lunedì 2 gennaio 2017

L'EPIGRAFE DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE A ISOLA

a cura di Francesco Fiumalbi

Negli anni immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale, in tutto il territorio sanminiatese furono collocate innumerevoli iscrizioni dedicate alla memoria dei Caduti. D'altra parte, nel solo Comune di San Miniato, coloro che persero la vita durante il conflitto bellico furono oltre 450. In ogni frazione furono tributate “manifestazioni patriottiche” o celebrazioni religiose in suffragio, istituiti “parchi” o “viali” della Rimembranza o apposite lapidi alla memoria. Molto dipendeva anche dalla disponibilità finanziaria e dunque anche dal numero degli abitanti del posto.

L'epigrafe dedicata di Caduti di Isola
durante la Prima Guerra Mondiale
Foto di Francesco Fiumalbi

L'EPIGRAFE
A Isola, almeno inizialmente, fu installata un'apposita iscrizione, visibile ancora oggi sulla parete occidentale dell'edificio del Circolo Ricreativo, che si affaccia su via Isola. Di seguito la trascrizione:

AI CADUTI PER LA PATRIA
CAMPAGNA 1915-1918
I
FASCISTI (?)
DELL'ISOLA

                            BENINSEGNI OSMAN               GIANNELLI ARMANDO
                            CENTI PIETRO                           GIANNELLI LUIGI
                            CECCANTI ALFREDO                 SCALI ADELINDO
                            CECCANTI GALLIANO               SCALI ALADINO
                            FONTANA GIOVANNI               SCALI ATTILIO
                            GABBRIELLI ITALO                    VALORI MICHELE

La lapide è realizzata in marmo, con i nomi e i simboli ricavati in leggerissimo rilievo, tanto che risultano di non facile lettura. Inquadrata da due colonne laterali, nella parte alta è raffigurata una corona intrecciata con due palme (simbolo del martirio), mentre in basso è inserita l'immagine del classico elmetto Adrian “Mod. 16” circondato da una corona d'alloro.

Fra i nomi, ben 5 sono di ragazzi nemmeno ventenni (Beninsegni Osman, Ceccanti Giuseppe, Scali Adelindo, Scali Aladino e Scali Attilio) Per ulteriori dettagli si vedano gli elenchi proposti ne I CADUTI SANMINIATESI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. Nessuna informazione circa Giannelli Armando, che non risulta inserito nell'elenco ufficiale dei caduti sanminiatesi (1928) e neppure nell'Albo d'Oro dei Caduti Militari della Guerra 1915-18 (1926).

LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE
La cerimonia di inaugurazione avvenne nel giorno di domenica 12 novembre 1922, alla presenza di Manno Mannini (Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti) e di Giulio Giani (Segretario Politico del Fascio di San Miniato) il quale, pronunciò un discorso sulla storia e sull'“opera” del fascismo. Non va dimenticato, infatti, che dal 31 ottobre 1922 Benito Mussolini era diventato il Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito della cosiddetta “Marcia su Roma” a cui avevano preso parte anche numerosi sanminiatesi. Dunque si può immaginare l'entusiasmo e la retorica nelle parole del Segretario Giani in questi primi giorni col fascismo al governo italiano. C'è da dire, inoltre, che il fascismo trasse un notevole impulso (materiale, ma anche ideologico) da coloro che erano tornati dalla guerra ed in particolare dalle associazioni dei reduci e degli ex-combattenti.

Di questa cerimonia è rimasto anche un breve resoconto pubblicato in «La Voce Fascista», Anno I, n. 22 del 19 novembre 1922, proposto di seguito:

Isola
Domenica ebbe luogo nella vicina frazione dell'Isola una imponente manifestazione patriottica per l'inaugurazione di un marmo in onore di gloriosi figli di quella terra caduti sui campi di battaglia.
Vi parteciparono tutte le Associazioni dell'Isola e dei paesi limitrofi; prestò servizio la premiata filarmonica della Scala. Fu formato un imponente corteo che percorse la via principale e le adiacenti del paese, fra l'entusiasmo della folla. Terminato il corteo, le associazioni si disposero in “quadrato” attorno al palco degli oratori e dietro a queste tutto il popolo si raccolse in religioso silenzio. Parlò per primo il Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti Sig. Mannini Manno, il quale commemorò degnamente i Caduti, ricordando il martirio ed il sacrificio di coloro che furono “i più grandi artefici di nostra grandezza”.
Dopo prese la parola il nostro Segretario Politico Sig. Giani Giulio che nel suo poderoso discorso tratteggiò luminosamente tutta l'opera e tutta la storia del Fascismo.
I due oratori furono spesso interrotti da applausi e la fine del discorso fu salutato da grandiose ovazioni.
A tutte le Associazioni intervenute vada il nostro ringraziamento.


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