. Ed essendo ancora l'oste ad Altopascio, Castruccio fece cavalcare da Pistoia dugento de' suoi cavalieri e pedoni in sul contado di Prato, e in su quello di Firenze infino a Lecole a dì X d'agosto, ardendo e guastando senza niuno contrasto, levando grande preda. E poi a dì XXIII di agosto fece fare un'altra cavalcata in su Carmignano di CL. cavalieri e M. pedoni, credendo prendere la terra e fare levare l'oste d' Altopascio; e già entrati nella villa, alquanti Fiorentini con quegli di Campi e di Gangalandi e' guelfi di Carmignano vi cavalcarono, e co' cavalieri bolognesi ch'erano in Firenze, e sconfissongli, e bene CDL. ne furono morti e presi assai, onde l'oste di Castruccio molto isbigottio.»

Croniche di Giovanni, Matteo e Filippo Villani secondo le migliori stampe e corredate di note filologiche e storiche, Vol. I, Trieste, 1857, pp. 286-287.

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