venerdì 8 febbraio 2013

SAN MINIATO NELLE “ISTORIE PISTOLESI” D'ANONIMO 01/07





01 [1301] Messer Barone Mangiadori da San Miniato interviene nella lotta fra Guelfi Bianchi e Neri a Pistoia

[…] Quando gli Rossi e li Siniboldi furono vinti ed arsi, e la gente fue riposata, ordinarono d'andare a Damiata, dove la parte Nera era rinchiusa. La gente fu armata, e con le balestra e con l'arme andarono alle parate che li Neri aveano fatte, e combatteronli. Quelli d'entro si difendeano, sicché quelli di fuori non poteano acquistare neente, e cosi passò uno di; e poscia lìaltro dì, vedendo quelli di Damiata che non poteano avere soccorso, feciono parlare a M. Barone da San Miniato, ch'era capitano di taglia per li Fiorentini, ed era in Pistoia con la gente del Comune di Firenze, e con lui trattarono di volersi arrendere, ed andare fuori della terra. M. Barone, con volontà de' Pistoiesi, gli riceveo, e andò con la gente sua alla fortezza, perché non fussono offesi da' nemici loro, e trasseli dalla fortezza, e andò con loro infino alle porte della città , e misonli fuori. Tuttavolta gli Bianchi gli andavano percotendo per volerli uccidere. M. Barone e M. Schiatta, ed altri forestieri stavano alla loro difesa, sicché non ne uccisono nessuno. Molli ne rimasono in nella città in casa di loro amici, che per paura di non essere morti non ne vollono scire in quel punto; poscia, quando parea loro, usciano fuori celatamente della terra. […].

Anonimo, Istorie Pistolesi ovvero delle cose avvenuto in Toscana dall'anno MCCC all'anno MCCCXLVIII, in Antonio Maria Biscioni (a cura di), Istorie Pistolesi ovvero delle cose avvenuto in Toscana dall'anno MCCC all'anno MCCCXLVIII e Diario del Monaldi, Firenze 1733, rist. Milano, Tipografia di Giovanni Silvestri, 1845, pp. 19-21.




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