sabato 4 febbraio 2012

SECESSIONISMO PONTAEGOLESE (seconda parte)

di Francesco Fiumalbi

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Nella prima parte di questo argomento, cercando di ricostruire per sommi capi la vicenda che portò alla domanda di separazione e costituzione di un nuovo comune da parte della frazione Ponte a Egola nel 1923, abbiamo fatto accenno ad alcuni documenti.
Dopo i primi contrasti dovuti, pare, alla nomina del medico condotto a Ponte a Egola e i contrasti fra le due sezioni del Partito Fascista, si arrivò alle vie istituzionali. Pur non essendo riusciti a rintracciare l’originale della domanda pontaegolese, essa può essere ricostruita anche attraverso gli altri documenti prodotti. Di seguito proponiamo la relazione prodotta dal Commissario Prefettizio del Comune di San Miniato, con la quale viene legittimata la domanda ad essere trasmessa al Consiglio Provinciale, organo che dovrà valutare la richiesta.

Oratorio dedicato a San Luigi Gonzaga, Marianellato, Ponte a Egola
Foto di Francesco Fiumalbi


Relazione del Sig. Commissario Prefettizio
Del Comune di S. Miniato

L’anno 1923, a questo dì 26 del mese di maggio, in S. miniato

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO

Vista la officiale della locale R. Sottoprefettura in data 5 maggio 1923 N. 146515 Div. Gab. Con la quale si chiede al Commissario Prefettizio di questo Comune, in ordine all’art. 120 della legge Comunale e Prov: (testo unico 4 febbraio 1915 N. 148.) di volere esprimere, con apposita motivata deliberazione, il proprio parere sulla domanda con la quale alcuni elettori di Ponte a Egola, Stibbio (Buche e Casotti di San Romano), Cigoli e Serra (Agliati e Montebicchieri) chiedono che dette frazioni, ora facenti parte del territorio del Comune di S. Miniato, siano da questo distaccate e costituite in un nuovo da Comune denominarsi <<Ponte a Egola>>.
Visti i documenti allegati alla precitata e cioè:
a) sette fascicoli contenenti la domanda e le firme di N. 1001 elettori delle frazioni suddette, firme autenticate dal R. Notaro avv. Vittorio Boari del fu Tito, residente in Fucecchio ed iscritto al Consiglio Notarile della Provincia di Firenze, e due fascicoli contenenti la dichiarazione di 419 elettori analfabeti che chiedono anch’essi la separazione delle predette frazioni dal Comune di S. Miniato e la loro costituzione in Comune separato da denominarsi Ponte a Egola, dichiarazioni ricevute nelle forme legali dal precitato R. Notaro Avv. Vittorio Boari, ecosì in complesso numero nove fascicoli contenenti la richiesta di N. 1420 elettori;
b) copia di dieci lettere a firma dei signori: March. Portinari-Gentile-Farinola, Duca Di Somma, avv. Giovanni Vittorio nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Amerigo Vespucci di Firenze, sigg. Pietro e Attilio Cantini, sig. Domenico Pignatari, sigg. C e G Morresi, Conte Lorenzo Bini-Smaghi, prof. Banti. Sig. Pietro Bencini, Conte Niccolò Guicciardini, tutti proprietari terrieri nelle predette frazioni, i quali fanno, con le lettere stesse, adesione alla domanda di costituzione del nuovo Comune;
c) relazione del perito agrimensore sig. Olinto Roini del fu Adolfo al Presidente del Comitato per la costituzione del nuovo Comune;
d) estratto del Bilancio preventivo per l’anno 1923 del Comune di S. Miniato, redatto dal perito agrimensore di cui sopra;
e) bilancio preventivo per il Comune di cui si chiede la costituzione, compilato anch’esso dal perito agrimensore signore Olinto Roini;
Vista l’altra lettera della R. Prefettura in data 16 Maggio corr: N: 51 Div. Gab. Con la quale si accompagna un esposto illustrativo ed aggiuntivo alla precedente relazione redatto, esso pure, dal perito agrimensore sig. Olinto Roini.
Visto il primo capoverso dell’art. 120 della legge comunale e provinciale vigenre e l’art. 47 del regolamento del 17 Febbraio 1911 N. 297 per la sua applicazione.
Esaminati con serenità e obiettività, i documenti suddetti; assumento i poteri del Consiglio; con l’assistenza del Segretario del Comune;

