domenica 17 marzo 2019

[03/18] SAN MINIATO NELL’ISTORIA FIORENTINA DI LEONARDO BRUNI ARETINO



03 [1313] Scontri con Arrigo VII e morte dell’imperatore
Per questa cagione, nel principio del seguente anno i Fiorentini mandarono le genti a Lucca, e commisero loro che vi stessero tanto in loro ajuto quanto la guerra durasse in quegli luoghi. I Lucchesi riceverono molti danni in quel tempo: perocché, oltre alle continue correrie che erano fatte in sul loro, perderono alcune castella che furono tolte da' nimici. I Samminiatesi ancora sentirono simili danni. Essendo già in ordine l'esercito e l’armata al tempo diputato, l’imperadore mandò innanzi alla sua partita settanta navigli di Genovesi, acciocché s'unissero coli armata del re Federigo. Lui, partendo da Pisa circa a’ di cinque d'agosto, entrò in cammino non molto sano della persona, e venne per il contado di Santo Miniato e di Firenze, e passando sotto le mura di Siena , si posò col campo a Monteaperto, luogo celebrato per la rotta de' Fiorentini. Quivi aggravando nel male, andò al bagno a Macereto; e non pigliando conforto di quelle acque, si partì e fermossi col campo a Buonconvento. In questo luogo crescendo la malattia, pochi dì poi che fu giunto, si morì nel mezzo del corso delle cose grandi.

L. Bruni, Istoria fiorentina di Leonardo Aretino tradotta in volgare da Donato Acciajuoli, Felice Le Monnier, Firenze, 1861, p. 231.




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