a
cura di Francesco Fiumalbi
Quando
avvertiamo un terremoto, anche quello di intensità più modesta, la
nostra mente corre immediatamente alle immagini di morte e di
distruzione che troppe volte, negli ultimi decenni, abbiamo
osservato, impotenti, davanti allo schermo della tv.
In
realtà impotenti non siamo. E non mi riferisco solamente alla
preziosa e nobile corsa dei soccorsi. Questa viene messa in moto per
tamponare l'emergenza, per estrarre eventuali persone rimaste sotto
le macerie, per prestare le cure ai feriti, per cercare di portare
sollievo e cura ai superstiti, e per dare una degna sepoltura a chi,
purtroppo, è rimasto ucciso. Invece tutto questo potrebbe essere
evitato. Perché se da una parte un terremoto non può essere
previsto, né rispetto all'epicentro, né rispetto all'intensità,
possiamo prevedere e, talvolta, prevenire gli effetti dello stesso.
Infatti, non è il terremoto, lo scuotimento degli strati profondi e
superficiali della crosta terrestre a mietere vittime. Sono gli
edifici che, costruiti senza criteri antisismici, a crollare e a
seppellire quanti sono alloggiati al loro interno. Le vittime del
terremoto, in realtà, sono vittime provocate dall'uomo,
dall'incuria, dalla negligenza, dalla mancanza di una responsabile
cultura del costruire.
Ciò
premesso, il piccolo sciame sismico, circoscritto ai giorni 9 e 10
agosto 2014, sta a ricordarci che tutta l'Italia, salvo pochissime
aree, è da considerarsi un territorio soggetto a terremoti. Anche
vicino a noi, anche se a memoria d'uomo non si è verificato un sisma
particolarmente violento. In realtà, nei secoli passati, non sono
mancate scosse più o meno intense, ma di questo ne abbiamo già
parlato nel post I TERREMOTI DI SAN MINIATO E DEI SANMINIATESI.
Certaldo, Palazzo Pretorio
Foto di Francesco Fiumalbi
Di seguito tutti i dati completi. Fonte: ISIDE – Italian Sismological Instrumental and Parametric Data-Base – curato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
EPICENTRO.
I
fenomeni sismici si sono verificati nel Comune di Certaldo (FI), ed
in particolare nell'area ove sussiste il centro capoluogo. Le scosse
si sono concentrate, da un punto di vista planimetrico, lungo l'asse
ideale costituito dalla Strada Provinciale n. 79 Fiorentina e via del
Sasso. Particolare concentrazione è stata registrata nella parte
compresa fra la Ferrovia e il Fiume Elsa, e la zona di Badia a Elmi.
L'epicentro della scossa più intensa è stato individuato lungo la
Ferrovia Empoli-Siena, in prossimità della rotonda di via Mario
Fabiani. Nessuna scossa ha avuto come epicentro Certaldo “Alto”.
INTENSITA'.
Nei due giorni di sabato
9 e domenica 10 agosto si sono verificati ben 43
terremoti con epicentro
nel Comune di Certaldo:
– n.
7 di grado compreso fra 0 e I della scala Richter (avvertiti solo
dagli strumenti);
– n.
28 di grado compreso fra I e II della scala Richter (avvertiti dagli
strumenti e da chi si trovava nei pressi dell'epicentro);
– n.
7 di grado compreso fra II e III della scala Richter (avvertiti dalla
popolazione nei pressi dell'epicentro);
– n.
1 di grado 3,4 della scala Richter
(avvertito dalla popolazione anche a distanza di diversi km, come a
San Miniato, a Fucecchio e a Empoli e comuni limitrofi)
ORARIO. Da un
punto di vista temporale, il maggior numero di scosse si è
verificato fra le ore 12.00 e le ore 20.00 del 9 agosto 2014, con ben
21 fenomeni sismici, fra cui quello di maggiore intensità. E poi fra
le 22.00 del 9 agosto e le 03.00 del 10 agosto con ben 13 scosse.
PROFONDITA'. La
gran parte dei terremoti (nel numero di 35) sono avvenuti con una
profondità compresa fra i 7 e gli 11 km sotto la superficie
terrestre. Per questo motivo alcune di queste, pur non essendo di
particolare intensità sono state avvertite chiaramente dalla
popolazione che si trovava nei pressi degli epicentri.
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