Ponte a Egola, incrocio fra via Gramci
(già via di Giuncheto) e via Diaz (già via Pisana)
Foto di Francesco Fiumalbi

Precisa quanto segue:
1. – Che le 1001 firme e 419 dichiarazioni, formanti un complessivo numero di 1420 elettori richiedenti la costituzione del nuovo comune da denominarsi Ponte a Egola, dovrebbero, alla stregua degli accertamenti fatti, essere ridotte alla minor cifra di 1214 per le seguenti ragioni:
a) per N. 78 richiedenti non iscritti alla lista elettorale amministrativa resa esecutoria dalla Commissione elettorale provinciale il 22 aprile 1922;
b) per N. 17 elettori residenti in frazioni diverse da quelle di cui si domanda il distacco;
c) per N. 110 elettori delle frazioni di Cigoli, Stibbio, Ponte a Egola e Serra le cui firme sono state erroneamente autenticate dal R.° Notaro avv. Vittorio Boari o delle quali manca assolutamente la prescritta autentificazione.
2. – Che il numero totale degli elettori amministrativi delle predette frazioni ascende a 2328 dimodochè la percentuale sui 1214 richiedenti risulta essere del 52,1%.
3. – Che ponendo a raffronto la cifra della popolazione residente nelle singole frazioni e quella degli elettori approvata come sopra, con quella dei firmatari richiedenti la costituzione del nuovo comune, (accertamento questo che non risulta dalla citata relazione del perito agrimensore sig. Olinto Roini) si hanno i risultati seguenti:



Denominazione delle frazioni
Popolazione
Elettori
Firmatari
Proporzione
Ponte a Egola e S. Croce
2033
738
392
53,1
Stibbio, Buche e Casotti di San Romano
2115
737
398
54
Cigoli
1932
604
302
50
Serra, Agliati e Montebicchieri
832
249
122
48,9
TOTALI
6882
2328
1214




4. – Che il bilancio preventivo per l’esercizio finanziario 1923 del Comune di S. Miniato, approvato dalla G.P.A. il 14 Febbraio 1923 presenta, nell’estratto fattone dal citato perito agrimensore sig. Olinto Roini, un errore non live, laddove precisa un disavanzo di lire 8355,70. Tale errore non lieve deriva dal fatto che dal predetto perito agrimensore furono omesse:
Nella parte entrata:
a) per sovrimposta sui redditi R.M. L. 30000
b) per entrate straordinarie L. 3225
Nella parte uscita:
a) per movimento capitali L. 15324
Dimodochè l’estratto del bilancio di previsione indicato nelle cifre seguenti:
Entrata L. 1808064,36
Uscita   L. 1816415,11
deve essere modificato come appresso:
Entrata L. 1841290,01
Uscita   L. 1831740,01
Con un avanzo, quindi, di L. 9550,00

5. – Che il bilancio del Comune di S. Miniato, qualora venisse effettuato il distacco delle precitate frazioni, presenterebbe le seguenti differenze:
a) per minori entrate L. 582455,77
b) per minori spese    L. 449685,64
con seguenti risultati complessivi:
a) Entrata L. 1258834,24
b) Uscita   L. 1382054,37
con un disavanzo, quindi, di L. 123220,13

