lunedì 3 dicembre 2012

MARCHIONNE DI COPPO STEFANI 03/27

03 - RUBRICA n. 109 - Come i Fiorentini andarono a oste a Pisa, ed ebbono patti onorevoli e 'l castello di Ripafratta in sul Serchio. [anno 1254]


Tornati i Fiorentini da Volterra, appiè di San Miniato bandirono oste a Pisa, ed i Pisani sbigottiti della presa di Volterra e del danno de' Sanesi, e sentendo i Lucchesi che si metteano in concio, mandarono incontro a' Fiorentini onorevoli ambasciadori e colle chiavi di Pisa, pregando i Fiorentini volessero essere padri de' Pisani, ed eglino si faceano figliuoli. E cosi qui si fermò in questo modo: che i Fiorentini fossero franchi di gabelle di mercanzia per mare e per terra, e che fossero franchi in Pisa tutti i Fiorentini che abitare volessero in Pisa, e che' misura di canna e di staio e di moneta e di peso la dovessono da' Fiorentini suggellata pigliare, e dovessono per questo osservare e pace mantenere, dare 50 statichi, e non fossero contro a' Fiorentini, nè in segreto nè in palese dessono aiuto a nessuno loro nimico presente o futuro, e dessono il castello di Ripafratta a' Fiorentini libero e spedito; e cio fu negli anni del Signore 1254 del mese di settembre.

Niccolò Rodolico (a cura di), Cronaca Fiorentina di Marchionne di Coppo Stefani, Rerum Italicarum Scriptores, Tomo XXX, Città di Castello, 1903, pp. 42-43.

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