mercoledì 24 dicembre 2014

G. PIOMBANTI – GUIDA DI SAN MINIATO – PALAZZO DEI VICARI IMPERIALI, OGGI SOTTOPREFETTURA



Estratto da G. Piombanti, Guida della Città di San Miniato al Tedesco. Con notizie storiche antiche e moderne, Tipografia M. Ristori, San Miniato, 1894, pp. 77-78.

[077] PALAZZO DEI VICARI IMPERIALI, OGGI SOTTOPREFETTURA

In questo palazzo, eretto probabilmente nel secolo XIII, sono stati alcuni imperatori di Germania, come narrammo; poi vi ebbero residenza i loro vicari, quelli della fiorentina repubblica, e dei granduchi di Toscana. Era alquanto più basso e merlato, aveva comunicazione, sopra l'arco, col palazzo dov'è ora la pretura, e coll'altro, presentemente del vescovo, da cui lo divideva una porta, che dava ingresso al forte. Sotto erano le prigioni, e vi stettero fino all'apertura delle nuove a S. Martino. Da questo palazzo, la notte del 20 febbraio 1396, Benedetto Mangiadori gettò l'ucciso vicario fiorentino Davanzati nella sottostante via, e tentò invano di sollevare il popolo contro Firenze. Nel 1533 vi si fermò il pontefice Clemente VII, e ai 17 settembre nella sua cappella disse la Messa, come narra un'iscrizione latina lì prossima, scolpita in pietra. Mons. Conrtigiani concedeva nel 1694 vi fosse aperta a pian terreno una cappella, perché i carcerati, nei giorni [078] d'obbligo, potessero ascoltar la Messa. Questa dunque, tuttora esistente, ma ad altro uso destinata, non sembra esser quella ove celebrò Clemente VII, quantunque alcuni lo credano. Sopra le sue facciate, nell'ampio cortile, che prima vi era, e nella sala d'udienza, avevano fatto porre i vicari i loro stemmi, in marmo o in pietra, i quali vandalicamente, quasi tutti vennero atterrati e rotti al tempo della invasione francese. Nel corso di sei secoli ha subito naturalmente varie modificazioni. Nel 1849, con quello della pretura, venne un poco alzato; rifecero la sua facciata, come ora si vede, e divenne sede della sottoprefettura, della delegazione e della banca mutua popolare.

Il "Miravalle", già Palazzo dei Vicari Fiorentini e Sottoprefettura
Foto di Francesco Fiumalbi

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