6. – Che lo schema del bilancio del Comune di cui si chiede la costituzione, per quanto compilato in forma assai sommaria, presenta, in genere, una eccessiva larghezza nella previsione per le entrate e particolarmente nei riguardi della sovraimposta sui fabbricati e sui terreni, la cui valutazione, allorquando saranno eseguiti concreti progetti di delimitazione territoriale, dovrà necessariamente essere ridotta nei suoi veri termini.
7. – La parte Uscita del bilancio stesso è inspirata a tali concetti di economie che non potrebbero, se attuate, assicurare il normale svolgimento della vita amministrativa e gli indispensabili e obbligatori servizi per le popolazioni (allegato g)
8. – Che le maggiori spese da iscriversi nel bilancio di previsione per il Comune di cui si chiede la costituzione, precisate nella relazione aggiuntiva del perito agrimensore Olinto Roini, più sopra citata, ed ascendenti a Lire 33428,42, non possono alterare le deduzioni suddette inquantochè si riferiscono o ad oneri speciali derivanti dall’impianto e funzionamento del nuovo Comune o a spese che non possono diminuire quelle corrispondenti sostenute attualmente dal Comune di S. Miniato come ad es. quella per il Segretario Comunale, pel Veterinario, per Direttore didattico etc.

Monumento a Stellato Spalletti, Ponte a Egola
Foto di Francesco Fiumalbi


Premessi questi dati di fatto

OSSERVA

1. – Che le frazioni che oggi chiedono il distacco fanno parte da tempo immemorabile del territorio del Comune di S. Miniato il quale, anche per conferma di coloro che chiedono la costituzione del nuovo Comune, le ha sempre bene e saggiamente amministrate mai anteponendo i desideri e gli interessi del capoluogo alle aspirazioni giuste e legittime delle altre frazioni, interessi ed aspirazioni che ha sempre cercato di esaudire entro i limiti della possibilità finanziaria.
2. – Che le difficoltà di natura topografica esistenti tra il capoluogo e le frazioni che chiedono di essere costituite in Comune distinto sono da considerarsi di valore meramente relativo inquantochè il capoluogo si trova quasi equidistante dalle frazioni che compongono il suo territorio, se si fa eccezione per quelle di Agliati e di S. Romano che si trovano quasi al confine l’una col Comune di Palaia l’altra con quello di Montopoli.
Infatti, in linea d’aria, la distanza tra il capoluogo e le varie frazioni sono le seguenti:
Dal centro abitato di S. Miniato a Isola Km. 4.500, a Roffia Km. 3.500, a Ponticelli Km. 3.250, a Ponte a Egola Km. 4.250, a S. Romano Km. 7.000, a Stibbio Km. 6.000, a Montebicchieri Km. 5.500, a Agliati Km. 8.000, a Bucciano Km. 6.000, a Balconevisi Km. 5.500, a Cigoli Km. 3.250, a Corazzano Km. 6.500, a Campriano 6.000, a Canneto Km. 5250, a Ponte a Elsa Km. 4.000.
In ogni modo è da tener presente che per recarsi da una ad altra frazione del Comune non è affatto necessario passare per il capoluogo, e all’infuori delle denunzie per atti di stato civile, tutte le altre formalità di natura obbligatoria, compreso il pagamento delle imposte, si compiono nell’abitato di Ponte a Egola.
Il disagio derivante dalla necessità di recarsi nel capoluogo per farvi le denunzie di stato civile, (nascite, morti e movimenti anagrafici) potrebbe facilmente eliminarsi con la creazione a Ponte a Egola di un Ufficio succursale dello stato civile in conformità delle norme vigenti in materia.
3. – Che le distanze, sempre in linea d’aria, tra le frazioni del Ponte a Egola e le altre frazioni che verrebbero a costituire il nuovo Comune non sarebbero molto diverse da quelle ora esistenti col capoluogo.
Infatti dal Ponte a Egola a Badia la distanza è di Km. 2.300, a S. Romano di Km. 3.000, a Romaiano di Km. 2.300, a Stibbio di Km. 3.250, a Montebicchieri di Km. 4.250, a Agliati di Km. 7.300, a Bucciano di Km. 6.000. a Cigoli di Km. 1500, a Ponticelli di Km. 2.500.
4. – Che il territorio dei due comuni (come risulta dalla carta topografica disegnata dal perito agrimensore sig. Olinto Roini) non viene interamente delimitato da confini propri determinati dalla natura, fatta eccezione del breve tratto della via provinciale a confine con Fucecchio, delimitato dal Rio di Ribecco, e del più breve ancora (M. 250) formato dal torrente Chiecina.
Le altre delimitazioni sono costituite da strade comunali o vicinali e in molti tratti manca affatto ogni e qualsiasi demarcazione.
Sembra che nella delimitazione dei due Comuni sia stato tenuto conto dei confini parrocchiali piuttosto che di quelli naturali come prescrive la legge Comunale e provinciale.

