domenica 9 aprile 2017

GF1843-4/20_LA SPARTIZIONE DELL'EREDITA' DI GIOCONDO CONTI DI S. MINIATO

GF1843-4/20_LA SPARTIZIONE DELL'EREDITA' DI GIOCONDO CONTI DI S. MINIATO


Questa pagina fa parte del regesto inerente le notizie sanminiatesi contenute nella Gazzetta di Firenze dell'anno 1843.

Estratto dal Giornale degli avvisi ed atti giudiciali, n. 16 del 25 febbraio 1843, p. 1:

I sigg. Can. Giuseppe, Raffaello, Luigi ed Enrico figli del fu sig. Giocondo Conti già possidente, e dom. in San Miniato fanno noto a tutti gli effetti di ragione: che cessato di vivere nel 5 di Aprile 1842 il loro dolcissimo padre, e di lor sempre cara memoria devennero fin dal 12 Maggio di detto anno ad un concordato di divise, e si assegnarono respettivamente i beni mobili, e immobili, e i tre Negozi, su cui fecero apporre le lor proprie ditte, intendendo e volendo tra loro dividere tutti gl'interessi, e in specie le commerciali speculazioni, senza che l'uno debba considerarsi l'altro. Le quali divise hanno confermate compiute estese, e convalidate per tutti e singoli beni e interessi con pubblico Contratto rogato dal R. Notaro Giuseppe del fù Vincenzo Pazzini il dì 17. Febbrajo 1843 debit. registrato in S. Miniato lo stesso giorno; dal quale tra le altre cose dichiarasi appartenere al sig. Raffaello Conti il Fondaco di Pannine, al sig. Luigi Conti il Negozio di Chincaglierie ed altro, e al sig. Enrico Conti il Negozio di Terraglie, Cristalli, e ferri lavorati ec. e a ciascuno in proprio nome, amministrazione e interesse.


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