lunedì 19 agosto 2013

I CADUTI SANMINIATESI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

a cura di Francesco Fiumalbi

La Prima Guerra Mondiale fu davvero una “Grande Guerra”. Basta pensare che, nel periodo del conflitto, l'Italia contò circa 654.000 morti su una popolazione di circa 38 milioni. Perse la vita in guerra (considerando non solo il combattimento vero e proprio, ma anche le epidemie, i prigionieri che non fecero ritorno e i dispersi) l'1,7% della popolazione, circa 1 persona ogni 58. Fu una vera e propria ecatombe, un'intera generazione di giovani ragazzi, quasi interamente annientata. La Guerra del 1915-18 sancì il compimento della tanto agognata Unità Nazionale, ma il tributo, in termini di vite umane, fu altissimo.
Il territorio sanminiatese non fu da meno, anzi. Nello stesso periodo il Comune di San Miniato contava circa 21.000 abitanti contro i 28.000 attuali. Secondo l'elenco redatto dall'Amministrazione Comunale nel 1928 i morti furono 456, ma consultando l'Albo d'Oro dei Caduti della Toscana (1926) e dunque sommando tutti coloro che nacquero a San Miniato, la cifra raggiunge le 545 unità, cioè il 2,59% del totale, 1 persona ogni 38. Facendo le dovute proporzioni, rispetto alla media nazionale, oltre il 34% in più.

Particolare dell'epigrafe commemorativa collocata 
sulla facciata della chiesa di Balconevisi.

Di seguito è proposta la raccolta dei nominativi dei Caduti. E' possibile consultare tre elenchi, suddivisi per ordine alfabetico, località di provenienza, grado e ordine militare. Le informazioni sono desunte da un opuscolo realizzato nel 1928 per cura del Comune di San Miniato e che ci è stato messo a disposizione da Mario Rossi “Maglietta”, a cui va il nostro sentito ringraziamento. In caso di errori o imprecisioni, o se qualcuno avesse notizie su una o più persone, e desiderasse condividerle su Smartarc può farlo liberamente inviandoci una e-mail.


   
   
   
   
 
 
 
 




AVVERTENZE: Rispetto agli attuali confini comunali, nel periodo 1915-1918, Agliati faceva parte del territorio sanminiatese, da cui si staccò nel dicembre del 1928. La frazione di La Scala viene indicata col nome di San Pietro alle Fonti. A Nocicchio sono assegnate persone residenti in territori oggi facenti parte di San Miniato, La Scala e San Miniato Basso. A Cigoli sono elencate persone che oggi risulterebbero abitanti a La Catena e a Molino d'Egola. Con Romaiano deve intendersi il territorio pianeggiante fra la Stazione di San Romano e l'odierna San Donato, che all'epoca non esisteva come centro abitato. A Balconevisi e a Bucciano sono assegnate persone che oggi abiterebbero a La Serra. Stesso discorso per i Caduti di Montebicchieri, che annoverano anche gli abitanti del Palagio e dei territori limitrofi.


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