giovedì 4 settembre 2014

05/06 SAN MINIATO NELLA CRONICA DI PAOLINO PIERI


05/06 [1259] I Sanminiatesi contribuiscono a Monteaperti


MCCLIX
«Nel mille dugento cinquantanove a Calen di Gennajo fu fatto Podestà Messer Jacopino Rangoni di Modena. A tempo di costui nel sessanta più di mille dugento li Fiorentini andaro ad oste ad Siena del mese di Maggio, & portaronvi il Carroccio, & la Campana, & guastarono molte biade, & fecero a' Sanesi gran danno infino al poggio ad Juco, & infino a Santa Petronella. Et presero Mezzano, & Casoli. Et sconfissero allora una Masnada Tedesca, che uscì di Siena per assalire il campo loro, & preserne assai; & fatto questo tornarono in Firenze sani & salvi. Et poi in quell'anno medesimo del mese d'Agosto tornaro ancora ad oste nel Contado di Siena, & andavano allora per fornire Mont'Alcino, con molto grande amistà di Toscana, che in quell'oste era Firenze, & Lucca, & Orbivieto per comune tutt'e tre queste; & aveavi Cavalieri, & pedoni di Pistoja, & di Prato, & d'Anrezzo, & di Volterra, & ancora di Colle, di San Gimignano, & di Poggibonizzi, & di Maremma v'era il Conte Aldobrandino da Pitigliano, & i San Miniatesi erano rimasi a guardare Firenze. Sicché tutte queste genti insieme abboccandosi co' Sanesi in Val d'Arbia in un luogo chiamato Monte Aperti […]»

A. F. Adami, Cronica di Paolino Pieri fiorentino delle cose d'Italia dall'anno 1080 fino all'anno 1305, Roma, 1755, pp. 29-30.

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