venerdì 8 febbraio 2013

SAN MINIATO NELLE “ISTORIE PISTOLESI” D'ANONIMO 06/07






06 [1344] San Miniato rifornisce di vettovaglia l'esercito di Luchino Visconti

Ora, stando la gente di M.Luchino nella Val d'Era, guastando le biade e l'altre cose, e'cavalcavano spesse volte, e levavano prede di bestie e d' uomini, e presono uno castello che si chiama Cumagliana (Camugliano, Comune di Ponsacco, n.d.r.), e quello rubaro tutto, e presono la gente che v'era dentro, che furono da dugento uomini, e poscia arsono lo castello. E stando in tal maniera a campo, lo caro era grande nel campo, che il pane vi valea le più volte denari dodici e denari diciotto, perciocché non poteano avere la scorta; il caro era grande per le contrade; e per quella cagione si levarono da campo, e tornarono al castello del Bosco, e scrissono a San Miniato, che piacesse di mandare vettovaglia al campo loro; ed il similgliante scrissono a tutta la contrada, e quando nol facessono, che si difendessono da loro; e per quella cagione ciascuno si forzò di portare; e quale portava per guadagnare, e quale per paura; e così stettono in quello luogo da tre settimane, e raunaro vettovaglia per loro da sei dì; e quando furono partiti cavalcarono verso la Maremma, e puosono Io campo loro al Colle Salvetti al palazzo del Conte; e quine stavano, e faceano grande guasto sul piano di Pisa, e continuo trattavano co' figliuoli di Bacarozzo da Monte Scudaio, li quali aveano in guardia dal Comune di Pisa molte castella di Maremma. Eglino erano molto grandi in quelle contrade, ed aveanvi molti amici, e tanto andò innanzi lo trattato che' figliuoli di Bacarozzo mandaro per trecento barbute nel campo di M. Luchino, che erano a Colle Salvettl, e quelli del campo, siccome era preso l'ordine tra loro, gli mandare. E quando furono giunti, gli figliuoli di Bacarozzo, siccome erano signori di quelle contrade , e secondo che aveano preso l'ordine con coloro che sentiano lo tradimento, lo giorno che aveano ordinato si ribellaro la maggior parte delle castella e delle ville di quella contrada; tra le quali furono Monte Scudaio, Bibbona, Rasignano, Casaglia , Vada, Guardastalla , Favule e San Piero. Tutti gli soldati Tedeschi a cavallo, che erano alla guiardia di Bibbona per lo Comune di Pisa, e quelli dell'altre terre, in quello giorno furono tutti presi e rubati, ed alquanti, che si misono alla difesa, furono morti.
Quando gli Pisani intesono le novelle, come gli figliuoli di Bacarozzo aveano ribellale quelle terre da
loro con la gente di M. Luchino, si meravigliarono, e furono molto dolenti, perocché si fidavano di loro del tutto, ed egliuo gli aveano così traditi; e'ncontenente mandarono loro gente da cavallo e da piedi nell'altre castella di quella contrada, e quelle fornirono si ed in tal modo che coloro non le poterono avere.

Anonimo, Istorie Pistolesi ovvero delle cose avvenuto in Toscana dall'anno MCCC all'anno MCCCXLVIII, in Antonio Maria Biscioni (a cura di), Istorie Pistolesi ovvero delle cose avvenuto in Toscana dall'anno MCCC all'anno MCCCXLVIII e Diario del Monaldi, Firenze 1733, rist. Milano, Tipografia di Giovanni Silvestri, 1845, pp. 366-368.


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