di Francesco Fiumalbi
Fino
al 1968, anno in cui fu costruito l'attuale ponte sull'Elsa,
spostarsi da Isola sulla sponda di Marcignana era un'impresa non
certo facile e banale come lo è oggi.
Negli
Statuti
del Comune di San Miniato, datati 1337, si fa riferimento ad un ponte
fra Isola e Marcignana, che all'epoca risultava distrutto e di cui
veniva deliberata la ricostruzione [F. Salvestrini (a cura di),
Statuti
del Comune di San Miniato al Tedesco (1337),
Edizioni ETS, Pisa, 1994, Libro IV, rubr. 80 <83>, p. 372]. La
realizzazione di un nuovo ponte, a quello che ci è dato di sapere,
non avvenne mai. Di lì a breve giunse la peste (1348) e ancora pochi
anni dopo San Miniato cadde definitivamente nelle mani di Firenze
(1370). Per questo San Miniato non poté mai investire in una nuova
infrastruttura, considerando anche che la maggior parte dei traffici
transitava ormai lungo la strata
pisana
ovvero l'attuale via Tosco-Romagnola Est, per cui l'investimento ad
Isola non era vantaggioso nemmeno economicamente.
Isola
rimase davvero quasi un'isola per oltre seicento anni. Solo un
traghetto, una barcarola, garantiva l'attraversamento del fiume Elsa,
con tutti gli inconvenienti del caso: si pensi alle difficoltà dei
natanti nei periodi di piena, ma anche al fatto che il traghettatore
chiedeva, giustamente, un compenso per il servizio offerto. Di questa
circostanza ci rimane anche una memoria topografica, infatti ad Isola
esiste ancora oggi una strada chiamata “via della Nave”. E lo
stesso si è verificato anche sulla sponda empolese, con la “via
Nave di Marcignana”.
Dopo
secoli e vari progetti, nel 1950 un comitato cittadino costruì una
passerella pedonale, alla quale il Comune di San Miniato contribuì
con 200.000 lire [ASCSM
F200S010UF20, Prot. Delib. Consiglio Comunale, 27 febbraio 1951, n.
25] e che poi entrò a
far parte del demanio comunale nel 1955 [ASCSM
F200S026UF039, Prot. Delib. Consiglio Comunale, 7 giugno 1955, n.
204]. La costruzione di
questa opera sarà approfondita in un apposito post.
La
passerella era una modesta struttura metallica che garantiva il
transito dei soli pedoni. Tuttavia il trasporto delle persone
costituiva anche la maggiore risorsa economica del traghettatore, il
Sig. Eugenio Scarselli, che si trovò a dover cessare il servizio
perché il trasporto dei soli veicoli non era sufficientemente
remunerativo. Quindi chi da Isola o da Marcignana doveva recarsi con
un carro sulla sponda opposta, distante solo alcuni metri, doveva
passare addirittura da Ponte a Elsa, allungando il percorso di
diversi chilometri. Non mancarono le proteste per la cessazione di
questo servizio e il Consiglio Comunale di San Miniato, in tutta
fretta, si apprestò a deliberare l'elargizione di un sussidio a
favore del traghettatore, affinché ripristinasse l'attraversamento
in barca. Tuttavia il traghetto non durò ancora per molto, cessando
probabilmente poco dopo, quando venne meno il sussidio che comunque
era di modesta entità. Nel 1966, come molti ricordano, si verificò
la tragica alluvione e la passerella fu spazzata via. Solo due anni
più tardi, nel 1968, fu costruito il nuovo ponte automobilistico.
Nel frattempo, chi voleva andare sulla sponda opposta doveva passare
da Ponte a Elsa, dato che il servizio traghetto, ormai, non veniva
più effettuato da alcuni anni.
Di
seguito è proposta la trascrizione della Delibera del Consiglio
Comunale di San Miniato.
Archivio
Storico del Comune di San Miniato
Archivio
Postunitario, F200S010UF020, Deliberazioni del Consiglio Comunale
Delibera
n. 145 del 27 novembre 1950 ad oggetto: Traghetto Veicoli ad Isola.
Premesso
che con il 15 corrente il traghettatore sul fiume Elsa in frazione
Isola ha cessato il servizio dato che sotto tale data è stata messa
in efficienza a cura di un comitato locale, la passerella pedonale;
Considerando
che il Comune per la costruzione di tale opera ha stanziato nel
Bilancio 1950 il contributo di £ 200.000,= ancora da erogarsi;
Visto
che in seguito alla cessazione del traghetto veicolare la popolazione
interessata ha inoltrato numerose lamentele;
Udite
le raccomandazioni dell'Avv. Gazzini con le quali si conferma la
giustezza delle richieste degli abitanti della zona i quali,
improvvisamente, si sono visti privare di un così vitale servizio
che era in atto da oltre cinquanta anni;
Considerando,
peraltro, che il traghettatore non può evidentemente e giustamente,
continuare a gestire tale servizio al quale è venuto a mancare il
maggiore introito e cioè quello derivante dal passaggio pedonale;
Ritenuta
la opportunità di mantenere in efficienza tale traghetto che è
particolarmente indispensabile per un largo strato di quella
popolazione (in specie coloni e carrettieri) e che collega due zone
intimamente vicina dal punto di vista sociale-economico (zona di
Isola e zona dell'Empolese);
Su
proposta del Presidente ed a voti unanimi, resi nei modi di Legge:
DELIBERA
di
approvare il ripristino del servizio traghetto veicoli a Isola
dandone mandato alla Giunta municipale di stipulare, d'accordo col
Comune di Empoli, apposita convenzione con il più volte citato
traghettatore Scarselli Eugenio.
La
spesa che verrà deliberata per la corrisposta del contributo al
traghettatore sarà stanziata in apposito articolo del Bilancio 1951,
dato che il servizio in parola non potrà essere riattivato che con i
primi del prossimo anno.
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