giovedì 24 settembre 2015

SAN MINIATO NELLA CRONACA DOMESTICA DI DONATO VELLUTI 06/09

↖ INDICE S. MINIATO NELLA CRONICA DOMESTICA DI DONATO VELLUTI

06 [anno 1368] Pisa, Lucca e San Miniato si danno alla diretta signoria dell’Imperatore

«[…] In questo mezzo il doge di Pisa Giovanni dell'Agnello per suoi ambasciadori fermò il concio collui [cioè con l'Imperatore Enrico IV, n.d.r.] di dargli Pisa e Lucca e Saminiato del Tedesco, ove avea suoi cavalieri e certa giurisdizione per cagione della novità feciono i Saminiatesi, cacciati certi loro cittadini e loro Capitano, Podestà e Castellano, riceveano da Firenze per patti avea il Comune con loro, rompendo i patti, e sottomettendosi al doge e Comune di Pisa. Di che ebbe guerra tra Ioro e noi, e lo 'mperadore al detto Giovanni e duce promise certe cose; di che per questa cagione lo 'mperadore mandò il Patriarca d'Aquilea con certo novero di cavalieri a Lucca, Pisa e Saminiato per pigliare la possessione, e così fece; e fu in concordia il Patriarca col Comune nostro, che non si facesse alcuna novità da noi e Saminiato. Poi dopo questo lo 'mperadore si partì all' entrante di settembre da Modena e vennene a Lucca, e nell'entrare di Lucca fece cavaliere il detto Giovanni dell'Agnello e certi altri. Dopo la quale entrata il popolo di Pisa corse Pisa, gridando: «Viva lo 'mperadore», e « Libertà »; e riformarono la terra d'Anziani, e furono a lo 'mperadore a Lucca, e feciono prendere il detto Giovanni e rifiutare a ogni acquisto e a ogni patto fatto collui.[...]»

La Cronaca Domestica di Messer Donato Velluti, scritta fra il 1367 e il 1370 con le addizioni di Paolo Velluti, scritte fra il 1555 e il 1560, a cura di Isidoro del Lungo e Guglielmo Volpi, G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1914, pp. 263-264.


Domenico Maria Manni, Cronica di Firenze di Donato Velluti. Dall'anno MCCC in circa fino al MCCCLXX, stampata in Firenze nel 1731. Frontespizio.

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