domenica 31 gennaio 2016

ADDSM – 21 NOVEMBRE 1940 – LA CATTEDRALE DI SAN MINIATO DICHIARATA MONUMENTO NAZIONALE


ARCHIVIO DOCUMENTARIO DIGITALE DI SAN MINIATO [ADDSM]

1940, 21 novembre – La Cattedrale dichiarata Monumento Nazionale

COMMENTO [a cura di Francesco Fiumalbi]
In questa pagina è proposto il testo del Regio Decreto n. 1746 del 21 novembre 1940, attraverso il quale il Re Vittorio Emanuele III dichiarò "Monumenti Nazionali" le cattedrali italiane, fra cui quella di San Miniato.

Il contesto storico italiano. Siamo in un periodo molto particolare: l'Italia, guidata da Benito Mussolini, aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna il 10 giugno 1940. La cosiddetta "campagna di Grecia" era cominciata da neanche un mese (28 ottobre) e i fatti della "Notte di Taranto" erano avvenuti appena dieci giorni prima (11 novembre). Nonostante ciò, il clima nazionale che si continuava a respirare, coltivava ancora l'illusione di una facile e rapida vittoria militare grazie anche alla supremazia dell'alleato tedesco. Tuttavia le motivazioni che portarono alla firma del decreto non devono essere ricercate nella guerra, bensì all'interno del dibattito culturale italiano.

Il contesto normativo italiano. Gli ultimi anni '30 del '900 rappresentano una stagione particolarmente importante per il riconoscimento e la tutela dei cosiddetti Beni Culturali. Infatti, l'impianto normativo costituito in quegli anni, con la Legge 1089/39 e la 1497/39 (le cosiddette “Leggi Bottai”), è rimasto sostanzialmente invariato fino all'avvento del D.Lgs. 490/99 “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia beni culturali e ambientali", col quale furono abrogate in quanto recepite dalla nuova norma. Tuttavia le innovazioni arrivarono solamente col D.Lgs. 42/2004 "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio". Per dare un'idea, ancora oggi, nella modulistica per le pratiche edilizie di molti comuni, come riferimento alle norme in materia di beni culturali o del paesaggio, compare ancora, magari fra parentesi, la notazione ex-L.1089/39 o ex-L.1497/38.
Il Regio Decreto n. 1746 del 21 novembre 1940, proposto in questa pagina, deve essere letto in quest'ottica, in un contesto di rinnovata attenzione per il patrimonio storico-artistico italiano. Con tale provvedimento il Re Vittorio Emanuele III riconobbe la qualifica di “monumento nazionale” a tutte le chiese cattedrali italiane, comprese quelle di Pola e Zara, i cui territori all'epoca facevano parte dello Regno d'Italia. Nell'elenco fu compresa anche la Cattedrale dei SS. Maria Assunta e Genesio Martire di San Miniato.

Il precedente impianto normativo. In realtà la Cattedrale sanminiatese faceva già parte dell'Elenco degli Edifizi Monumentali in Italia “meritevoli di essere tutelati” pubblicato dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1902. In quello stesso anno, infatti, era stata emanata la Legge 12 giugno 1902 n. 185 (la prima vera legge dedicata ai "beni culturali", la cosiddetta “Legge Nasi” per la conservazione dei monumenti e degli oggetti d’antichità e d’arte, con cui venne istituito il Catalogo Unico dei monumenti e delle opere di interesse storico, artistico e archeologico). Tale provvedimento fu poi dettagliato dal Regio Decreto del 17 luglio 1904 n. 431 Regolamento per la esecuzione della legge sulla conservazione dei monumenti e degli oggetti d’antichità e d’arte e di quella sulla esportazione all’estero degli oggetti antichi di scavo e degli altri oggetti archeologici od artistici. Una sostanziale modifica alla legge 185/1902 fu approntata con la Legge 20 giugno 1909 n. 364 (legge Rosadi-Rava). Proprio a quest'ultimo testo normativo si riferiranno i “decreti di vincolo” emanati fra il giugno e il luglio del 1913 e riguardanti gli edifici sanminiatesi contenuti nell'elenco pubblicato nel 1902.

