giovedì 4 giugno 2020

ADDSM – 880, 1 SETTEMBRE – LIVELLO CASA A CISIANO SITUATO PRESSO CORAZZANO

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ARCHIVIO DOCUMENTARIO DIGITALE DI SAN MINIATO [ADDSM]
880, 1 settembre – Livello di una casa Cisiano situato presso Corazzano

L'ORIGINALE
Il documento originale, la cui trascrizione è proposta in questa pagina, è conservato presso l’Archivio Arcivescovile di Lucca, Diplomatico, *E.51, da cui è tratta l’edizione di D. Barsocchini, Memorie e Documenti per servire alla Istoria del Ducato di Lucca, F. Bertini Tip. Ducale, Lucca, 1837, Tomo V, parte II, p. 551.

SPOGLIO [Barsocchini] Il sudd. Vescovo (Gherardo, n.d.r.) allivella a Tachinardo ed altri la metà di una casa coi suoi beni in Cisiana presso Quaraziana, nell’anno sudd. 880. Arc. Arc. *E.51.

TRASCRIZIONE Di seguito la trascrizione del testo del manoscritto conservato presso l’Archivio Arcivescovile di Lucca, Diplomatico Antico, *E.51, ed. D. Barsocchini, Memorie e Documenti per servire alla Istoria del Ducato di Lucca, F. Bertini Tip. Ducale, Lucca, 1837, Tomo V, parte II, p. 551:

In Dei Omnipotentis nom. Regnante dn. nostro Karolus ec. anno ec. primo, kal. septembris, indit. tertia decima. Manifesti sumus nos Tachinardo et Savino gg. filio qd. Marini, et Tachiperto filio qd. Odalperti, quia tu Gherardus gratia Dei ec. per cartula livell. nom. firmasti nos in medietate de case et rebus illis in loco Cisano prope Quaratiana, pertinentes Epis. vestro S. Martini, et nos ipsi modo ad manus nostra abemus, tam casis cum fundamentis curtis ortaliis terris vineis olivis silvis ec. omnia quantum ad suprascripta medietas de casis est pertinentes, et nos ipsi modo exinde ad manus nostra abemus, nobis dediste in integrum. Tali tinore ut nos vel nostris heredibus in ipsis medietas de casis residere et abitare debeamus, et tam ipsis casis quam et rebus per sing. annos bene laborare ec. Nisi tantum pro omni justitia exinde tibi vel ad subcess. tuis ad parte Epis. vestri, per sing. annos in mense augusto ad Eccles. S. Viti, reddere debeamus per nos aut per misso nostro vel ad misso vestro arg. den. bonos expend. numero duodeci, et uno pario pulli cum ovas decem tantum: et a mandato vestro venire ec. Et si nos vobis ec. spondimus nos cum heredibus nostri comp. tibi q.s. Gherardus Epis. Vel ad subcess. tuis penam argen. solid. Triginta, quia taliter ec. et duos inter nos libelli Atrualdum not. scriber rogavimus. Actum Luca.
Signum ms. Tachinardi et Savini gg. et Tachiperti qui hunc ec.
ⴕ Ego Gherardo rogatus ec.
ⴕ Ego Fraolmi rogatus ec.
ⴕ Ego Lambertus rogatus ec.
ⴕ Ego Liutfridi rogatus ec.
ⴕ Ego Alboni rogatus ec.
Gerimundo rogatus ec.
Atrualdus not. post traditam ec.

COMMENTO (a cura di Francesco Fiumalbi)
Il documento proposto in questa pagina, in ordine cronologico, rappresenta la seconda attestazione documentaria riguardante il nucleo demico situato in località Cisiano/Cissiano, probabilmente identificabile col toponimo di Cigliano, presso Collegalli, oggi nel Comune di Montaione, ma afferente al territorio giurisdizionale della pieve di Corazzano, attestata per la prima volta nell’anno 892.
Il protagonista è il Vescovo di Lucca Gherardo, il cui ministero episcopale durò dall’anno 869 all’anno 895. Gli altri co-protagonisti sono Tachinardo e Savino, figli del fu Marino e Tachiperto figlio del fu Odalperto, i quali dichiarano di aver ricevuto a livello la metà (evidentemente una metà ciascuno) dell’abitazione e delle pertinenze. Infatti, il documento può essere descritto come l'antesignano di un moderno contratto di affitto. Da una parte il proprietario dei beni, il Vescovo di Lucca, e dall'altra gli affittuari, due privati. Più nel dettaglio si tratta di una cartula livell., cioè di un contratto a “livello”, che prevedeva il pagamento di un canone. Tale somma, consistente in 12 “buoni” denari d'argento, doveva essere corrisposta ogni anno, nel mese di agosto, alla vicina chiesa di San Vito di Collegalli (attestata dall’anno 866) nelle mani di un misso del presule. Nell'atto viene specificato che il contratto avrebbe avuto valore anche per gli heredibus dei sottoscrittori dell’atto e avrebbe mantenuto la sua efficacia anche con i subcessoribus  del Vescovo, che in futuro si sarebbero avvicendati. Se una delle parti avesse voluto sciogliere il contratto unilateralmente avrebbe dovuto pagare una “penale” di 30 soldi d'argento. L’intervento diretto del Vescovo, rispetto alla precedente attestazione nell’ambito del Monastero di San Gimignano, a sua volta dipendente dal monastero di San Romano, lascia ipotizzare che all’epoca dell’atto fosse concluso quel processo lungo e articolato che portò alla formazione di una vasta curtis vescovile nell’ambito della media Valdegola, in Quarantiana, corrispondente al territorio giurisdizionale della pieve di Corazzano.
Inoltre, occorre notare che questo secondo documento riguardante Cisiano/Cissiano non compare l’indicazione della chiesa di Santo Stefano (presente nell’atto precedente dell’anno 800 e del successivo dell’anno 910), ma solamente le pertinenze agricole, ovvero terreni coltivati ad orto e con presenza di vigne e oliveti, ma anche di porzioni coperte da boschi.


Posizione di Cisiano/Cissiano ovvero Cignano
presso Collegalli (Montaione)
Base cartografica CTR Regione Toscana

Posizione di Cisiano/Cissiano ovvero Cignano
presso Collegalli (Montaione) rispetto a Corazzano
Base cartografica CTR Regione Toscana


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