domenica 4 gennaio 2015

BORROMEO – SAN MINIATO NEL DIZIONARIO STORICO-BLASONICO CROLLALANZA


BORROMEO-ARESE di Milano. — Discende per alleanza dalla famosa famiglia dei Vitaliani di Padova, e fu trapiantata in Milano nel 1396 da un Giovanni Borromeo di San Miniato. Vitaliano suo figlio ottenne nel 1406 da Filippo Ma ria Visconti la cittadinanza milanese, nel 1439 il feudo di Arona, nel 1440 Camairago e San Vito nel Lodigiano, c nel 1445 il titolo di conte di Arona, e fu signora di altri moltissimi feudi. — Si contano fra i Borromeo otto decurioni della propria patria, sette governatori di città e Provincie, diversi senatori. — Dette alla chiesa molti prelati, vescovi, arcivescovi e sei cardinali, dei quali sono celeberrimi S. Carlo e Federico ambedue arcivescovi di Milano. Un altro Carlo nel 1710 fu Viceré di Napoli; un Giovanni fu creato marchese di Angera; un Giovan-Benedetto ebbe il titolo di principe di Maccagno-Imperiale, e un Giberto nel 1812 fu fatto Conte del regno italico. — Arma : Inquartato, fiancheggiato in arco di cerchio, col capo e la campagna ritondati; nel 1.° di rosso, alla corona antica d' oro, posta in sbarra; nel 2.° d'argento, a due treccie di rosso posto in sbarra annodate in croce di S. Andrea; nel 3.° d'azzurro, a tre anelli intrecciati d'oro; nel 4.° di rosso, al freno d'argento posto in banda. Il fiancheggiato di rosso seminato nel fianco destro di plinti d' oro, al liocorno d'argento, accollato da una corona antica d'oro, spaventato da un ombra di sole radioso dello stesso, orizzontale a destra, caricata dal biscione visconteo di verde all'uscente al naturale; e il fianco sinistro caricato di un camello d'argento giacente in un canestro d' oro, sostenente sulla gobba una corona antica dello stesso sormontata da sette penne di struzzo, tre d' argento e quattro d' azzurro. Il tutto sinistrato e spaccato; superiormente d'oro, all'aquila spiegata di nero, coronata del campo; inferiormente d'argento, al volo abbassato di nero. Il capo e la campagna d'argento, caricato il primo dal motto humilitas in carattere gotico di nero, sormontato da una corona fioronata d' oro, e la seconda da un cedro d' oro, gambuto e fogliato di verde, posto in fascia. Sopra il tutto scudetto partito: nel 1.° bandato di vaglio e di verde; nel 2.° di rosso, a tre fascie di verde, alla cotissa d'argento attraversante sulle fascie. — Cimiero a destra: Un serpente alato a testa umana accollato ad una colonna d'argento uscente da un canestro d'oro. — Cimiero a sinistra: Il cammello dello scudo.

BORROMEO di Firenze. — Originaria di S. Miniato. — Carlo d'Antonio nel 1512 fece parte dei XVI Gonfalonieri di compagnia e nel 1515 del Magistrato dei X di Balìa. Questo ramo si estinse nel 1679. — Arma: Fasciato di rosso e di verde; alla banda d'argento attraversante sul tutto.

BORROMEO di Padova. — È un ramo dei Borromei di Milano, e porta il titolo di Conte che nel 1403 fu conferito a Borromeo dei Borromei. Fino dal 1634 furono ascritti al nobile Consiglio, ed ebbero la conferma della nobiltà nel 1819. — Arma: Uguale alla precedente.

G. B. Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, Pisa, 1886, Vol. I, p. 159-160.

G. B. Crollalanza, Dizionario storico-blasonico
delle famiglie nobili e notabili italiane
estinte e fiorenti, Pisa, 1886, frontespizio

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