domenica 26 agosto 2012

SAN GENESIO 764 ANNI DOPO

di Francesco Fiumalbi

Il 25 agosto a San Miniato è festa grande: è il giorno dedicato alla memoria di San Genesio Martire, Patrono di San Miniato e della sua Diocesi. Genesio, secondo la tradizione agiografica, era un attore, o mimo, vissuto nel III secolo d.C., al tempo delle persecuzioni contro i cristiani. Fu incaricato di mettere in scena un irriverente "Battesimo", sembra alla presenza dell'Imperatore Diocleziano. Durante la rappresentazione, Genesio, ritrovandosi miracolosamente convertito, manifestò pubblicamente la propria fede, e per questo venne martirizzato per decapitazione.
Quest'anno la ricorrenza è stata celebrata in modo del tutto particolare: Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di San Miniato, ha voluto che la Santa Messa venisse celebrata in prossimità dei resti dell'antica pieve, dedicata a San Genesio, situata in un vicus le cui origini si perdono nell'antichità. Sono passati 764 anni da quel lontano 1248, anno in cui i sanminiatesi distrussero il borgo per modo che mai più si rifece (Villani, libro VII, XXXI). Di lì a poco, il titolo dell'antica pieve medievale fu traslato alla chiesa di San Maria nel castello di San Miniato e il terreno, su cui sorgeva la chiesa e l'abitato, fu ricoperto di terra e trasformato in campi coltivati.

 Un momento della celebrazione
Foto di Francesco Fiumalbi

La celebrazione si è aperta con una solenne processione, guidata dal Vescovo Tardelli, e con la partecipazione di molti sacerdoti provenienti da tutta la Diocesi. Il percorso è iniziato davanti all'Oratorio ottocentesco, situato lungo la via Tosco-Romagnola Est, ed è proseguito fino all'altare.
Alla destra del presbiterio, realizzato per l'occasione, è stata collocata la statua di San Genesio, circondata da rami di palma, simbolo del martirio. Dietro l'altare è stato posizionato il bellissimo Crocifisso dell'Oratorio. Presente Mons. Giovanni Pomponi, parroco di Sant'Angelo a Montorzo, parrocchia di appartenenza del sito archeologico, che al termine della Messa ha rinnovato l'antica tradizione del "Pane di San Genesio", benedetto e successivamente distribuito. Alla celebrazione hanno partecipato la Compagnia dei Cavalieri del Tau, la Corale di San Genesio e la Filarmonica Angiolo Del Bravo di La Scala.
 Un momento della celebrazione
Foto di Francesco Fiumalbi

 Una cerimonia davvero suggestiva, carica di significati molto intensi. Come ricordato dal Vescovo nell'omelia, il sito della Pieve, dedicata ad un martire della Chiesa, è stato probabilmente il luogo da cui si è irradiato il messaggio cristiano nella nostra zona, dove si riunirono i primi cristiani, per secoli centro della vita religiosa del Medio-Valdarno e della bassa Valdelsa, tappa fondamentale dell'itinerario Romeo, scenario di concili ed assise.
Una celebrazione da ripetere, il 25 agosto di ogni anno!

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