a
cura di Francesco Fiumalbi
Regesto:
Antica
Cronichetta Volgare Lucchese, S.
Bongi (a cura di)
in
«Atti della Regia Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti»,
Tomo
XXVI, Tip. Giusti, Lucca, 1893.
Il
regesto proposto in questa pagina è tratto da due manoscritti
conservati presso l'archivio dell'Accademia Lucchese di Lettere,
Scienze e Arti di Lucca. Risultano essere appartenuti al notaio
lucchese Pietro di Berto, il quale aggiunse alcune annotazioni,
riportando notizie provenienti da altre fonti cronachistiche, come
l'opera di Giovanni Villani.
Questa
cronichetta, composta da un
anonimo fra gli ultimi anni del '200 e i primi del '300, fu
pubblicata, nelle sue due versioni, a cura di Salvatore Bongi, nel
Tomo XVI degli Atti della Regia Accademia Lucchese di Scienze,
Lettere ed Arti, anno 1893, alle
pagine 215-254.
Una
seconda edizione fu pubblicata col titolo Die Gesta
Lucanorum, in «Monumenta
Germaniae Historica», Scriptores Rerum Germanicarum, Nova Series,
Tomo VIII, Tholomei Lucensis Annales,
Berolini, Weimannos, 1930, pp. 278-323.
Sulle
informazioni relative a San Miniato e al territorio sanminiatese, la
prima notizia riguarda lo scontro armato del 1172, conseguente alla
politica di Cristiano di Magonza, che vide contrapposte le città di
Firenze, Pisa e il castello di San Miniato da una parte, e Siena,
Lucca e Genova dall'altra. In questo contesto i centri di San Miniato
e Ventrignano (Montebicchieri) furono assediati e incendiati dalle
truppe lucchesi [01] e
[07].
Questa notizia verrà poi ripresa dal G. Sercambi [01/41], mentre una descrizione più dettagliata di
questo episodio è contenuta nella cronaca del pisano Bernardo Maragone.
La
seconda notizia è del 1188, quando, secondo il cronista, la città
di Lucca fortificò il borgo di San Genesio, contro la volontà dei
Sanminiatesi, che evidentemente nutrivano mire espansionistiche [02]
e [08].
Come per l'episodio del 1172, anche in questo caso, la cronaca fu
utilizzata dal G. Sercambi [02/41].
L'anonimo
cronista lucchese, riporta poi le circostanze a proposito di varie
distruzioni del borgo di San Genesio operate dai Sanminiatesi, e di
altrettante ricostruzioni per merito di Lucca. Secondo questa cronaca
sarebbero avvenute fra il 1199 [03]
e il 1200 [04].
In questo caso, il G. Sercambi [03/41] e G. Sercambi [04/41], sembrano avvicinarsi di più ai testi di G. Villani [02/38] e G. Villani [03/38].
Riguardo
invece alla notizia circa la costruzione del castello di San Miniato
da parte di Federico II nel 1220 [05],
in questo caso siamo di fronte ad una delle annotazioni del notaio
Pietro di Berto (fine '400), il quale dichiara esplicitamente di
riprendere la notizia da G. Villani [04/38].
Infine,
l'ultimo episodio sanminiatese narrato dal cronista lucchese è la
distruzione del borgo di San Genesio, operata dai Sanminiatesi nel
1248 [06].
Tuttavia a differenza di G. Villani [05/38], di G. Sercambi [06/41], e di altri cronisti come S. Della Tosa [04/10] e R. Malispini [05/08], l'anonimo lucchese riporta la circostanza
secondo cui la distruzione del borgo avvenne perché i Sanminiatesi
incendiarono le case del centro abitato, e indica anche una data
diversa, il 22 giugno, rispetto all'ultimo giorno di giugno, come si
trova in altre cronache.
Regesto:
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