Ponte a Egola, via 1 Maggio, dal Marianellato verso Tognarino
Foto di Francesco Fiumalbi

Premesso e rilevato quanto sopra:

FA PRESENTE

che la separazione dal Comune di S. Miniato di importanti frazioni come quelle di Ponte a Egola, Stibbio, Cigoli, e Serra, zone agricole fertilissime e, alcune, centro di industrie assai floride, unite da secoli all’antico e glorioso Comune, è tale atto, anche per le sole immediate conseguenze di natura finanziaria, di sì peculiare importanza che, certo, trascende ed esorbita dalle contingenze dell’ora e dalle funzioni che la legge affida, in via meramente provvisoria, all’amministrazione straordinaria del Commissario Prefettizio.
L’opera del Commissario Prefettizio, limitata a funzioni strettamente amministrative e di rappresentanza, esula da soluzioni che possano implicare valutazioni di natura politica o toccare rilevanti interessi presenti e futuri di numerose popolazioni, soluzioni che potrebbero essere la causa, qualunque possa essere la decisione che crederà di adottare il Governo del Re, di perturbamenti e di agitazioni dannose e pericolose al normale svolgimento delle attività comunali.
Ne consegue che la soluzione del problema di sì vitale importanza per le popolazioni interessate, non può essere affidata se non a chi delle popolazioni stesse ne è il legittimo rappresentante e cioè al Consiglio Comunale sorto dal libero suffragio degli elettori.
Qualora, tuttavia, in considerazione della situazione creatasi in questo Comune con le dimissioni dei consiglieri eletti nel 18 Febbraio p. p. si opini che lo studio e il voto su tale questione (che oggi vivamente e intensamente interessa, nelle due diverse soluzioni, il capoluogo e le frazioni aderenti al movimento separatista) non possa essere procrastinato e giovi anzi risolvere la questione stessa sollecitatamente.

“L’Orologio”, Conceria dell’Orologio, Ponte a Egola
Foto di Francesco Fiumalbi

RITIENE

Il Commissario Prefettizio che possa la domanda per la costituzione del nuovo Comune essere trasmessa all’on. Consiglio Provinciale di Firenze, unitamente ai risultati dell’esame sereno ed obiettivo da esso fatto sulla scorta dei documenti posti a sua disposizione e sui risultati delle indagini eseguite negli atti del Comune di San Miniato.
Tale procedura trova il suo fondamento anche nel fatto che la legge non reputa indispensabile, ai fini dell’accoglimento o meno della domanda di separazione, il parere favorevole o sfavorevole del Consiglio comunale, mentre è tassativamente richiesto il voto favorevole del Consiglio Provinciale perché la domanda stessa possa essere, di poi, presentata al Governo del RE per il corso ulteriore.
Ritiene pure il Commissario Prefettizio di avere espletato l’incarico affidatogli, con una serena ed obiettiva valutazione dei documenti sottoposti al suo esame,

ED ESPRIME IL PARERE

che possano la domanda e gli atti alla stessa allegati trasmessi, coi rilievi e le osservazioni fatte, all’On. Consiglio Provinciale di Firenze perché questi sia in grado di emettere il proprio voto sulla domanda con la quale alcuni elettori delle frazioni di Ponte a Egola, Stibbio, Cigoli e Serra chiedono che dette frazioni siano staccate dal Comune di S. Miniato e costituite in Comune distinto da denominarsi << Ponte a Egola >>.

Il Segretario
Ruggini

Il Commissario Prefettizio
A. Afferni

Nei posts che seguiranno, sarà preso in esame il Memoriale composto dal Comitato cittadino per la difesa dell’integrità del Comune di San Miniato.

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