880, 1 settembre – Livello di una casa Cisiano situato
presso Corazzano
L'ORIGINALE
Il documento originale, la cui trascrizione è proposta
in questa pagina, è conservato presso l’Archivio Arcivescovile di Lucca, Diplomatico,
*E.51,
da cui è tratta l’edizione di D. Barsocchini, Memorie e Documenti per
servire alla Istoria del Ducato di Lucca, F. Bertini Tip. Ducale, Lucca, 1837,
Tomo V, parte II, p. 551.
SPOGLIO [Barsocchini] Il sudd. Vescovo (Gherardo,
n.d.r.) allivella a Tachinardo ed altri la metà di una casa coi suoi beni in
Cisiana presso Quaraziana, nell’anno sudd. 880. Arc. Arc. *E.51.
TRASCRIZIONE Di seguito la trascrizione del testo
del manoscritto conservato presso l’Archivio Arcivescovile di Lucca, Diplomatico
Antico, *E.51, ed. D. Barsocchini, Memorie e Documenti per servire alla
Istoria del Ducato di Lucca, F. Bertini Tip. Ducale, Lucca, 1837, Tomo V,
parte II, p. 551:
ⴕ In Dei Omnipotentis nom. Regnante dn. nostro Karolus
ec. anno ec. primo, kal. septembris, indit. tertia decima. Manifesti sumus nos
Tachinardo et Savino gg. filio qd. Marini, et Tachiperto filio qd. Odalperti,
quia tu Gherardus gratia Dei ec. per cartula livell. nom. firmasti nos in
medietate de case et rebus illis in loco Cisano prope Quaratiana, pertinentes
Epis. vestro S. Martini, et nos ipsi modo ad manus nostra abemus, tam casis cum
fundamentis curtis ortaliis terris vineis olivis silvis ec. omnia quantum ad
suprascripta medietas de casis est pertinentes, et nos ipsi modo exinde ad
manus nostra abemus, nobis dediste in integrum. Tali tinore ut
nos vel nostris heredibus in ipsis medietas de casis residere et abitare
debeamus, et tam ipsis casis quam et rebus per sing. annos bene laborare ec. Nisi tantum pro omni justitia exinde
tibi vel ad subcess. tuis ad parte Epis. vestri, per sing. annos in mense
augusto ad Eccles. S. Viti, reddere debeamus per nos aut per misso nostro vel
ad misso vestro arg. den. bonos expend. numero duodeci, et uno pario pulli cum
ovas decem tantum: et a mandato vestro venire ec. Et si nos vobis
ec. spondimus nos cum heredibus nostri comp. tibi q.s. Gherardus Epis. Vel ad
subcess. tuis penam argen. solid. Triginta, quia taliter ec. et duos inter nos
libelli Atrualdum not. scriber rogavimus. Actum Luca.
Signum ⴕ ms. Tachinardi et Savini
gg. et Tachiperti qui hunc ec.
ⴕ Ego Gherardo rogatus ec.
ⴕ Ego Fraolmi rogatus ec.
ⴕ Ego Lambertus rogatus ec.
ⴕ Ego Liutfridi rogatus ec.
ⴕ Ego Alboni rogatus ec.
ⴕ Gerimundo rogatus ec.
ⴕ Atrualdus not. post
traditam ec.
COMMENTO (a cura di Francesco Fiumalbi)
Il documento proposto in questa pagina,
in ordine cronologico, rappresenta la seconda attestazione documentaria
riguardante il nucleo demico situato in località Cisiano/Cissiano,
probabilmente identificabile col toponimo di Cigliano, presso Collegalli, oggi
nel Comune di Montaione, ma afferente al territorio giurisdizionale della pieve
di Corazzano, attestata per la prima volta nell’anno 892.
Il protagonista è il Vescovo di Lucca
Gherardo, il cui ministero episcopale durò dall’anno 869 all’anno 895. Gli
altri co-protagonisti sono Tachinardo e Savino, figli del fu Marino e
Tachiperto figlio del fu Odalperto, i quali dichiarano di aver ricevuto a
livello la metà (evidentemente una metà ciascuno) dell’abitazione e delle
pertinenze. Infatti, il documento può essere descritto come l'antesignano di un
moderno contratto di affitto. Da una parte il proprietario dei beni, il Vescovo
di Lucca, e dall'altra gli affittuari, due privati. Più nel dettaglio si tratta
di una cartula livell., cioè di un contratto a “livello”, che prevedeva
il pagamento di un canone. Tale somma, consistente in 12 “buoni” denari
d'argento, doveva essere corrisposta ogni anno, nel mese di agosto, alla vicina
chiesa di San Vito di Collegalli (attestata dall’anno 866) nelle mani di un misso
del presule. Nell'atto viene specificato che il contratto avrebbe avuto valore
anche per gli heredibus dei sottoscrittori dell’atto e avrebbe mantenuto
la sua efficacia anche con i subcessoribus del Vescovo, che in futuro si sarebbero
avvicendati. Se una delle parti avesse voluto sciogliere il contratto
unilateralmente avrebbe dovuto pagare una “penale” di 30 soldi d'argento. L’intervento
diretto del Vescovo, rispetto
alla precedente attestazione nell’ambito del Monastero di San Gimignano, a
sua volta dipendente dal monastero di San Romano, lascia ipotizzare che all’epoca
dell’atto fosse concluso quel processo lungo e articolato che portò alla
formazione di una vasta curtis vescovile nell’ambito della media
Valdegola, in Quarantiana, corrispondente al territorio giurisdizionale
della pieve di Corazzano.
Inoltre,
occorre notare che questo secondo documento riguardante Cisiano/Cissiano non
compare l’indicazione della chiesa di Santo Stefano (presente
nell’atto precedente dell’anno 800 e del successivo dell’anno 910), ma
solamente le pertinenze agricole, ovvero terreni coltivati ad orto e con
presenza di vigne e oliveti, ma anche di porzioni coperte da boschi.
presso Collegalli (Montaione)
Base cartografica CTR Regione Toscana
presso Collegalli (Montaione) rispetto a Corazzano
Base cartografica CTR Regione Toscana
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