venerdì 6 dicembre 2013

ADDSM - 780, 30 APRILE - ABBAZIA DI SAN SAVINO (CASCINA)


ARCHIVIO DOCUMENTARIO DIGITALE DI SAN MINIATO [ADDSM]
780, 30 aprile, Donazione alla costituenda abbazia di San Savino (Cascina)

COMMENTO [F. Fiumalbi]: Il documento viene indicato dal Mittarelli come una copia del XII secolo, e probabilmente è lecito dubitarne l'attendibilità. Tuttavia, se effettivamente aderente all'originale, presenta interessanti notizie. In particolare vengono attestate alcune località del territorio sanminiatese, e più in generale del Medio Valdarno Inferiore. Tralasciando il contesto in cui matura la fondazione e quindi la donazione all'Abbazia di San Savino, che si trova nel Comune di Cascina, fra i beni che i tre fratelli Gumperto, Diliberto e Gumprando dichiarano di privarsi, troviamo una “corte” nei pressi di San Genesio, una “corte” nei pressi di Canneto, quest'ultima località indicata ei pressi di San Genesio e qui per la prima volta attestata. Inoltre vengono documentati: una “corte” a Pontorme (Empoli), quattro “mansi” a Petroio (Cerreto Guidi), quattro “mansi” a Petriolo (Empoli), la chiesa di San Zio con una “corte” a Cerreto (Cerreto Guidi, interpretazione incerta) e la chiesa di San Michele in località In Poro che nello spoglio viene ipotizzato essere Empoli. Quest'ultima interpretazione potrebbe essere verosimile dal momento che effettivamente esiste una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo situata in Empoli Vecchio. Infine viene citata anche la chiesa di Sant'Anastasio in località Greti, che il Repetti sostiene essere stata nel territorio di Cerreto Guidi, anche se forse il riferimento è ad un altra zona nell'area pisana.
Per “corte”, o curtis, si intende una forma di insediamento di tipo agricolo in uso per tutto il medioevo. La corte poteva essere suddivisa in Pars dominica, gestita direttamente dal proprietario, e in Pars massaricia, cioè gestita dai massari. I terreni afferenti alla Pars massaricia spesso sono indicati come “mansi”. Approfondisci la "corte" su Wikipedia

Villa Bardi e chiesa di S. Giorgio a Canneto
Foto di Francesco Fiumalbi

SPOGLIO «L'Anno VI longobardico del Regno di Carlo 30 Aprile dell'Indizione III che corrisponde all'anno 780. – Gumberto Abate, Diliberto e Gumprando chierici religiosi fratelli figli del fu Aricauso, i quali avevano abbandonato la vita religiosa, fondano il monastero e la chiesa di S. Savino in luogo detto Cerasiolo territorio Pisano e donavano allo stesso Monastero tutti i loro beni cioè una casa con corte di loro abitazione in detto luogo Cerasiolo con tutti i beni ancora di là d'Arno, una casa da Dannuaiolo, altra casa da Poro, altra da Poto, altra da Andrea, ed altre tre case rette dai qui descritti; e nel luogo Sambra una casa con tutti i dominicati retti da Lupertulo; nel luogo e ne' confini di Cintoja tutti i beni domnicati e massarici. La metà di una casa in terra Valda ed altre case; una casa in Aneruniano; la chiesa di S. Maria e S. Pietro della fanciulla, e la cappella di S. Eufrasia con tutti i di loro beni dentro e fuori di Pisa; la corte di S. Torpè nella Sambra; la corte e la chiesa di S. Michele di Calci; la chiesa di S. Maria in pingola; quella di S. Quirico in Coltano; quella di S. Giusto in Patrinione, quella di S. Martino a Vulniano; quella di S. Pancrazio in Massa; quella di S. Maria in Strada, quella di S. Giusto a Campora; quella di S. Gregorio presso a Monte Magno; quella di S. Anastasio in Creti presso la Pieve; la chiesa di S. Michele in Pore (Impore cioè Empoli); la corte e la chiesa di S. Quirico in Musignano, la chiesa di S. Sanzio colla corte detta Cerreto; una corte a Pontorme; una a Petroio; a Petriolo; a Canneto presso S. Genesio; una corte presso S. Genesio; a Paterno; a Porcari; a Guinzolo; al Monastero; in Matrognano; la chiesa di S. Donato a Montalto; una corte in Tojano; a casa nuova; in Padule; la chiesa de' SS. Gio. e Paolo colle Saline in Vada; una corte in Tripallo; in Cazano; la chiesa di S. Michele in luogo detto Montenoculi; la corte in Montevago; la chiesa di S. Maria a Colle Grimperti; una Corte in Corsica; in Calisano; in Morengiano... [...]». VAI AL REGESTO COMPLETO

Il documento originale è andato perduto, tuttavia ne rimane una copia del XII secolo, conservata presso l'Archivio di Stato di Firenze, Diplimatico, Camaldoli, 780, 30 aprile.
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Altre copie presso:
Archivio di Stato di Pisa, Diplomatico Generale, n. 4 e n. 5.
Archivio di Stato di Pisa, Diplomatico di Santo Stefano, [B] e [C]


TRASCRIZONE del testo contenuto in:
L. Schiapparelli e F. Baldasseroni, Regesto di Camaldoli, Regesta Chartarum Italiae, Volume I, Roma, 1907, doc. I, pp. 3-4.

