martedì 30 giugno 2020

REGESTO DEL MONASTERO DELLA SS. ANNUNZIATA

a cura di Francesco Fiumalbi

INTRODUZIONE
Presso l'Archivio di Stato di Firenze sono conservati numerosi documenti appartenenti ad istituzioni sanminiatesi. Si tratta per la maggior parte di atti molto antichi, che riguardano anche le comunità conventuali e monastiche che un tempo erano presenti a San Miniato e che vennero soppresse o che comunque pervennero alla cessazione. Fra questi troviamo anche gli atti del Monastero della SS. Annunziata (comunemente ed erroneamente chiamato di San Martino, oggi Hotel San Miniato), che al momento della soppressione ospitava una comunità di Domenicane.
Grazie alla vasta catalogazione e al regesto operato nei primi anni del secolo scorso, abbiamo preziose informazioni circa la consistenza e i contenuti di migliaia e migliaia di documenti medievali conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze. E fra questi ci sono anche quelli del Monastero della SS. Annunziata (comunemente ed erroneamente chiamato di San Martino, oggi Hotel San Miniato). Si tratta di 6 atti sottoscritti in un arco temporale che va dal 1374 al 1451. Va segnalato che molti dei documenti potrebbero sembrare non inerenti alla comunità religiosa. In realtà potrebbero essere stati utilizzati per dimostrare la proprietà di immobili al momento della loro donazione o in cui pervennero al convento. In questa pagina, più avanti, è proposta la trascrizione integrale dello “spoglio” dei documenti di questa comunità religiosa nata a San Miniato nel medioevo.

IL MONASTERO DELLA SS. ANNUNZIATA A SAN MINIATO
Il Monastero della SS. Annunziata, comunemente ed erroneamente detto di “San Martino”, nacque nel 1503 grazie all’impegno del Comune di San Miniato e della Compagnia della SS. Annunziata della chiesa domenicana dei SS. Jacopo e Lucia. Col permesso del Vescovo di Lucca, decisero quindi di ripristinare un’antica comunità di agostiniane che era sorta presso Monte Donico (zona Cimitero di San Miniato), grazie anche all’arrivo di alcune monache dal Monastero di Santa Cristiana di Santa Croce sull’Arno. Come luogo fu scelto uno spazio accanto ad un oratorio fondato precedentemente dalla Compagnia della SS. Annunziata nella Contrada di Faognana. Fu dunque costruito il convento e venne utilizzata la vecchia chiesa, che poi fu demolita allorché venne costruita la nuova agli inizi del ‘600 (oggi adibita a sala conferenze, ricevimenti) sul lato opposto della strada. Successivamente le monache abbracciarono la Regola di San Domenico, dal momento che la direzione spirituale era svolta dai Domenicani. Il Monastero fu soppresso nel 1810 e trasformato dapprima in caserma e poi in carcere. Oggi è sede di una struttura ricettiva. Nel Monastero visse la monaca Maria Caterina del Mazza, morta in concetto di santità.
Oltre alla documentazione presente all’Archivio di Stato di Firenze, alcuni documenti sono conservati presso l’Archivio Storico del Comune di San Miniato ed altri presso l’Archivio dell’Accademia degli Euteleti della Città di San Miniato.

IL VERSAMENTO DEI DOCUMENTI ALL'ARCHIVIO DIPLOMATICO
POI CONFLUITO NELL'ARCHIVIO DI STATO
Con motuproprio del 24 dicembre 1778, il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo istituì il cosiddetto Archivio Diplomatico. Tale provvedimento prevedeva l'obbligo di consegna dei documenti pergamenacei da parte degli uffici periferici del Granducato, i Comuni, i conventi e i monasteri, nonché le università e le opere pie. Rimase un provvedimento facoltativo per i soggetti privati. Il versamento dei documenti all'Archivio Diplomatico fu effettuato, infatti, dal Monastero della SS. Annunziata nel 1779. Questo archivio confluì nel 1852 all'Archivio Centrale dell'allora Granducato di Toscana (istituito da Leopoldo II con decreto del 30 settembre 1852), divenuto Archivio di Stato di Firenze con l'Unità d'Italia.

