sabato 2 febbraio 2019

DBDSM - LAMI FRANCESCO

DBDSM - DIZIONARIO BIOGRAFICO DIGITALE DI SAN MINIATO


LAMI, FRANCESCO
Francesco Lami nacque a La Scala nel 1894. Diplomatosi in Ragioneria, conseguì la Laurea in Scienze Economiche e Commerciali e il suo primo impiego fu come “avventizio” negli uffici dell’amministrazione comunale di San Miniato. In breve tempo conquistò un ruolo sociale molto elevato, tanto da essere eletto Presidente del Comitato “Pro Caduti” di La Scala, che nel 1921 si adoperò per la realizzazione dell’epigrafe commemorativa, presso la chiesa di San Pietro alle Fonti, dedicata ai Caduti di quella frazione (01). Dal 30 dicembre 1926 al 26 dicembre 1933 fu Direttore della Cassa di Risparmio di San Miniato. Insignito dell’onorificenza di Commendatore, nei primi anni ’30 divenne Presidente della Commissione Amministratrice del Regio Conservatorio di Santa Chiara. E fu proprio Francesco Lami, il 6 novembre 1932, ad accogliere presso l’istituto di via Roma il Re Vittorio Emanuele III, giunto in visita a San Miniato per inaugurare la nuova sede della Misericordia a Palazzo Roffia e il nuovo Sacrario di Santa Maria al Fortino (02).
In seguito, fu Direttore della Banca Nazionale del Lavoro di Firenze e conseguì una seconda laurea in Agraria, dedicandosi con impegno all'azienda di famiglia. Infatti, oltre all'attività nel mondo degli istituti bancari, Francesco Lami fu impegnato anche nella gestione dell’azienda agricola e zootecnica che era stata del suocero Augusto Barnini. Nel 1931 partecipò alla I Rassegna della Razza Chianina a San Miniato nella qualità di Presidente del Consorzio Allevatori del Samminiatese con la Fattoria “Eredi Barnini” (03). La II Rassegna Zootecnica si tenne nella primavera del 1933 e vide ancora impegnata la “Eredi Barnini”, così come nel mercato del bestiame del 1934 (04). Nel 1940 la “Eredi Barnini” fu annoverata come esempio per il particolare contributo all’attività zootecnica nel territorio sanminiatese (05).
Francesco Lami non sembra prendere parte attiva alla politica sanminiatese e alle varie iniziative del regime fascista. Tuttavia, nel 1933 fu nominato presidente dell’Opera Nazionale Balilla di San Miniato (06). Non sappiamo se la sua fosse un’adesione convinta o dettata da una mera questione d’interesse. D’altra parte, in quegli anni, chiunque avesse un ruolo socio-economico di prestigio non poteva non essere coinvolto in una delle tante iniziative del regime fascista. Dunque, non sappiamo con quale animo affrontasse la notizia della caduta di Mussolini del 25 luglio 1943 e il successivo Armistizio di Cassibile dell’8 settembre successivo. Dai toni con cui si esprime nel testo non sembra essere stato un fascista, ma non si esprime neppure con i toni propri dei membri delle formazioni antifasciste. Probabilmente era un “indipendente”, un uomo dell’alta borghesia, una personalità erudita, che rifuggiva dalla retorica della politica e difficilmente poteva sentirsi rappresentato da una specifica ideologia. Come è facile da immaginare, vista la sua elevata posizione sociale, era in contatto con i maggiorenti sanminiatesi del tempo, fascisti e non.
Nel Secondo Dopoguerra fece parte di molti enti culturali e assistenziali e fu accademico degli Euteleti. Il suo impegno nel campo agricolo lo vide contribuire al Consorzio Zootecnico di San Miniato e del Consorzio del Vino delle Colline Sanminiatesi. Morì il 4 dicembre 1963 (07).
FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
(01) «La Vedetta», Anno III, n. 32, del 14 agosto 1921, p. 3.
(02) «Il Corriere del Tirreno», anno LXI, n. 263 del 7 novembre 1932, p. 2
(03) «Il Ponte di Pisa», Anno XXXIX, n. 39 del 24-25 ottobre 1931, p. 2; n. 41 del 7-8 novembre 1931, p. 2; n. 42 del 14-15 novembre 1931, p. 2.
(04«Il Ponte di Pisa», Anno XLI, n. 21 del 20-21 maggio 1933, p. 3; «Il Ponte di Pisa», Anno XLII, n. 12 del 24-25 marzo 1934, p. 3
(05) V. Palmarocchi, Il Comune di S. Miniato e la sua importanza agricola, Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, Pisa, 1941, in San Miniato durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Documenti e cronache, Comune di San Miniato, Biblioteca Comunale di San Miniato, Giardini Editori, Pisa, 1986, pp. 10-14: 14.
(06) «Il Ponte di Pisa», Anno XLI, n. 27 del 1-2 luglio 1933, p. 3.

(07) La scomparsa del Comm. Francesco Lami, in «Bollettino dell’Accademia degli Euteleti della Città di San Miniato», n. 36, San Miniato, 1964, pp. 165-166.

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