mercoledì 24 aprile 2013

AGLIATI [PALAIA] - DIZIONARIO REPETTI

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AGLIATI [Comune di Palaia]

Repetti Emanuele, Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca Garfagnana e Lunigiana, Tofani, Firenze, 1833, Vol. I, p. 49.

Agliati, Chiesa di San Martino
Foto di Francesco Fiumalbi

«AGLIATI (AGLIATA) in Val d'Evola (1), castello con parrocchia (S. Martino) filiale della pieve di Palaja, Compartimento Giurisdizione e Diocesi di Sanminiato, da cui è circa 6 miglia toscane a libeccio, Compartimento di Firenze (2). Se il nome suo non derivò dal rio che scorre per quella piaggia, lo diede almeno alla nobile famiglia pisana Agliata, che ivi probabilmente ebbe stanza e possessioni.
Fu uno de’ castelli dell'antico distretto di Sanminiato, spesse volte rammentato nella breve cronaca di questa città scritta da Giovanni Lelmi (3) nella prima metà del secolo XIV. Caduto in potere dei Pisani, questi dovettero renderlo al Compartimento di Sanminiato alla pace conclusa nel 1317 con la mediazione della Lega guelfa Toscana, alla testa della quale figurava la Repubblica fiorentina. – Non si trovano memorie relative a questo castello prima del secolo XIII, se non si volesse attribuire a esso il nome di qualche paese o borghetto già esistente in quel piviere sotto altro vocabolo, tra i quali sarebbe il S. Martino di Pinocchio nella Cecinella (4) (Catal. delle Chiese della Diocesi di Lucca del 1260. (5)) – Agliati conta 314 abitanti.» [Repetti, Vol. I, 1833, p. 49]

«Si aggiunga – La sua popolazione nel 1845 era divisa fra quella della sua Com. di San-Miniato, dove aveva abit. 263 e la Com. di Palaja, dove mandava 16 abit. che in tutti ascendevano a 279 individui.» [Appendice, 1845, p. 9]
NOTE E RIFDERIMENTI
(1) Si tratta del Torrente Egola, nei documenti denominato “Evola” fino a non più di un secolo fa.
(2) Al tempo in cui scrive Repetti, il territorio di Agliati faceva parte del Comune di San Miniato, che a sua volta apparteneva alla Provincia di Firenze. Il distaccamento da San Miniato avvenne nel 1928. Si veda il post: IL DISTACCO DI AGLIATI E COLLELUNGO DAL COMUNE DI SAN MINIATO A QUELLO DI PALAIA.
(3) Si tratta del notaio e cronista sanminiatese Giovanni di Lemmo da Comugnori. Al tempo in cui scrive Emanuele Repetti, il suo “Diario” non era ancora stato stampato. La prima edizione fu inserita nella raccolta curata da Luigi Passerini, Cronache dei secoli XIII e XIV, Documenti di Storia d'Italia, Vol. VI, coi tipi di M. Cellini e C., Firenze, 1876. Più recentemente è uscita una nuova edizione curata da Vieri Mazzoni: Ser Giovanni di Lemmo Armaleoni da Comugnori, Diario. 1299-1319, Deputazione di Storia Patria per la Toscana, Documenti di Storia Italiana, Serie II – Volume XIV, Leo S. Olschki Editore, Firenze, 2008.
(4) Si tratta della valle dove scorre il Torrente Chiecinella.
(5) L'elenco delle chiese della Diocesi di Lucca, conosciuto anche come “Estimo” fu edito per la prima volta in Domenico Bertini, Memorie e documenti per servire all'Istoria del Ducato di Lucca, Tomo IV, parte I, Francesco Bertini Editore, Lucca, 1818, appendice, doc. XXVII, pp. 37-48. Una più recente edizione si deve a Pietro Guidi, Tuscia. Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Vol. I, La decima degli anni 1274-1280, Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma, 1932, Appendice, pp. 243-273.

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