IL REGESTO DEI DOCUMENTI PROVENIENTI
DAL MONASTERO DELLA SS. ANNUNZIATA
Di seguito è proposta la trascrizione integrale dello spoglio dei documenti conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze, fondo Diplomatico, inerenti il Monastero della SS. Annunziata di San Miniato, estratta dal Tomo di spoglio n. 25.2 – Monasteri Regolari (anno 1913), consultabile anche on-line sul sito dell'Archivio di Stato di Firenze.
I documenti oggetto del regesto, antecedenti l'anno 1400, sono stati digitalizzati e sono oggi disponibili per la consultazione via web. Per ciascuno di questi è proposto anche il link alla pagina specifica.

AVVERTENZA: per facilitare la lettura ad un pubblico più vasto possibile, le abbreviazioni sono state tutte esplicitate. In azzurro le indicazioni del numero di carta.

[033r]
Monastero della SS.ma Annunziata di Samminiato

[033v] [034r] [034v] [035r]
1
14 marzo 1374 indizione XIII
Buccio del fu ser Giovanni da San Miniato vende a Antonio di Filippo de’ Pineresi di detto luogo compratore a nome di detto Filippo, un pezzo di terra posta a Monte Bicchieri, descritta nei suoi confine, per prezzo di Lire 10 e Denari 8.
Fatto in San Miniato
Copiati dall’Imbreviatore di ser Vanni del fu ser Ferrino da San Miniato, per mano di ser Polito del fu Cenni di detto luogo.

2
21 maggio 1377 indizione XV
Donna Lippa del fu Brigato da Meleto, moglie di Bindo Buti da Casalino, Donna Jacopa del fu Covero del suddetto luogo, moglie di Stefano Buti da Casalino, e donna Piera figlia di Nuto da Firenze, moglie di Antonio del suddetto Bindo, col consenso e licenza del medesimo Bindo, loro legittimo mondualdo, renunziano qualunque diritto dotale, che essere possono avere sopra una casa posta a Barbialla, venduta nel 1375 da Stefano e da Bindo fratelli, e da Antonio di lui figlio a Giovanni del fu Jacopo da San Miniato per prezzo di fiorini 19.
Fatto in Casalino.
Rogato ser Ferrino del fu Casimiro da Collepatti

[035v] 3
29 Aprile 1391 indizione XIV
Piero e Domenico del fu Bindo di Ugo da San Miniato, per sé ed a nome di Ricovero loro fratello Vendono a Giovanni del fu Jacopo di detto luogo una casa posta in San Miniato, descritta nei suoi confini, per prezzo di fiorini 55.
Fatto in San Miniato.
Rogato ser Giovanni di ser Pietro di Guccio di detto luogo.

4
7 marzo 1420 indizione XIV
Domenico del fu Pardo da Barbialla vende a ser Luca del fu Filippo di detto luogo un pezzo di terra lavorativa posta a Barbialla descritta nei suoi vocaboli e confini per prezzo di Lire 8.
Fatto in Barbialla.
Rogato ser Michele del fu Antonio all’Abbazia di Monte Muro (Radda in Chianti, Siena) della Lega del Chianti.

5
31 Ottobre 1444 indizione VIII
Donna Lena del fu Francesco di Michele da San Miniato, moglie di Jacopo di detto luogo, col consenso del suo mondualdo fa fine e quietanza e patto di non chiedere in avvenire cosa alcuna ai suoi fratelli, nominati nella carta, di come [036r] doveva avere alla dote della di lei madre.
Fatto in San Miniato.
Copiato dall’Imbreviature di ser Filippo del fu ser Ricovero di detto luogo, per mano di ser Benedetto di lui fratello.

6
30 Ottobre 1451 Indizione XV
Giovanni del fu Francesco da San Miniato confessa aver ricevuto da donna Filippa del fu Tommaso di detto luogo, vedova di Jacopo di Giovanni (suo secondo marito perché moglie del suddetto Giovanni) in dote di donna mea, loro figlia, diversi pezzi di terra con casa da lavoratore, posti a Barbialla descritti nei suoi vocaboli e confini, parte come beni del primo marito di detta Filippa, e parte come beni del secondo, stimati in tutto fiorini 300.
Fatto in San Miniato nel popolo ei SS. Jacopo e Filippo a Pancole.
Rogato ser Niccolo del fu ser Lodovico di detto luogo.

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