Il valore del "Monumento Nazionale". Tornando al Regio Decreto n. 1746 del 21 novembre 1940, possiamo intravedere un duplice obiettivo: sottolineare la massima tutela ai principali edifici religiosi italiani (già tutelati da appositi decreti puntuali) e riconoscere alla Chiesa il ruolo di portatrice di valori fondamentali e fondanti della cultura e della società italiana, in virtù dello straordinario patrimonio storico, architettonico e artistico. Infatti, con tale provvedimento legislativo, le cattedrali non furono solamente le “chiese principali” per la Chiesa Cattolica, ma ciascuna di esse acquistò il rango di “Monumento della Nazione” per l'allora Regno d'Italia, oltrepassando l'insito valore spirituale o cultuale. Non dobbiamo nemmeno dimenticare la stipula dei cosiddetti "Patti Lateranensi" del 1929, quindi il Regio Decreto si inseriva in un clima  di rapporti Stato-Chiesa relativamente disteso.
La portata del valore culturale al livello “nazionale”, piuttosto che regionale o locale, marcava la differenza sostanziale fra un Edifizio Monumentale e un Monumento Nazionale, che attraverso appositi decreti veniva manifestata.

Gli altri Monumenti Nazionali di San Miniato. Per rimanere a San Miniato, gli altri “Monumenti Nazionali” (tali per legge o regio decreto) sono la Torre o “Rocca” di Federico II (dichiarata tale nel 1888) e la Pieve di San Giovanni Battista a Corazzano (decreto del 1899).




La Cattedrale dei SS. Maria Assunta e Genesio Martire di San Miniato

Foto di Francesco Fiumalbi



Di seguito è proposto il testo del Regio Decreto del 21 novembre 1940, n. 1746.



RIFERIMENTI E AVVERTENZE:
Il testo del Regio Decreto è tratto dalla banca dati "Normattiva" e non ha carattere di ufficialità.
L'unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana a mezzo stampa, che prevale in casi di discordanza. Per consultare la pagina del sito http://www.normattiva.it da cui è tratto il Regio Decreto cliccare su questo collegamento.

REGIO DECRETO 21 novembre 1940, n. 1746


Dichiarazione di monumento nazionale di Chiese cattedrali. (040U1746) (GU n.2 del 3-1-1941 )

VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO
E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA E DI ALBANIA IMPERATORE D'ETIOPIA

Considerata l'opportunità di elevare alla, dignità di monumenti nazionali le Chiese cattedrali di alcune città d'Italia, particolarmente importanti per il loro pregio storico od artistico;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l'educazione nazionale;


Abbiamo decretato e decretiamo:

Sono dichiarate monumenti nazionali le Chiese cattedrali delle città indicate nell'elenco annesso al presente decreto e firmato d'ordine Nostro dal Ministro proponente.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addi' 21 novembre 1940-XIX

VITTORIO EMANUELE
BOTTAI
Visto, il Guardasigilli: GRANDI
Registrato alla Corte dei conti, addi' 30 dicembre 1940-XIX
Atti del Governo, registro 428, foglio 103. - MANCINI

(allegato)

Elenco delle città le cui Chiese cattedrali vengono dichiarate monumenti nazionali 

Acerenza (Potenza), Acireale (Catania), Acquapendente (Viterbo), Acquaviva delle Fonti (Bari), Acqui (Alessandria), Adria (Rovigo), Agrigento, Alatri (Frosinone), Alba (Cuneo), Albenga (Savona), Ales (Cagliari), Alessandria, Alghero (Sassari), Altamura (Bari), Amalfi (Salerno), Anagni (Frosinone), Ancona, Andria (Bari), Aosta, L'Aquila, Aquino (Frosinone), Arezzo, Ariano Irpino (Avellino), Ascoli Piceno, Ascoli Satriano (Foggia), Assisi (Perugia), Asti, Atri (Teramo), Aversa (Napoli);

Bagnoregio (Viterbo), Bari, Barletta (Bari), Belluno, Benevento, Bergamo, Bertinoro (Forli'), Biella (Vercelli), Bisceglie (Bari), Bitonto (Bari), Bobbio (Piacenza), Bologna, Bovino (Foggia), Brescia, Bressanone (Bolzano);

Cagli (Pesaro Urbino), Cagliari, Caltagirone (Catania), Caltanissetta, Calvi (Benevento), Camerino (Macerata), Canosa di Puglia (Bari), Capodistria (Pola), Capua (Napoli), Carrara, Casale Monferrato (Alessandria), Caserta (Napoli), Catania, Cefalu' (Palermo), Cesena (Forli'), Chiavari (Genova), Chieti, Chioggia (Venezia), Chiusi (Siena), Cingoli (Macerata), Civitacastellana (Viterbo), Colle di Val d'Elsa (Siena), Comacchio (Ferrara), Como, Concordia (Venezia), Conversano (Bari), Corfinio (Aquila), Cortona (Arezzo), Cosenza, Crema (Cremona), Cremona, Cuneo;

