di
Francesco Fiumalbi
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Vi
è mai capitato di avere un'immagine mentale su una cosa, o una
situazione qualsiasi, e poi di colpo vi si materializza casualmente
davanti gli occhi? Ecco, è quello che mi è capitato vedendo una
fotografia scattata e pubblicata su Facebook dall'amico Maresco
Martini.
Maresco
lo conoscete tutti: grande camminatore, o “pesticciatore di
viottoli”, come ama definirsi, è uno dei protagonisti di TERRA NOSTRA, rubrica della rete televisiva Antenna 5, e autore di un paio di libri. Ha tre
blog I SENTIERI DI MARESCO, L'ALBA SULLA COLLINA e IL CAMMINO DI MARESCO, oltre ovviamente al profilo Facebook, su cui
pubblica le bellissime fotografie che scatta lungo le strade, i
sentieri e le viottole della Toscana.
Stavo
guardando le foto che aveva fatto vicino a Montaione, e precisamente
in Loc. Poggio all'Aglione, quando di colpo ho visto quello che da
tempo stavo cercando. Un'immagine incredibile! Il centro di Montaione
in primo piano e le colline, bellissime, che corrono giù verso la
Valdegola. E là, in fondo in fondo, San Miniato, con il suo profilo
inconfondibile e la Rocca che si staglia maestosa al cielo. Considerate che fra Montaione e San Miniato, in linea d'aria, ci sono circa 15 km. E oltre c'è il Valdarno, coperto dalla foschia. Infine gli Appennini innevati. E' difficile trovare un panorama più bello di questo!
Foto
di Maresco Martini, per gentile disponibilità
Eccola
l'immagine che cercavo! Non credevo fosse possibile, ma con un'unica
fotografia è stato “catturato” tutto l'antico distretto
medievale di San Miniato. Infatti, con la Lega di San Genesio prima
(1197), e la progressiva adesione alla Lega Guelfa (1288), San
Miniato maturò un piccolo contado al pari dei centri più importanti
della Toscana. Aveva un'estensione di circa 300 kmq, e comprendeva il
territorio dell'attuale Comune di San Miniato, più quello di
Montaione, e parte di quelli di Palaia, Montopoli, Castelfiorentino
ed Empoli. Una vera e propria espansione verso sud, verso le risorse
agricole e forestali a cavallo tra la Valdelsa e la Valdegola. [Per
chi desidera approfondire su questo aspetto F. Salvestrini, Castelli
e inquadramento politico del territorio in bassa Valdelsa durante i
secoli XI-XIII. L'area fra Montaione e San Miniato al Tedesco,
in Miscellanea Storica della Valdelsa, n. CIV, 1998, pp. 57-80].
Proprio
il Poggio all'Aglione segnava il confine sud-orientale del distretto
sanminiatese, come si può rilevare dalle confinazioni con il Comune
di Firenze del 1297. L'atto è conservato presso l'Archivio di Stato
di Firenze, Diplomatico,
Comune
di San Miniato,
11 ottobre 1297 [VEDI PERGAMENA ORIGINALE ↗],
e pubblicato in G. Lami, Sanctae
Ecclesiae Florentinae Monumenta,
Tomo I, Firenze, 1758, pp. 401-402.
Io l'ho scattata dalla zona della cisterna romana con neanche metà dello zun, dandone oltre mi tremava la mano ma andandoci col cavalletto, che non posso portare per fare trekking, dicevo col cavalletto si prende ingrandendo un briciolino anche Toiano di Palaia. Ringrazio l'amico Fiumalbi per i complimenti: è un caso, come si diceva ai miei tempi:-Ma guarda le combinazioni.-
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