mercoledì 12 giugno 2013

IN PILLOLE [009] - L'AUTONOMIA DELLA CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO

a cura di Francesco Fiumalbi


Come abbiamo visto nella seconda parte del post dedicato a Pietro Bagnoli, nel 1829 alcuni membri dell’Accademia degli Euteleti presentarono istanza presso il Granduca, affinché potessero costituire una cassa di risparmio affiliata a quella fiorentina. La risposta affermativa non tardò ad arrivare, e il decreto granducale fu promulgato il 23 gennaio 1830. L’accordo con il Consiglio della Cassa di Risparmio di Firenze fu sancito il 25 febbraio 1830 e la filiale sanminiatese fu aperta il 6 luglio 1830 (1).
La sede di San Miniato subì le alterne vicende della sorella maggiore fiorentina: al periodo di forte espansione coinciso con l'unificazione nazionale, seguì una brusca contrazione nel biennio 1878-80 dovuta principalmente al trasferimento della capitale da Firenze a Roma e la conseguente esplosione della “bolla” edilizia e finanziaria. Il 4 maggio del 1879 l'assemblea generale dei soci pose le basi per il distaccamento dalla Cassa di Risparmio e Depositi di Firenze. Il 17 settembre 1881 ne fu deliberata l'autonomia e il 14 marzo 1882 fu approvato il nuovo statuto societario. Tuttavia solo nel 1886 l'operazione poté dirsi conclusa, attraverso un apposito decreto reale (2). Grazie ad una fortunosa attività di ricerca siamo riusciti a recuperare il decreto che, fino ad ora, è rimasto completamente inedito. Di seguito riportiamo il testo integrale:

MDCCCCLXXXV (serie 3')

14 gennaio 1886
(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno il 27 gennaio 1886, n. 21)

UMBERTO I
per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA

Vedute le deliberazioni prese dall'assemblea generale dei soci della cassa di risparmio, nelle adunanze 17 settembre 1871, 14 marzo e 30 dicembre 1882, 2 ottobre 1883 e 10 giugno 1884;
Veduto il sovrano rescritto in data 23 gennaio 1830, col quale si permette la istituzione di una società anonima in San Miniato avente per oggetto la erezione in quel comune di una cassa di risparmio;
Veduti gli articoli 54 ed 80 dello statuto della cassa centrale di risparmio di Firenze, approvato con Nostro decreto 5 giugno 1882, n. CXCVIII (serie 2', parte supplementare);
Udito il parere del consiglio di Stato;
Sulla proposta del Nostro ministro segretario di Stato per l'agricoltura, industria e commercio;

Abbiamo decretato e decretiamo:

Articolo unico.

La cassa di risparmio di San Miniato, già filiale di prima classe della cassa centrale di risparmio di Firenze, è riconosciuta come istituto autonomo, e ne è approvato il nuovo statuto organico, composto di ottanta articoli, visto d'ordine Nostro dal Ministro proponente.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 14 gennaio 1886

UMBERTO

Registrato alla Corte dei conti addì 22 gennaio 1886.
Reg. 147. Atti del Governo a f. 12. AYRES
Luogo del Sigillo. V. il Guardasigilli D. TAJANI

GRIMALDI


Stemma della Cassa di Risparmio di San Miniato
Dilvo Lotti, ceramica


RIFERIMENTI
(1) Nanni Paolo, Profilo storico della Cassa di Risparmio di San Miniato, in A.A.V.V., Cassa di Risparmio di San Miniato 1830-2005, p. 62.
(2) Ibidem, pp. 65-66.

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