Fabriano (Ancona), Faenza (Ravenna), Fano (Pesaro), Ferentino (Frosinone), Fermo (Ascoli Piceno), Ferrara, Fidenza (Parma), Fiesole (Firenze), Firenze, Foggia, Foligno (Perugia), Forli', Fossano (Cuneo), Fossombrone (Pesaro Urbino);

Gaeta (Littoria), Gallipoli (Lecce), Genova, Gerace (Reggio Calabria); Giovinazzo (Bari), Gravina (Bari), Grosseto;

Iesi (Ancona), Iglesias (Cagliari), Imola (Bologna), Ivrea (Aosta);

Lanciano (Chieti), Larino (Campobasso), Lecce, Lipari (Messina), Livorno, Lodi (Milano), Lucca, Lacera (Foggia), Luni (La Spezia);

Macerata, Mantova, Massa (Massa Carrara), Massa Marittima (Grosseto), Matelica (Macerata), Matera, Mazara del Vallo (Trapani), Messina, Milano, Modena, Mola (Bari), Molfetta (Bari), Mondovi' (Cuneo), Monopoli (Bari), Montalto Marche (Ascoli Piceno), Montalcino (Siena), Montecassino (Frosinone), Montefeltro (Pesaro), Montefiascone (Viterbo), Monteoliveto Maggiore (Siena), Montepulciano (Siena);

Napoli, Nardo' (Lecce), Narni (Terni), Nepi (Viterbo), Nicosia (Enna), Nonantola (Modena), Noto (Siracusa), Novara;

Oristano (Cagliari), Ortona (Aquila), Orvieto (Terni), Osimo (Ancona), Ostuni (Brindisi), Otranto (Lecce);

Padova, Palermo, Parenzo (Pola), Parma, Patti (Messina), Pavia, Penne (Pescara), Pergola (Pesaro), Perugia, Pesaro, Pescia (Pistoia), Piacenza, Piazza Armerina (Enna), Pienza (Siena), Pinerolo (Torino), Pisa, Pistoia, Pitigliano (Grosseto), Pola, Pontremoli (Massa), Pozzuoli (Napoli), Prato (Firenze), Priverno (Littoria);

Ravello (Salerno), Ravenna, Recanati (Macerata), Reggio Emilia, Rieti, Rimini (Forli'), Ripatransone (Ascoli Piceno), Rovigo, Ruvo di Puglia (Bari);

Salerno, Saluzzo (Cuneo), S. Martino al Cimino (Viterbo), San Miniato (Pisa), S. Sepolcro (Arezzo), Sanseverino (Macerata), Santa Lucia del Mela (Messina), S. Agata dei Goti (Benevento), S. Angelo in Vado (Pesaro Urbino), Sarsina (Forti), Sarzana (La Spezia), Savona, Sassari, Segni (Roma), Senigallia (Ancona), Sessa Aurunca (Napoli), Sezze (Littoria), Siena, Siracusa, Sorrento (Napoli), Sovana (Grosseto), Spoleto (Perugia), Sulmona (Aquila), Susa (Torino), Sutri (Viterbo);

Taranto, Tarquinia (Viterbo), Teramo, Termoli (Campobasso), Terracina (Littoria); Tivoli (Roma), Todi (Perugia), Tolentino (Macerata), Torino, Tortona (Alessandria), Trani (Bari), Trapani, Tre Fontane (Roma), Treia (Macerata), Trento, Treviso, Trieste, Troja (Foggia), Tuscania (Viterbo);

Udine, Urbania (Pesaro Urbino), Urbino;

Valva (Salerno), Vasto (Chieti), Venezia, Ventimiglia (Imperia), Vercelli, Veroli (Frosinone), Verona, Vicenza, Vigevano (Pavia), Viterbo, Vittorio Veneto (Treviso), Volterra (Pisa);

Zara.

Visto, d'ordine di Sua Maesta' il Re d'Italia e di Albania Imperatore d'Etiopia l
Ministro per l'educazione nazionale BOTTAI

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