venerdì 5 aprile 2013

S. MINIATO NELLA "CRONACA DI PISA" DI RANIERI SARDO 01/15



01 [Anno 1004] I Pisani perdono gran parte del contado, di cui faceva parte San Miniato, a vantaggio dei Lucchesi.


[…] Negli anni domini millequattro, nel tenpo di papa Giovanni vigiesimo sechondo, la chiesa di Roma venne in dischordia chon Arrigho terzo inperatore di Roma, e gli Saracini di Barberia et di Spagnia et di Sardingnia vennero insino a San Piero di Roma a champo, et menoronne via di molti prigioni inchatenati e non prociederono per mare; et chontra agli quali Saracini, a ppetitione de’ Romani, ciò è della sancta Chiesa di Roma, li pisani v’andarono bene in punto in modo ch’eglino schonfissono i Saracini et riebbono tucti i prigioni et rimenorogli a rRoma. Et in qul tempo che i Lucchesi vennono a pPisa a cchampo et presono quasi tucto il chontado di Pisa, e ‘l vescovo di Luccha occupò per suo veschovado parte di cholline et parte di valdera et la corte di Samminiato e llo Valdarno | che ogi si dicie veschovado di Luccha, e li Fiorentini, Enpoli vecchio e nuovo et Valdera, tucti erano del Veschovado di Pisa. Et quando li Pisani seppono chome i Lucchesi erano venuti a champo in quello di Pisa et preso del chontado assai, si vennono per mare da rRoma per socchorrere Pisa e l’ chontado chontra a Lucchesi et isconfissono i Lucchesi. Nell’anno seghuente, allora, i Lucchesi cho’ Lonbardi vennono forti a cchampo chontra i Pisani et presono Valdiserchio, essendo i Pisani cho lloro ghalee in Sardignia a cchampo chontro al re Musetto et tornando parte de’ Pisani si ischonfissono un’altra volta i lucchesi et chaccioroli insino a Librafacta. […]

Banti Ottavio, Cronaca di Pisa di Ranieri Sardo, Fonti per la Storia d'Italia, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma, 1963, pp. 12-13.

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