Cerasiolo (Pisa), 30 Aprile 780.
Regnante Karolo rege a. regni in gente Langobardorum VI, die ante kal. maia, ind. III. Gumbertus abb., Ildibertus et Gumprando religiosi viri gg. ff. Boni Auricausi eccl. S. Savini sitam in loco Cerasiolo, territorio Pisano, habitando monasterio, fundant, et per hanc cartulam offerunt et tradunt dicto mon. casam q. est curtis habitationis sue atque casas q. singule reg. per Domnuculo, per Poto, per Andrea, per Ermulo, per Florentiolo, per Domnellulo, et in loco Sambra casam q. reg. per Lupertulo cum domnicatis, et in loco et finibus Cintoria domnicatum et casas massaritias, et medietatem de curte supradicti abb. in terra Valda cum medietate de rebus domnicatis ad ipsam curtem pertinentibus, et casas massaritias quattuor in terra Valda q. singule reg. per Eepertulo, per Pertulo, per Gualprandulo cl., per Roppulo, et casam in Haneruniano q. reg. per Perticasulo, eccl. S. Marie et S. Petri Puellarum, et S. Eufraxie cappellani cum curte et pertinentiis infra civitatem Pisanam et extra. Concedunt insuper, una cum omnibus pertinentiis, curtem S. Torpix in Sambra, curtem et eccl. S. Michaelis de Calci, ecclesias S. Marie in Puzale, S. Quirici in Cultano, S. Iusti in Patrinione, S. Martini ad Vulniano, S. Panchratii in Massa, S. Marie in Strada, S. Insti ad Campora, S. Gregorii prope Monte Magno, S. Anastasii in Greti prope plebem, curtem et eccl. S. Michaelis in Pore, curtem et eccl. S. Quirici in Musignano, eccl. S. Sentii cum curte in loco Cerreto, curtem ad Pontorme, ad Petroio quattuor masie, ad Petroiolo quattuor mascie, curtem ad Cannito prope S. Genesio, curtem ad S. Genesium, ad Paterno quattuor masie, curtes ad Porcari, ad Guinzulo, ad Monasterio, in Matrognano, eccl. S. Donati ad Monte Alto, curtes in Toiano, ad Casa Nova, in Palude, eccl. Ss. loliannis et Pauli cum pertinentiis et salinis in Vada, curtem in Tripallo, curtem in Cazano, eccl. S. Michaelis in loco. Monte Noculi, curtem in loco. Monte Vaso, eccl. S. Marie in loco. Colle Grimperti, curtes in Corsica, Calisano, Morenzano, Tatalia, Simbria, Crispiniano, Germanise, Morenzano. Suprascriptus abb. pariter cuna gg. suis confirmat, ut post transitum suura «in ipso monasterium cum omnia res quiequid ad ipsum mon. pertinet, remaneat in potestate de ipsis monachis q. in ipso mon. obedientia repromissa s. regulam observantes ibi permanserint, de ipsa congregatione sibi abb. eligere et confirmare unianimem qualem voluerint potestatem habeant, qui similiter secundum Deum et s. regulam S. Benedicti eorum fiat abbatem. Et sic per omnibus temporibus in ipso mon. debeant permanere. Et si de ipsa electione inter eos intentio exorta fuerit,
tunc debeant petere et adducere sibi ad consilium abb. mon. Domini et S. Salvatoris de Pontiano et abb. de mon. S. Petri de Monte Viride». Et pro legis Falcidia volunt ut habeant Adruagus abb. Et Alperga gg. sui casam massaritiam in Corsica in villa Germana q. reg. per luventinulo. Pena: duplum. Aet. in Cerasiolo in curte ipsius mon. Gumbertus abb. ss. S. m. Ildiberti ci. S. m. Gumbrandi cl. Bellirifusus presb. t. S. m. Rachifredi f. qd. Ermifredi t. S. m. Ausperti f. qd. Teuperti t. S. m. Teoperti f. Petuli t. S. m. Pranduli ci, f. qd. Ermifredi t. S. m. Cunifredi ci. f. qd. Fridiperti t. Martio not.

ALTRE EDIZIONI
G. B. Mittarelli, Annales Camaldulensis Ordinis S. Benedicti, Volume I, Venezia, 1755, Appendice, n. II, pp. VI-X.
F. Brunetti, Codice Diplomatico Toscano, Tomo I, parte II, n. XIII, Firenze, 1833, pp. 238-241.
M. D'Alessandro Nannipieri, Carte dell'Archivio di Stato di Pisa, Vol. I, Thesaurus Ecclesiarum Italiae, VII, 9, Roma, n. 1, pp. 3-7.

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