domenica 17 marzo 2019

[02/18] SAN MINIATO NELL’ISTORIA FIORENTINA DI LEONARDO BRUNI ARETINO


02 [1312] Arrigo VII di Lussemburgo a Pisa, scorrerie nel territorio sanminiatese
Essendo ancora in Lombardia l'imperadore Arrigo, i Fiorentini e collegati mandarono le loro genti a Bologna, acciocché, se facesse pensiero per quella via di passare in Toscana, impedissero con tutte le loro forze la venuta sua. Lui, avendo intorno a Brescia compiuta l'ossidione e quasi in tutte quelle città posto i governatori, circa mezzo ottobre passò in Genovese; e ricevuto in quel luogo con  grande onore, stette circa di tre mesi, cioè la maggiore parte del verno, nella città di Genova: di poi si mise a ordine, e con trenta galee, le quali i Genovesi e Saonesi gli avevano apparecchiate, all'entrata di marzo per la via di mare si condusse a Pisa. E in questo mezzo i Fiorentini e loro collegati non furono negligenti: perocché, subitamente ch'egli ebbero notizia, che prendeva il cammino per il Genovese, rivocarono le genti da Bologna e mandaronle in Lunigiana per farsigli incontro da quella parte, e per difendere il paese de' Lucchesi. In questo tempo che l'imperadore s'era fermo a Pisa, i sua condottieri spesse volte correvano colle genti in quello di Lucca e di Santo Miniato: ma non si fece però battaglia alcuna in questi luoghi degna di memoria, né fu presa alcuna terra di condizione. Lui, avendo messo in punto le cose necessarie, nel principio del seguente anno, che fu nel 1312, partito da Pisa, se n'andò lungo il lito del mare inverso Roma.

L. Bruni, Istoria fiorentina di Leonardo Aretino tradotta in volgare da Donato Acciajuoli, Felice Le Monnier, Firenze, 1861, p. 222.

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