di Francesco Fiumalbi
Come
ogni anno, a primavera cominciano a far capolino i pellegrini che sono diretti
a Roma, seguendo le orme lasciate da Sigeric, Vescovo di Canterbury, che anche
di qua transitò intorno all’anno 991. Percorrono la via Francigena/Romea,
un’importante arteria stradale del medioevo, che passava anche dal territorio
sanminiatese, nel tratto compreso fra Lucca e Siena. La strada, si sa, è
metafora della vita, e lungo il percorso si incrociano le storie che ciascuno
porta con sé. Persone provenienti da molto lontano, entrano in contatto con
culture e paesaggi molto diversi fra loro, fra cui anche il nostro territorio.
E, vedendoli, con i loro grandi zaini, con i sacchi a pelo, con il bastone, con
le scarpe consumate, qualcuno portandosi dietro anche un asino, non si può fare
a meno di chiedersi: cosa penseranno i pellegrini di noi? Come ci vedono?
Apprezzeranno il nostro territorio? Che ricordo gli lasciamo?
Ho
provato a scoprirlo, complice anche la primavera, percorrendo la loro stessa strada, mettendomi nel loro stesso
punto di vista, lungo il percorso fra San Pierino e San Miniato Basso. E’ il
primo tratto che i pellegrini percorrono entrando nel territorio del Comune di
San Miniato, e dovrebbe costituire una sorta di benvenuto, di nostro biglietto
da visita.
Purtroppo
devo dire che, in alcuni punti, troppi, lo spettacolo è desolante. Una
vergogna. Di fronte a certe immagini, vien da chiedersi che fine abbiano fatto
l’educazione, il rispetto, l’amore per la propria terra. Si tratta di
delinquenti (sì, si tratta proprio di delinquenti, perché abbandonare rifiuti
costituisce un reato ambientale!), che se ne fregano dei luoghi che hanno
dietro casa, che se ne fregano di lasciare ai figli e ai nipoti un territorio migliore
di come l’hanno trovato, che se ne fregano di quanti investono quotidianamente
nel territorio, nell’accoglienza, cercando anche di creare nuove opportunità di
lavoro.
Va detto
che vicino alle abitazioni la situazione è migliore, perché vige un’attenzione
maggiore, e certamente la presenza di altre persone costituisce un deterrente
per i delinquenti. Ma in quei tratti che sono lontani dalle case, regna sovrana
l’anarchia. Nonostante, ripeto, che questo sia il percorso “ufficiale”,
appositamente segnalato, della via Francigena. Figurarsi cosa può succedere
altrove.
I punti
peggiori sono due: lungo il percorso fra via Sanminiatese (confine comunale con
Fucecchio) e via Asmara (Loc. Ontraino), e nel tratto di via Parini, fra il
sottopasso della Ferrovia e il sottopasso della Superstrada.
Ci sono
taniche, rifiuti vari, scarti di lavorazioni edili. Perfino tv e un materasso!
Così se qualcuno si volesse riposare...
Ecco,
queste sono le immagini. Cosa penseranno i pellegrini di noi?
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