lunedì 12 novembre 2012

SAN MINIATO NE "LE CRONICHE" DI SERCAMBI 29/41

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DXIV. Chome la gente di Luccha con parte di quelle di Fiorenza cavalcoron in quello di Pisa ardendo e rubando. [anno 1397]

Angelo Ardinghi, disegno tratto dall'originale
del Sercambi, conservato all'Archivio di Stato di Lucca
Edito in Salvatore Bongi (a cura di), Le Croniche di
Giovanni Sercambi, Vol. 2, Tip. Giusti, Lucca, 1892, p. 53.
Pubblicazione ai sensi L. 22 aprile 1941, n. 633, art. 70.

Avendo Luccha ricevuto il danno dell' arsione come dicto è, avendo facto venire Iohanni Colonna e Paulo Orsini colle loro brigate in numero cavalli mille, e Luccha facto raunare molti fanti guastatori e incendiarii a cavallo, e colle brigate da cavallo di Luccha et com quelle di Sangiorgio et di Sangiorgio piccolino incontorno di lande .CLXX. e a dì .II. octobre cavalcarono in sul terreno di Pisa cioè a Filectoro e quello arsero, e taglonno vingne e frutti. Nodicha, Vecchiano, Malaventra, Santamaria di Castello e tucte le terre e ville che sono di là dal Serchio s'arse, e vingne taglonno e arsesi lo Ponte a Serchio. E per l'ordine dato, le genti d' arme diete passònno lo Ponte a Baldo, acostandosi verso Pisa, scaramucciando e combattendo colle brigate di Pisa; e fanti da piò di Luccha ardendo e rubando tutto. La sera, cioè lo dicto di tornòro allogiarsi in el borgo di Santamaria di Castello, faccendo la notte buona guardia del Ponte a Baldo, per non potere perdere lo passo perchè il fiume era grosso; e così steono tutta quella nocte fine a l'alba del die .III. ottobre. Venuto il dicto dì i predicti si trassero verso il Bagno a Montepisano. E per l' ordine dato di prendere la fortezza dal Bagno lo comune di Luccha apparechiò bombarde, balestra, schale e altri hedificii da combattere, con molta vietuagla e molti fanti da pie per andare la fortezza del Bagno a Montepisano e per dare effetto d'ardere tutto quello si potea di verso Pisa. Et così mossi di Luccha, sopravenne che le diete brigate fiorentine non restaron di là dal monte, ma tornando si scontrònno colle genti di Luccha e con quelli artificii, faccendo ongnuno tornare verso Luccha e vennero allogiarsi intorno a Luccha. Et così Luccha non poteo mectere in effetto l'ordine dato, e questo fu molto dapnno alla ciptà di Luccha. E dapoi, a dì .V. octobre, si partiono le dicte brigate e tornòro a Saminiato.

Salvatore Bongi (a cura di), Le Croniche di Giovanni Sercambi, Vol. 2, Tip. Giusti, Lucca, 1892, pp. 53-54.

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