martedì 8 dicembre 2015

S. MINIATO NELL'HISTORIA FIORENTINA DEL BUONINSEGNI 37/48


37 (1390) Trattato di ribellione in San Miniato

«Del mese di Gennaio [1390, n.d.r.] fu rivelato à detti 10 [si tratta dei “Dieci di Balìa”, che governavano a Firenze, n.d.r.] uno trattato, il quale si teneva per certi cittadini di S. Miniato del Tedesco, ò vero Fiorentini, con M. Giovanni d'Azzo degli Ubaldini, che all'hora era à Siena per capitano delle genti del conte di virtù [ovvero Gian Galeazzo Visconti, n.d.r.], di dargli la rocca, e terra di S. Miniato detto, per dimestichezza che tenevano col castellano, col quale dovevano al tempo dato cenare, & ucciderlo, & fare cenno à Siena à detto M. Giovanni & richiesono i detti traditori à ciò fare altri cittadini di Santo Miniato, i quali lo vennono à rivelare à Firenze a' 10 & i traditori si fuggirono, di poi ne fu preso uno de' principali trattatori, detto Stolfo cimatore, e fu menato à Firenze, e strascinato insino a' frati del castagno, & fu impiccato in su uno poggio, perché fosse veduto da chi venisse da S. Miniato, & ivi à due anni ne fu preso un'altro detto Batista orafo, & fu attanagliato per Firenze, & impiccato, per questa cagione, & per altri trattati tenuti pe' Pisani di torre altre nostre terre, & per havere poco innanzi cavalcato, & rubato i Montepulcianesi contro à ogni patto fatto, & havere fatto il simile in Maremma al conte Bartolo degli Orfani aderente de' Fiorentini [...]».


Piero [Domenico] Buoninsegni, Historia Fiorentina, appresso Giorgio Marescotti, Firenze, 1581, Libro Quarto, pp. 693-694.


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